lunedì 31 agosto 2015

ultima domenica d'agosto 2015


 

Lunedì 31 agosto 2015  

 

   Carissima S.  e blog, verso le 7 di ieri mattina ho visto la luna che stava tramontando, grande così non l’avevo mai osservata, piena e avvolta nel suo velo latteo. Mentre camminavo con lo sguardo, l’ho seguita fino a che è scomparsa del tutto dietro l’orizzonte che confina con i Colli Euganei, è stato il saluto che mi ha regalatola Natura in questo meraviglioso mattino. Poi,un sole caldissimo ha picchiato per tutta la giornata. Verso sera, in bici ho fatto un giro con  un refolo di vento che mi accompagnava,, leggero come il respiro d’un bambino. Dopo qualche chilometro ho imboccato il sentiero che mi porta verso i laghetti, d’un tratto qualcosa mi ha fatto girare il capo verso il salice piangente che con le sue verdi chiome lambiva le acque del laghetto, nei pressi del quale, assorto nei miei pensieri, pedalavo pigramente. Allungando lo sguardo  ho visto tra le cannelle palustri, una fanciulla seminuda che faceva il bagno, la osservai e per qualche istante mi distolsi dai miei pensieri e mi tuffai nell’istinto primordiale maschile, ma d’improvviso dall’acqua accanto alla ragazza, emerse un ragazzo che con il suo sorriso illuminò il volto della fanciulla, che gli si avvicinò e fusero le loro labbra tremule in un bacio appassionato. Deglutendo, mi rigirai e sorridendo continuai la mia passeggiata in bicicletta. Il sentiero finì nella strada asfaltata, e dopo ancora qualche chilometro, ho imboccato la pista ciclabile che mi ha portato a visitare una mostra d’arte dal titolo particolare che mi aveva attratto leggendo un volantino affisso sulla vetrina di un negozio del centro. La fanciulla che mi ha accolto è alta e snella, sorridendo mi ha dato la sua semplice brochure dal titolo: ‘Crea Tivity’. Essa ha espresso la sua arte con molta fantasia. I suoi lavori erano appesi a dei fili trasparenti, ancorati con dei sassi a terra, che neanche a farlo apposta indicavano il percorso da seguire perla visita di dipinti, disegni, fotografie che raffigurano animali, volti femminili, luoghi e visioni di fantasia. L’artista ha solo 18 anni, è autodidatta, ed è molto brava.

 
A CLAUDIA
 
Se vuoi
Puoi fare cose inimmaginabili
Se vuoi
L’intelligenza ti aiuta
Se vuoi
La fantasia ti apre l’universo
Se vuoi
Potrai importi al mondo
Ma ricordati
Che hai nel cuore e nella mente
Due angoli dove in uno
 ci sono ostacoli, delusioni
buio e sporcizia,
Nell’altro la bellezza,
la forza e la fantasia
Propria della tua età
Perché sappi che questi angoli
Contengono i tuoi pregi e i tuoi difetti.

domenica 30 agosto 2015

notte bianca


 

Domenica 30 agosto 2015  

 

   Carissima S. e Blog, ieri sera la città era piena di angoli musicali, ma lo zampillo di acqua colorata nel Bisatto, mi ha lasciato a bocca aperta. Più il buio copriva il giorno con il suo scuro mantello, più la città splendeva di luci. Anche Villa Pisani illuminata era piacevole, Ho girato tra le bancarelle piene di cose belle fatte con amore da artisti-artigiani. Ho ammirato i nastri bianchi che in questa ‘Notte bianca’ avvolgevano il cielo a spicchi che si intravedeva tra le case e le piazze. È stato anche bello rivedere le auto storiche, tra le quali spiccava, piccola e bella, una topolino del 1937. Ho lasciato il,centro e mi sono incamminato verso il Parco Buzzaccarini (bosco dei frati). Più mi avvicinavo e più rombante si faceva il suono della musica assordante che piace ai giovani d’oggi, che a migliaia affollavano il verde prato del parco. C’erano gruppi che si dipingevano il viso e il corpo di polveri colorate, altri che fumavano e bevevano, con gli animali che popolano il parco e il laghetto che correvano qua e la spaventati da questa invasione barbarica. Sono ritornato a casa e credo di essere riuscito ad addormentarmi verso le due, dopo che gli ultimi echi rumoreggianti dei suoni i sono acquietati.

