lunedì 30 settembre 2019

Lunedì 30 settembre 2019  

Carissima S. e blog. 
                                 eccoci arrivati alla fine di settembre con il clima ancora buono e con le giornate serene, speriamo che duri fino a Natale, ma è una battuta, una speranza vana, arriveranno le uggiose giornate nebbiose ed umide, le ossa scricchioleranno, e dovremo essere ben vestiti e vaccinarsi contro l'influenza. Ecco cosa ci aspetta nelle prossime settimane. A tutto questo ci aggiungo la Teresina, che anche ieri mi ha fatto andare in un posto per un evento , ma quando sono giunto nel luogo della manifestazione, mi hanno detto che è domenica prossima - chi no ga testa ga ganbe - e sono tornato sui i miei passi con le pive nel sacco. Ieri a pranzo è venuta Teresa, quella vera, la nostra amica che nonostante la sua malattia ha più grinta di Gemma. Oggi è un'altra bellissima giornata, il sole è già alto, Gemma vuole andare al mercato. Mi piacerebbe andare a trovare P. Leone che è approdato in quel di Mantova, vedrò  gli orari degli autobus e dei treni, e se è possibile ci vado oggi o mercoledì ,salvo imprevisti.

Buona giornata!


Gigante de piera, che te tien su el mondo
e te vardi a nostra cità
 da à in sima la Monterico,
a tuti tondo.
Dime cossa che te vedi,
so che te sì fato de pierà, 
ma dime vedito on no 
na bona siéra,
nel me viso e in queo
de mosseesani, o vedito soo
dei garn maani.
Su e spae te tien el mondo,
anca questo fato de piera,
el xe soo un sinboo
ma queo vero ch'el tien drento
xe meio che no te ovedi 
e che te resti de pierà.




domenica 29 settembre 2019

Domenica 29 settembre 2019

Carissima S. e blog.
                                  ieri mattina sembrava che il cielo indugiasse alla pioggia, ma col trascorrere dell'ore, il sole ha inondato e riscaldato la terra, ed è stata una bella e calda giornata di fine settembre.Al mattino ho terminato di leggere il romanzo OTEL BRUNI di V:M: Manfredi. Ho letto piacevolmente questo libro  e in pochi giorni, tanto mi ha appassionato le vicende di questa famiglia. Siamo nel periodo avanti la prima guerra mondiale e la seconda. I Bruni sono a mezzadria di un Notaio di Bologna. La famiglia è formata dal padre Callisto e dalla madre Clerice, e da uno stuolo di figli 7 a 2 figlie, ma durante l'inverno accoglievano nella loro stalla  - girovaghi, sbandati, poveri, e zingari - ecco il nome OTEL BRUNI. Naturalmente tanti di questi personaggi davano una mano a impagliare sedie, fare attrezzi per lavorare i campi, altri raccontavano storie e avventure, il classico Fiò, come lo chiamiamo noi venti, al quale partecipavano molti vicini di casa. La famiglia Bruni e l'Otel era no molto conosciuti e rispettati. Per molti anni la vita all'Otel bruni, è trascorsa  tra il lavoro dei campi nella stagione buona, e nell'allegra serenità invernale nelle stalla, al calore delle bestie. Poi, a causa delle guerre e delle lotte partigiane, tutto è cambiato. Callisto non ha retto alla partenza dei propri figli per la guerra. Clerice ha tenuto unita la famiglia con mano ferma fin che ha potuto, ma con l'andare del tempo e le vicissitudini create dalle famiglie che nel fra tempo i figli si sono formate, anche la Clerice se ne è andata. Anche Raffaele, detto Floti, è stato il protagonista principale,uomo onesto, intelligente e  coraggioso, che ha cercato con la madre di tenere unita la famiglia, ma le guerre e le lotte tra fascisti e comunisti, hanno stravolto la vita di tutti. Il romanzo è tutto un intreccio di episodi dolorosi, che nemmeno'avvenuta fine della seconda guerra mondiale, ha rasserenato gli animi. Questo libro non è solo un romanzo, ma ricalca la storia vera vissuta dai nostri padri. Nel pomeriggio Gemma è andata al SANTO con Luisa, e io sono andato a afre gli auguri a mia sorella Lina per il suo 82° compleanno, a Tribano a vedere i miei alberelli di frutta, ma solo il nespolo ha fatto frutti, mentre  cachi, susine e fichi hanno solo foglie. Poi, sono andato a Este a visitare la Villa e il Parco Albrizzi, e neanche ci fossimo messi d'accordo c'erano anche Giovanni e Elena con sua madre, e più tardi ho visto anche Ilaria. Abbiamo ascoltato una lezione su Este romana, tenuta dalla curatrice del Museo estense, che si chiama Cinzia Tagliaferro, molto brava e simpatica. Al termine abbiamo visitato le barchesse piene di reperti archeologici e lo stupendo parco. Verso le 18 sono andato a Messa a Cà Oddo , celebrata per l'ultima volta da don Alberto, perché da domani è stato trasferito a Padova. Ho passato una bella e piena giornata .Stamattina, vado in ospedale a trovare Giuliano, e forse andrò a visitare la cementeria, che l'attuale proprietà vuole continuare a fabbricare cemento, e per questo hanno invitato la popolazione a visitarla e vedere con i loro occhi che non inquina. A pranzo Gemma ha invitato Teresa, e nel pomeriggio divano e gara mondiale di ciclismo su strada.

