lunedì 1 giugno 2020

Lunedì 1 giugno 2020

Carissima S.e blog.
                                 anche il mese di maggio 2020 se ne è andato e sembra che abbia portato con se anche il coronavirus. Dico sembra, perché  stamattina, giorno di mercato,ho visto una marea di gente, chi con la mascherina, chi senza e le distanze non proprio a regola. Carissimi, il proverbio popolare dice che a Maggio bisogna andare adagio e a Giugno si può fare il cambio di stagione, perché il sole non è solleone, ma scalda veramente. Però, cari miei, con i brutti  mesi che abbiamo passato,  il coronavirus non non si è eclissato, e  per non rischiare di tornare indietro bisogna stare in campana, come si suol dire.  Non mi voglio addentrare in politica, ma mi sembra che il lavoro fatto da questo governo sia stato abbastanza efficace. Ha messo ha disposizione una montagna di soldi, almeno sulla carta e con tante intenzioni di far bene. Questo governo di certo non ha accontentato tutti, ma ha fatto del suo meglio, nonostante le tante critiche delle opposizioni, che naturalmente non è andato bene nulla, credo che ci abbia portati fuori dalla pandemia, ma ripeto, bisogna stare attenti a non esagerare con un ritorno alla vita spericolata di prima, e magari più spericolata per recuperare il tempo perso. All'erta dunque, perché il vaccino non è ancora stato trovato. TV e giornali riportano numeri di tragedie sociali, ma anche una voglia, oserei dire smodata, di vacanze. Tanti Paesi non vogliono gli Italiani nel loro territorio, io rispondo...bene! Così incominceremo a conoscere davvero il nostro di Paese, che è uno dei più belli al mondo e che tutti gli stranieri ci invidiano. Io se potrò andrò in vacanza nelle nostre spiagge, nelle nostre montagne e nei nostri laghi, che offrono bellezze e cibo da farci rimanere a bocca aperta sia nell'uno che nell'altro caso.


Riannodiamo il filo perduto
con il coronavirus,
e rivalutiamo il nostro Paese,
riscopriamo i piccoli borghi
pieni di storia e di storie
di colori e sapori.
Torniamo alle nostre radici,
che abbiamo quasi dimenticate,
perché ancora ci sono 
e ci aspettano, per rivivere
un passato, lasciato in
un presente per futuro migliore,
che abbiamo sì conquistato, ma
che questa pandemia ci ha
messi difronte a una verità
orizzontale e riportati
ad un modo di vivere 
che  ancora possiamo ritrovare
nelle nostre case antiche.
e nei nostri aviti.



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