 

Suoni, colori, luci,
hanno invaso il centro città
ad accogliere la Notte bianca.
Giovani di tutte le età
si sono radunati
nel bosco dei frati
in questa locale Woodstock
con le mani innalzate, corpi ondeggianti.
luci colorate lampeggianti,
grida e schiamazzi urlanti
sembrava un girone infernale.
 

sabato 29 agosto 2015

mah!

martedì 25 agosto 2015  

Carissima S. e blog, si avvicina settembre e anche la riapertura delle scuole che mi rimandano ai miei piccoli anni nella Scuola Vittorio Emanuele II di Via Garibaldi.

  Nella mia scuola c'erano solo bambini, le bambine andavano a scuola dalle suore. Nell'aula eravamo una trentina di ragazzi, c'erano anche dei ragazzi più grandi, cioè del 1939 e del quaranta, perché la guerra aveva loro impedito di frequentare la scuola, ma ce n' erano anche del 1942.  L'aula era grande e il soffitto molto alto, aveva dei grandi finestroni che guardavano il campo da calcio, da lì la maestra guardava i giocatori di pallone e fumava la sigaretta. Per alcuni mesi ci faceva fare le aste. I banchi erano di legno duro e sopra c'era il calamaio con l'inchiostro.
  Le ore non passavano mai, durante la ricreazione tutti i miei compagni mangiavano un frutto e del pane bianco che tiravano fuori dalle loro cartelle di cartone marron pressato, io avevo una sacchetta di juta e dentro avevo un pezzo di pane nero che facevo presto a mangiare, poi rimanevo a guardare la bocca dei miei compagni e io degluttivo con loro le loro buone cose. Non vedevo l'ora che suonasse la campanella, ero sempre il primo ad uscire e correvo all'E.C.A. l'Ente Comunale di Assistenza dove mi mettevo in fila dietro ai grandi, e quando veniva il mio turno una cuoca mi metteva la pasta o la minestra dentro a una scodella, mi dava un pezzo di pane nero e qualche volta una scatoletta di tonno. Mi mettevo seduto ad una lunga tavola e mangiavo avidamente. Terminato il desinare, correvo al Convento dei Frati dove distribuivano la pagnotta di pane nero che mangiavo durante il ritorno a casa.
        Sono passati cinque anni, ho cambiato tanti compagni di classe e tanti maestri e maestre. Ricordo in particolare, un maestro buono, ma severo, che aveva sempre a portata di mano, un piccolo pezzo di canna di bambù che lanciava addosso ai ragazzi distratti. Una volta l'ha gettata anche a me, ma mi sono abbassato e si è infilata nel calamaio del compagno che avevo dietro che si tutto sporcato d'inchiostro.
 
 
In te sti dì a ghe xé
sagre e feste dapartuto
I xé i ultimi jorni de vacanza
pa i putei e pa e mame
Fra poco se se alsa bonora
e riscomissia robe da fare a ogni ora
Intanto go visto na piassa nova
ca a xé sta inaugurà
Poco distante ghe xé da anni
na scoa abandonà
e in ruina a xé ndà
A podarìa essare
on logo da doparare d'istà e d'inverno
da putei, ansiani er anbuatori
ma xé sta preferìo a piassa
e cossì gavemo da na parte
on rosegoto e da st'altra na novità
ma chissà se e quando a vegnarà doparà.

utopia


Sabato 29 agosto 2015  

 Carissima S. e blog, ma quando finirà questo spaventoso esodo, che tante atroci morti continua a condannare. Dobbiamo ancora stare a guardare senza potere fare nulla o ci vogliamo scuotere e fare davvero qualcosa che impedisca a quella povera gente di salpare. Aiutiamoli a rimanere nelle loro terre o se ciò non fosse possibile, farli restare nei campi di partenza e  gradatamente farli emigrare in sicurezza. Cominciamo a riconvertire le fabbriche di armi, facendole progettare e costruire mezzi che aiutino quei popoli a coltivare le loro terre, affinché possano rimanere la con le loro usanze e tradizioni, migliorare la loro situazione attraverso l’istruzione e così fare loro assaporare la libertà, la salute e la giustizia. Non mi stancherò mai di dire queste cose perché oso pensare che tutto ciò sia possibile, a dispetto di quelli che mi dicono che è solo utopia. Buona giornata!