Buona domenica!



E storie dei nobili Contarini,
scrite da Giuliano Menaldo,
e - é me ga piasso tanto, 
che a éa Serenissima,
i ga dà lustro e vanto.
E so ndà a visitare
 a Vila de  altri nobili Albrizi de Este
che anca lori a Republica Venessiana
i ga dà tanto.
Dosento ani fa, in Giugno 1819,
Francesco Giusepe l'Imperatore
Conti li ga fati deventare.
Ne a so Vila de Este, 
i Albrizi ga  ncora a dissendensa,
che a ghe vive e a tien ben
el  nel so Gran Parco,
go passà do orete seren.


sabato 28 settembre 2019

Sabato 28 settembre 2019 

Carissima S, e blog.
                                 in questi giorni ho frugato dentro a questo infinito talentuoso scatolone, e ho trovato che il 23 settembre di 80 anni fa, è morto il padre della psicoanalisi Sigmund Freud. Allora, pensando al momento che sto vivendo, mi sono ricordato di un suo pensiero che più o meno suona così  - la mente umana può anche aiutarti a guarire dalle malattie - per questo stamattina riporto qualcosa che riguarda questo grande medico della mente, e inoltre, anche un profilo di un altro uomo di scienza chiamato Paracelso, vissuto quattro secoli prima di Sigmund Fueud, che aveva pensato anche lui a questa realtà. Pertanto riporto quello che ho trovato in internet e che ho scritto su di loro

SIGMUND FREUD    (Freiberg, 6 maggio 1856 – Hampstead, 23 settembre 1939)
   Da pochi giorni ricorre l’80° anniversario della morte di  SIGMUND FREUD. Mi fa piacere ricordarlo, non solo perché è considerato uno dei padri della Psicoanalisi,  ma perché  ha  studiato ed è entrato nella mente dell’uomo, proiettandola all’attenzione della comunità scientifica mondiale. Perciò, per me S.F. è il medico che con la sua affermazione - Se in qualche modo è possibile esprimere quello che noi abbiamo sepolto all’interno e possiamo diventarne consapevoli, si può evitare la malattia.  Anche se non è riuscito ad evitarmi le malattie, mi è stata di grande aiuto per  affrontare la sofferenza, che molte volte si è abbattuta nella mia vita, attraverso u  INTRUSO, che  mi ha fatto fare i conti con la morte di tanti miei cari parenti, specialmente  l’esperienza dolorosa della dipartita dei miei genitori, delle mie sorelle e di Maria. Ora, il vigliacco, si sta accanendo contro Gemma, la persona più cara che, quasi a volere obbedire a Maria, che mi ha detto prima di morire –non rimanere solo - in breve tempo ho trovato Gemma, con la quale stiamo condividendo la prematura morte dei nostri cari.

