domenica 31 maggio 2020

Domenica 31 maggio 2020

Carissima S. e blog. 
                                  e vaiiii...termina anche il mese di maggio di questo brutto periodo che ci vede ancora costretti a rimanere con regole e comportamenti ai quali non eravamo abituati, ma che dovremo riflettere sul nostro vissuto e sul nostro vivere di oggi e di domani. Sono passati 100 giorni da quando è iniziato questo calvario, che ha prodotto nel mondo tanti decessi che sono difficili da calcolare, perché in tante parti del nostro pianeta ci sono persone che muoiono e delle quali non si sa nulla. Si! Nel mondo ci sono sempre state persone sconosciute che sono morte, ma quanto sta accadendo ci dovrebbe spingere ad una solidarietà più concreta di quanto lo sia stato fino ad ora, invece mi sembra, dalle notizie che mi giungono alle orecchie, attraverso i mass media, che  quello che sta succedendo non faccia altro che aumentare gli egoismi nazionali ed internazionali. Mi sa che tutte le iniziative per costruire un mondo di pace e di buona convivenza, vengano annullate dagli egoismi di Stato e personali.  Questa pandemia fa aumentare la paura e il timore di non farcela a sopravvivere, sta continuando ad alzare muri, barriere, confini, al posto di ponti e strade larghe, aperte a tutti per vivere meglio la nostra vita e la vita dell'umanità intera. Sono passati 100 giorni,ma non bastano per farci capire che viviamo insieme in un luogo meraviglioso e che dobbiamo convivere come fa la Natura, nonostante che noi non le abbiamo portato e non le portiamo nessun rispetto. Sembra che non siamo più capaci di riconoscere la bellezza, stiamo solo cercando di sopravvivere, senza pensare di vivere al meglio.


Se guardiamo un campo di papaveri,
cosa vediamo...un fiore rosso, bello,
che vive accanto uno all'altro.
Fiorisce, sfiorisce e rifiorisce,
sempre uno accanto all'altro 
senza invidie, gelosie  e senza danneggiarsi.
In quest'epoca abbiamo conquistato tutto
e ci siamo impossessati di tutto,
ma abbiamo perduto il gusto e il piacere
di vedere le cose belle, di distinguere
ciò che è bene e ciò che è male,
procurandoci e facendoci
sempre più male.
Oggi che ci guardiamo negli occhi
cosa vediamo ... il desiderio
di stare assieme, di guardarci attorno,
di vedere quanto di bello ci circonda
o solo paura dell'uno verso l'altro
e di tutto quello che non riusciamo
a vedere, come il coronavirus,
che ci sta distruggendo anima e corpo
senza farsi vedere...
Svegliamoci e riprendiamoci
la gioia di vivere appieno
questi quattro giorni di vita terrena
in un modo più sereno.




                             

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