 
Fino a quando potremo
Restare a guardare
Tutti i morti che arrivano
Per terra e per mare
Fino a quando
Li possiamo sfamare
E quale prospettiva
Abbiamo pensato loro di dare
È ora di smetterla di rimanere solo a guardare
È ora di darci da fare.

venerdì 28 agosto 2015

cesuna


Monselice venerdì 28 agosto 2015  

 

Carissima S. e blog, ieri sono salito sull’Altipiano di Asiago, a Cesuna. Ancora una volta ho potuto gustare la bellezza e la magnificenza della Natura. Ho visto un sentiero dove un tempo passava la ferrovia che da Piovene Rocchette saliva ad Asiago, e una galleria di oltre trecentoottanta mt., illuminata, che ha forato il monte che separa Tresche Conche da Cesuna. Mi sono inoltrato lungo questo bel sentiero, tra il bosco di larici e tanti fiori selvatici, ho inalato i loro profumi e mi sono riposato sulle panchine disseminato ogni tanto lungo il percorso. Ho passato una bella giornata con degli amici che ogni anno vengono qui a passare le vacanze. In mezzo a cotanta beltà, non ho potuto non pensare a quei disgraziati di uomini che in Medio – Oriente distruggono la storia e assassinano tanta gente inerme. Mi sono chiesto come fanno a non percepire quello che io sto ammirando e la queiet nella quale sono immerso. Buona giornata!

 
Diritti impettiti
Sull’attenti come soldati di guardia
Questi sono i larici dei boschi
Sull’ ondulato Altopiano
Essi accompagnano
Sentieri ombrosi e silenti
Delizia e riposo
Per cuori e menti.

mercoledì 26 agosto 2015

tornei


Mercoledì 26 agosto 2015  


Carissima S. e blog, il cielo di questa mattina illuminato dal sole ha colori stupendi che vanno dall’azzurro, al grigio pallido – intenso e all’arancio – rosso. Queste sono le meraviglie che i miei occhi   hanno la gioia di ammirare stamane, ma quei poveri disgraziati che solcano il mare sui barconi, o che attraversano i confini impervi della Macedonia, non si accorgono nemmeno che il cielo esiste, se non perché sono oppressi dalla notte e dal giorno. Anche quegli scellerati che distruggono, assassinano, stuprano, violentano, in Siria, in Nigeria e in tante altre parti di questo mondo, non godono  la bellezza del Creato. E i potenti, i dirigenti, i bancari, gli industriali che commettono delitti che inventano alla notte e mettono in atto di giorno, attraverso le borse con giochi economici sempre più azzardati, le banche che trattengono o speculano sui risparmi della povera gente,, le industrie di armi che invece di fabbricare mezzi per lavorare o per alleviare le sofferenze dei tanti invalidi dalle loro stesse armi prodotte, anche essi disprezzano ciò che c’è di bello  Natura  e nell’Umanità? Quando tutto ciò finirà, se finirà, noi ci saremo per godere della Pace, della Giustizia e della Libertà?
Vi auguro una Buona giornata!


 
I rulli di tamburi
che provengono dalle Contrade
e che ogni sera odo echeggiare
per la nostra città
annunciano l’evento
più importante dell’anno
la Giostra della Rocca
arrivata ormai
alla 30^ edizione
Spunta un sorriso dalle labbra
sul mio viso
nel rivedere  nella mia mente
questa manifestazione
che ogni anno è sempre più bella
Queste sono le battaglie
che si dovrebbero vivere
Tornei incruenti
tra fazioni e contendenti
animati da una passione travolgente
che coinvolgono potenti e povera gente
senza perpetrare mostruosità.

lunedì 24 agosto 2015

il girone dei dannati


Lunedì 24 agosto 2015 

 

Carissima S. e blog, el ceo xé biso e piove, me despiase pal marcà, ca sìa davero finìa l’istà? El fato xé  ca davero se ga rafrescà. Dal mare a dai monti tanti xé rornà e fra na setimana ogni botega versarà. A ghe sarà chi ch’el laoro no lo gavarà, ma e fabriche de arme a pien buso e laorarà. Xé ora ca anca el Papa el diga calcossa so sta storia, ca anca se no i scoltarà, almanco el ghe ga provà,parché nessun dise na paroa, so tante, so ste fabriche de morte, sperando ca dentro sti afari no ghe sìa anca e casse del Vatican, a ora sì c’al sarìa on bel maan. Bona jornata!