Sigmund Freud, padre della psicoanalisi

 Frase celebre
«Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità»
 Continuando ad indagare autonomamente le cause dell’isteria, Sigmund Freud arrivò alla conclusione che, alla base dei sintomi nevrotici, non c’erano dei problemi organici ma un conflitto, operante al di là della sfera cosciente del soggetto, tra forze inconsce. Da tale scoperta nacque dunque la psicoanalisi che letteralmente significa studio della mente .


Medico, alchimista e astrologo svizzero

DATA DI NASCITA

LUOGO DI NASCITA

DATA DI MORTE

Sabato 24 settembre 1541  (a 47 anni)

LUOGO DI MORTE

CAUSA

Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, meglio noto semplicemente come Paracelsus o Paracelso, nasce ad Einsiedeln, in Svizzera, il 14 novembre del 1493. Medico, alchimista e astrologo, scienziato, è stato di fatto uno sperimentatore controverso e dalla personalità decisamente sopra le righe. Il nome Paracelso si deve a lui stesso, stante ad indicare, segno anche dell'alta considerazione che aveva di sé, il suo essere di pari levatura rispetto ad Aulo Cornelio Celso, romano naturalista ed esperto in arti mediche. "Para", com'è noto, in greco significa "dipresso", "vicino.


La nostra mente procura malattie ed essa stessa può guarirle. (PARACELSO, 1400)
 Buona giornata!


Cara sore...Lina,
te ricordito de quando gerimo putei,
che stavimo
nea nostra vecia casa  
                                                             al Moraro, da ch'el tenpo
xe passà tanti ani,

par ti 82 e par mi 78,
e  ringrasiando Dio
semo ncora qua,
invese tanti nostri cari
massa presto i ne ga assà.
Ma desso che semo rivà
a sta età, se incorsemo
che semo veci
da queo che se desmenteghemo
e dae pache che ciapemo.
Coraio cara sore..Lina
ndemo vanti e tanti auguri
de BON CONPLEANO
stamatina.

venerdì 27 settembre 2019

Venerdì 27 settembre 2019 

Carissima S. e blog. 
                                 ieri è stata una bella giornata di sole. Nel pomeriggio ho fatto un giro in bicicletta. Mi son fermato a pregare nella chiesa di san Nicola a Marendole, E' un luogo che mie è caro, perché la chiesa è sempre aperta, silenziosamente adatta al raccoglimento. Il tramonto è stato un po' più lungo degli altri giorni, il sole ha indugiato culle cime degli ondulati Colli Euganei, e quando l'ultimo bagliore del sole si è nascosto, avevamo già cenato. La sera è stata ingoiata dalla notte sopraggiunta repentinamente. Oggi Gemma desidera andare al mercato infrasettimanale, le ho portato il caffè  a letto e mi sono messo a scrivere queste poche righe, nella pagina odierna del Rime...diario. Non ho  molte cose da scrivere, se non guardare fuori dalla finestra e vedere un cielo coperto che non promette nulla di buono, e vi lascio con il detto - nessuna nuova, buona nuova -.

Buona giornata!


Calche volta  xe beo fermare
a corsa de ogni dì e pregare
el Paron
ch'el ne iuta a ndarghe drìo
a e so indicasion.
Mi trovo pace in tute e cese,
che è xe senpre pì vode, 
parché l'omo de un cò
de altre robe el se gode, 
e n'ol sa cossa ch'el se perde
ndare drento al Domo vecio
o nea cesa dei frati o in quea de Marendoe,
o nea ceseta de e suore, dove
in siensio se poe parlare col Paron,
a Madona e i Santi...
a so senpre pì convinto
che  farìa ben a tuti quanti, 
e se va fora in pace 
par ndare pì tranquiì vanti.

giovedì 26 settembre 2019

Giovedì 26 settembre 2019 

Carissima S. e blog. 
                                 stamattina il sole è abbagliante,  buon presagio di una giornata bella e calda, Gemma si è svegliata con il desiderio di fare il minestrone, ed è già allopera, ha sopportato bene anche la 4^ chemio. La dottoressa R. le ha detto che il prossimo prelievo del sandue, sarà il 7 ottobre p.v. e poi il 15 inizierà la chemio settimanale, che sarà più blanda. solo la prima volta sarà un po' lunga. Sono contento che abbiamo questa sosta. Stamattina, viene Cristina e io andrò a cercarmi un luogo ameno dove continuare a leggere il libro di V.M.Manfredi OTEL BRUNI. 

Buona giornata!


A do passi da casa ghemo 
i  Coli Euganei co tuta a so beessa,
dove ogni curva e ogni ranpa
no xe mai a stessa.
Ghemo  a u tiro de sciopo,
el mare
dove xe beo passeiare
anca se no xe ora de noare.
Ghemo anca el Santo
dove podemo riterarse a pregare.
Cossa voemeo de pì da a vita,
bota pien e moiere inbriaga
no se possibie, e aeora contentemosé ,
xe na bea giornta e ndemo fora. 



mercoledì 25 settembre 2019

Mercoledì 25 settembre 2019  

Carissima S. e blog. 
                                 ieri sono andato a vendemmiare dal mio amico Olindo. L'uva non era bella come gli altri anni, ma era molto dolce. Verso le 10, mi ha telefonato mia nipote che mia sorella è al P.S. così ho smesso di vendemmiare e sono andato in H. Le hanno fatto tutti gli accertamenti e constatato che non c'era nulla di grave, verso le 14 è tornata a casa sua. Una giornata bellissima di fine estate e inizio d'autunno, funestata da questo inconveniente, per fortuna nulla di grave. Questa notte non ho dormito  quasi niente e non mi so spiegare il perché, ma ripensandoci, credo sia dovuto al fatto che tutta ieri cercavo delle cose che non sono riuscito a trovare,  ho pensato a mettermi calmo e  le troverò certamente. Stamattina non c'è il sole, è davvero un giorno autunnale. Sono andato all'H ad accompagnare Gemma per fare la IV^ chemioterapia, abbiamo incontrato Ginetta, che anche lei deve sottoporsi ad una cura che le attenui im bruciore prodotti dalla radioterapia e pi deve fare anche la chemioterapia. Ci siamo fatti compagnia, all'una ho portato a casa Gemma e poi sono andato a prendere Ginetta per portarla a casa sua. Questa è una delle tante giornate che inevitabilmente dovrò passare, ma sono abbastanza contento, perché Gemma anche questa seduta mi sembra che l'abbia sopportata. Ora sono qui  seduto a scrivere e fuori piove. 

Buona serata!


Ndando a Parrnumia par vendemare
vedo dei canpi de formenton za taià
e dea xente che va spigoare,
Pi vanti,  da in meso a dele sucare,
se alsa dele arene  e come inbriaghe
e scomissia a vilare.
Prima de rivare, buto l'ocio verso i coli,
e m'incanto a vardare un intrigo de piante
co i bei colori autunali


martedì 24 settembre 2019

Martedì 24 settembre 2019 

Carissima S. e blog. 
                                 ieri la temperatura si è abbassata parecchio e stanotte ho dormito, BENE, con una copertina, l'autunno è arrivato ad annunciarci l'inverno.L'autunno non è più la mia stagione  preferita, da quando non vado più a camminare. Comunque l'autunno è  sempre piacevole con i suoi colori giallo ocra,  con le foglie che tappezzano le strade e basta una folata di vento per ammucchiarle ai bordi dei marciapiedi  o accostate alle murette delle case. Per me ormai è passato il tempo nel quale a quest'ora mi alzavo, mettevo le scarpette e la tuta e via per l'argine  a camminare per i un'ora e più. Oggi non mi rimane che il bel ricordo dei campi arati e delle lepri e i fagiani che ci saltavano dentro, dell'aria fresca che mi accarezzava il viso, e l'acqua calda della doccia al ritorno a casa. Ricordi e nulla più. 