 

Tuta sta xente
Ca vien par tera e par mare
Chissà da cossa
Ca i voe scanpare
Anca se no i ga fato gnente de mae
Dante i metarìa
A essare condanà
Nel jron dei danà.

domenica 23 agosto 2015

ama


 

Domenica 23 agosto 2015  

 

Carissima S. e blog, nuvole in cielo con il sole che filtra fra di esse, come fra gli alberi del noceto di Marendole, alla cui destra ci sono i recinti dei cavalli. Due puledrini si rincorrono sotto lo sguardo assente delle madri, più in la il cavallo bianco, solo, pascola tranquillo.

Sono entrato nella chiesa di San Nicola e ho salutato il Signore, pregato dinanzi alla bella statua della Madonna dagli occhi belli ed ho ripreso il cammino per ritornare a casa.

Un’altra bella passeggiata che anche oggi mi è stata regalata dal ‘Paron’, mail mio pensiero va a quelle migliaia di migranti che rischiano la vita sul Mediterraneo, alle migliaia di esseri umani che muoiono assassinata dalla ferocia di altri uomini, se si possono chiamare uomini. Quando finirà? O Dio:’Onnipotente, Grande e Misericordioso’ ti prego mettici la tua mano e con tutto il tuo Amore aiutaci!

Buona giornata!
 
 
...sali AMA scendi AMA...

Se ami
Ricordati di tenere accesa nel cuore
La fiamma della carità
Della fratellanza della condivisione
Se ami
Tieni nella tua mente
Due angoli
Uno illuminalo con la solidarietà
L’altro riempilo di umanità
Se ami
Guarda ai pregi e non ai difetti
Non tutti sono malvagi
Accogli e domani sarai accolto
Se ami
Guardati attorno
C’è ancora tanta bellezza
Gustala e conservala
Se ami
Ama!

sabato 22 agosto 2015

si conoscono e allora...


Sabato 22 agosto 2015 
 
Carissima S. e blog, sono centinaia le fabbriche di morte che continuano a fabbricare armi. Si trovano in ogni continente e sono conosciute dai governi e dalle Nazioni Unite. Mi chiedo, con i mezzi moderni che ci sono, come sia possibile che arrivino in mano a questi disgraziati che uccidono, distruggono, sia i loro concittadini che le loro terre senza pietà. Sono domande che mi pongo,ma pur capendo che l’organizzazione degli stati sovrani e la difficoltà di non interferire nelle loro scelte, non sia cosa facile per l?ONU, però hanno le conoscenze e i mezzi per intervenire quando le armi escono dalle fabbriche o lungo il tragitto che compiono per arrivare a quei scellerati di uomini-bestie. Penso che questa sia una priorità per salvare il nostro pianeta da l’autodistruzione. Credo che la storia ci abbia insegnato come fare, onde il presente e il futuro potere salvare, o ci accontentiamo di un solo giorno da leoni….Buona giornata!

 


Irina se ne stava in piedi
Tutta sola
All’inizio di un banco
In una piccola chiesa
Accanto a sé aveva
Un mazzo di fiori
Che avrebbe deposto
Ai piedi della bara
Della persona che aveva accudito
Per tanto tempo
E che gli era divenuta amica fraterna
Irina era triste
Nel suo portamento
Nel suo vestire
Nella sua compostezza
Si notava tutto l’affetto
Che aveva per questa persona
Che era morta
Nonostante le sue cure
All’entrata della bara in chiesa
Ho notato l’affetto
Attraverso i baci e gli abbracci
Che i famigliari hanno rivolto
Morire si deve morire
Ma con dignità come si addice
Ad ogni essere umano
E non assassinate
Da umini-bestie.
 

venerdì 21 agosto 2015

perdonatemi


 

 

 Venerdì 21 agosto 2015 

 