Buona giornata!


Ogni staion ga i so fruti,
come questa de fine setenbre,
che se vendema 
a ua, e nosèe, i cachi, 
e zizoe, i pomi e i peri.
I gera i giorni bei e sinceri,
dove i nostri oci voiosi se posava
su i cavei e -é spae de e tose,
e sercavimo e paroe giuste
par farle girare e darne un soriso
che ghe vanpava el viso.
Bei che i tenpi de gioventù,
che gavevimo senpre fame, ma
anca el sbirigoo  che ne mandava
in doe, apena che podevimo
vedare na ganba o meio ncora
el canain dove che magna el putin.
Desso i xe soo ricordi
che ne ciapa calche volta,
quando i doori  i xe chieti 
e ghemo fato sogni sceti.





lunedì 23 settembre 2019

Lunedì 23 settembre 2019

Carissima S. e blog,
                                   ieri abbiamo assistito alla s: Messa celebrata da don Marco, al termine ha benedetto i camici da consegnare ai nuovi volontari. Sono stati molto contento, perché c'erano 6 nuovi aspiranti volontari, speriamo che tengano duro, perché non è facile affrontare chi soffre. Nella notte vdeve essere piovuto, perché sulla via l'asfalto è bagnato. Stamattina è davvero la prima giornata d'autunno, il cielo è coperto da una coltre uniforme  grigia. L'ulivo del vicino è calmo, non muove foglia, spero, ma non prevedo una bella giornata. Gemma mi ha fatto la lista della spesa, perché non viene al mercato, ha in programma fi preparare il ragù con i fagioli, da mangiare domani dopo la vendemmia dell'uva sulla terra del nostro amico Olindo. Io poi, farò un salto all':H a trovare Pierino, che da quando è ricoverato, e me ne vergogno, sono andato a trovarlo una sola volta. Per il resto della giornata continuerò a leggere il libro che ho interrotto la lettura per leggere quello proposto dal Gruppo di Lettura  - La ballata di Adam Henry di Ian McEwan -. L'ho terminato ieri sera e mi è piaciuto, devo fare i complimenti all'autore, ma  anche alla brava traduttrice Susanna b
Basso. Il romanzo è ambientato in Inghilterra, e racconta la vita lavorativa e familiare di Fiona, una donna che si è dedicata agli studi Giuridici, che ha fatto la gavetta presso vari e importanti studi legali, fino a diventare Giudice dell'Alta Corte d'Inghilterra. Fiona si è sposata con Jack, un professore di Geologia, che insegna all'Università. Essi non hanno pensato ad avere figli, perché troppo intenti ai loro studi e a fare carriera. Entrambi arrivano sulla soglia dei sessantanni, Fiona è molto brava e quotata, ama il suo lavoro, ed è sempre presa dalle sue sentenze, e poco le importa dei rapporti, anche sessuali, con suo marito Jack. Questi si sente ancora nel pieno delle sue forze e ha ancora voglia di fare l'amore. Per questo motivo, Jack le dice che vuole appagare i suoi desideri con una giovane professoressa di statistica, che insegna nella sua stessa università, e arrivano così  a litigare di brutto. Per questo motivo Fiona sta molto male, ma è alle prese con un caso, così importante, che senza dimenticare la sua situazione coniugale, la assorbe totalmente. Fiona è un Giudice molto scrupoloso, e prima di emettere la sentenza, relativa al caso di Adam Henry, un giovane Testimone di Geova, che rifiuta di essere trasfuso, ma essendo ancora minorenne, compirà diciotto anni fra alcuni mesi, e infatuato dalla sua religione e dalla sua famiglia, mette l?Ospedale nelle condizioni di esercitare la trasfusione coatta, che gli avrebbe salvatola vita, per questi motivi, l'Ospedale lo ha portato in causa.Il Giudice Fiona dopo avere ascoltato i legali delle due parti, e i testimoni di ambo le parti vuole conoscere il ragazzo e sentire il suo rifiuto. Sospende il Giudizio, e va all'Ospedale. Fiona è  un  Giudice molto stimato in tutti i Tribunali d'Inghilterra, non solo per la sua bravura, ma anche per la sua umanità. In ospedale, come già sentito dalle testimonianze in tribunale, Fiona sente che Adam, viene descritto dalle infermiere, come un ragazzo intelligente e volitivo. Cosa che lei stessa viene a conoscenza quando si trova a tu per tu con Adam. Il colloquio dura  circa un'ora, e in questo lasso di tempo, Fiona riesce a entrare nel cuore e nell'animo di Adam, con il quale scambia anche qualche battuta e qualche risata, ma la cosa più bella accade quando lei gli chiede di suonare il violino e lo accompagna con il suo canto. Da questo incontro, Fiona ritorna in Tribunale con le idee più chiare su quello che deve sentenziare. Infatti, nella sentenza mette in evidenza tutti gli aspetti della religione di Adam, ma sopratutto ha colto la sua voglia di vivere, che io sintetizzo con questa frase che ho letto sul libro - Chi prende in mano un violino, qualunque altro strumento musicale, compie un gesto di speranza che comporta il desiderio di unfuturo - Per questi motivi, Fiona il Giudice consente all'Ospedale di effettuare le trasfusioni, da notare la gioia dei genitori nel vedere ritornare salvo a casa il proprio figlio. Adam pero è stato colpito da Fiona, tanto da scriverle e addirittura chiederle di andare ad abitare con lei e suo marito, perché della sua famiglia non voleva più saperne, a causa della decisione di Adam di non volere più frequentare la Casa del Regno. Adam la segue perfino nei suoi  doverosi viaggi per i Tribunali di tutta l'Inghilterra, Durante uno di questi viaggi, in una sera di pioggia viene trovato  bagnato fradicio, vicino alla casa dove lei dimorava, si sono parlati e poi Fiona fa chiamare un taxi dal suo Cancelliere per accompagnarlo in un albergo, ma prima di andarsene Adam la bacia sulla bocca, lasciando esterrefatta Fiona, e ha capito che Adama si era innamorato di lei, lasciandosi anche andare a pensieri... provocati dalla bellezza di quell'innocente bacio., cambiando e comprendendo perfino il comportamento di suo marito Jack, il quale era ritornato a casa con le pive nel sacco, quando ha capito la sciocchezza che stava facendo con quella sua amica. Per qualche tempo, Fiona non ha più pensato ad Adam, ma una sera,nella quale lei doveva suonare durante un ricevimento, ha saputo da un suo collega che ad Adam, aveva avuto una recidiva ella sua malattia e si è lasciato morire. Fiona quella sera la ricevimento, ha suonato in un modo meraviglioso ed è stata applaudita a scena aperta  con un ovazione generale, ma lei sconvolta dalla notizia della morte di Adam e fuggita dal ricevimento, lasciando i presenti tutti perplessi. Solo Jack suo marito ha capito che lei aveva dentro di se qualcosa che non poteva raccontargli, e quando e andato a casa e l'ha vista in uno stato di prostrazione senza uguali, le è stato vicino fino a che lei non si è confidata con lui. Da un epilogo tragico e sbocciato ancora l'amore coniugale.


Sto fiore xe beo e bon,
parché quando che gero puteo
el me ga sfamà co 
i so dolsi coresini.
Dopo scoa andavo ne e vae,
e davanti a casa de na signiora
che gera na bea pergoa de gliceni,
e me catavo tanti graspi, 
che metevo sul sen,
soto a canotiera, e dopo
ndavo a lavarli soto l'aqua fresca
dea ponpa in isoa, 
e me metevo al'onbra
a magnarli dda a fame
che gavevo.