Carissima s. e BLOG, sulle locandine esposte fuori i negozi dei giornalai ho letto del tentativo di stupro ad una ragazza diciasetenne da parte di un profugo. Ieri sera per televisione hanno fatto vedere Roma imbandierata per il funerale di un boss della mala. Gli sbarchi continuano, come pure la guerra di parole dei politicanti, i quali hanno anche indetto dei corsi di giovani da inviare alla politica. Mi chiedo poi che cosa avranno da insegnare, se non ad usare la lingua per sproloquiare, ma tanti sono attirati perché se imparano a parlare ed entrano nel giro, è un vero e proprio mestiere e profumatamente pagato, e da chi? Da tutti noi. Le guerre, i massacri, gli attentati terroristici sono all’ordine del giorno. Sono andato a curiosare in internet per vedere dove sono le fabbriche di armi, e sono rimasto annichilito. Mi chiedo se sono conosciute, specialmente in Italia, perché nessuno parla di questi luoghi fabbricanti di morte, o siamo talmente ciechgi da non vedere tutto quello che succede attorno a noi come ho già elencato all’inizio di questo diario?

Ecco questa è la civiltà, la democrazia, la solidarietà…Vorrei che ci fossero le tante isole alla Robinson Crusoè…Buona giornata!

 


Ieri sera ho guardato il cielo
Era d’uno splendido colore blù
E uno spicchio di luna
Se ne stava quieta lassù
Stamattina il cielo è coperto
Da nuvole d’ogni colore
Lasciate dal temporale notturno
Ed è un altrettanto magnifico vedere
Ho passeggiato lungo il canale
E ammirato i voli gioiosi
Degli uccelli nel cielo
Il colore verde degli alberi
Mi è sembrato più verde del solito
La Natura anche se a volte
Fa disastri inimmaginabili
Poi s’acquieta e si rinnova
In forma perfetta
E noi uomini che queste beltà possiamo  ammirare
Siamo solo superbia avarizia lussuria odio
O c’è dell’altro che possiamo essere e fare?

giovedì 20 agosto 2015

continua la denuncia


 

Giovedì 20 agosto 2015  

 
Carissima S. e blog, non ti ho ancora ringraziato per avermi messo la pennetta nella cassetta della posta. GRAZIE! E GRAZIE per avere benevolmente accolto l’insieme dei blog che ho scritto da quando tu mia hai insegnato a scrivere questo bel diario quotidiano. Perdonami se qualche volta salto o mi ripeto, ma tutto quello che sta succedendo intorno a noi e nel mondo, mi porta a una specie di tristezza e di rabbia incontenibile. Non riesco a capire perché quelli che sono stati eletti a governare il mondo, non tocchino l’argomento armi, ma è proprio indispensabile che questo business continui a percorrere la strada della distruzione,non assistiamo che le armi che vengono messe nelle mani di scellerati, si ritorcono verso di noi in un modo o nell’altro. Laggiù, nei luoghi dove le antiche civiltà hanno cresciuto le intelligenze, quei malefici distruggono la storia, qui arrivano ormai milioni di disperati e non sappiamo, oppure non vogliamo fare nulla per loro. È possibile che continuiamo a tenerli nell’ozio?, Sappiamo e conosciamo benissimo il proverbio: ‘L’ozio è il padre di tutti i vizi’, e prima o poi accadrà che questa gente creerà davvero dei disagi, che non sappiamo quali, ma che certamente non andranno né a vantaggio loro, né nostro. Forse i miei pensieri annoiano, ma continuo a tenere il fuoco acceso su coloro che possono e debbono fare qualcosa per il BENE COMUNE.

 
 
Spira sempre più forte
Il vento dalle parti
Del mar Mediterraneo
E non è quello naturale
Ma è il respiro dei disperati
Riconoscenza e plauso a coloro
Che prestano aiuto
Ma bisogna fare di più
Perché tanti esseri umani
Rimangano laggiù
Dove in quelle terre
Noi occidentali abbiamo
Trafugato i loro beni
Senza preoccuparci di aiutarli
A migliorare le loro condizioni
Come da secoli la Chiesa
E tanti missionari
Hanno creato scuole ospedali
E dato la loro vita
Per la crescita di quei popoli
E l’occidente invece di riconoscere
Il bene che stanno compiendo
E di dare loro aiuto
Sono stati abbandonati
Lasciando alla Chiesa
Il compito di difendere
I loro soldati che senza armi
Ma con il solo Crocifisso
E la buona volontà si sono dati
Oggi sono aspramente
Da tanti bla bla criticati
Derisi e osteggiati
Signore Gesù
Perdona loro perché non
Sanno quello che fanno.