domenica 22 settembre 2019

Domenica 22 settembre  

Carissima S.e blog. 
                               ieri sera  abbiamo cenato alla sagra di San Cosma - a stortoa-  quando sono uscito,  sono stato meravigliato al vedere proiettate sulla parete della chiesa due grandi immagini dei Santi Cosma e Damiano, è stata una piacevole sorpresa. Questa notte ho fatto fatica a digerire il cibo che ho mangiato, e mi sono rigirato sul letto fino all'alba e poi mi sono addormentato un po'. Stamattina il cielo è nuvoloso e l'ulivo del vicino frulla. A Messa andiamo nella chiesa di San Giacomo alle 10.30 , e al termine verranno consegnati i camici ai nuovi volontari A.V.O. Sono contento, perché Gemma la vedo abbastanza bene, l'unico neo sono i capelli che gli mancano, ma con parrucca sta molto bene. Ringrazio Dio che abbiamo un'altra domenica da passare senza il pensiero di andare domani in Ospedale, speriamo di passarla nel migliore dei modi.

Buona domenica a tutti!


Sto bel fiore 
el ne ga inpenìo i oci
tuta l'stà 
co a so beessa, 
el ne ga fato desmentegare
a tristessa
de sti bruti momenti.
Grassie Paron,
parché co
a Natura e a preghiera
no te ne fè pensare
a ch'el pantaon,
che ne xe vegnù dosso.
Par mi el xe un ritorno
ncora na volta, ma 
TE GO TI
che te me tien sù
e no go paura gnanca de ù.

sabato 21 settembre 2019

Sabato 21 settembre 2019 

Carissima S. e blog.
                                ho sempre saputo che il 21 settembre inizia l'autunno, ma ho sentito dire che è il 23 il vero inizio autunnale. Però, già da alcuni giorni fa un po' fresco, e per quanto ieri sera mi sia vestito, in piazza dove sono andato per assistere all'evento La scienza sotto la Rocca, ho avuto freddo e alle 21,30 sono tornato a casa infreddolito. Stamattina il cielo è limpido e  c'è un bel sole, ma penso che ci vorrà qualche ora perché ci riscaldi un po'. Ieri ho terminato di scrivere qualcosa a riguardo del ritorno dell'intruso. Ho riscritto il testo che ho scritto per la malattia di Maria, ed ho aggiunto qualche pagina su quello che sta facendo nel fisico di Gemma, lo porterò lunedì al D.S. dott. Rigo, come testimonianza scritta sulla mia partecipazione all'incontro sull'Accoglienza Oncologica, del 16 u.s., nella quale ho parlato della mia esperienza oncologica, prima con Maria ed ora con Gemma. Stanotte mi sono svegliato parecchie volte, ma comunque ho fatto dei sogni strani, simili a quelli che ho fatto nelle notti passate, nei quali ho sognato i mie cari defunti. Per primo ho sognato il mio fraterno amico e compare Ilario, per secondo mio Papà Aurelio e stanotte mia sorella Noris. Non so dare un'interpretazione a tutti questo sogni, ma forse è il pensiero sulla morte che penso sempre più di frequente, e mi chiedo spesso, se arriverò all'età in cui è morto mio Padre, cioè 79 anni il 23 Luglio 1982, l'età che compirò anche io il prossimo 19 luglio 2020. Vi chiedo perdono, per farvi leggere queste righe di malattie e di morte, ma di una cosa sono certo, che prima o poi tutto questo accadrà. Oggi  non ho alcun programma, ma anche se l'avessi, devo fare i conti con Gemma, che ha sempre qualche cosa da farmi fare, così non mi resta che augurarvi........Buona giornata!


Cavalli e cavalieri ga sfià
a  éa Giostra de a Rocca
su e strade de a cità.
Ghe gera tanta xente che vardava,
in piè o sentà de qua e de a.
In te sta fotografia 
che me xe sta mandà nel celulare,
el cavaliere el xe Francesco, nevodo de Gemma,
e a cavaerissa a xe so morosa,
i xe na bea copia che ga fato un figuron
in te sta bea manifestasion.







venerdì 20 settembre 2019

Venerdì 20 settembre 2019 

Carissima S. e blog. 
                                 ieri faceva freschino, e mi sono vestito un po' di più del solito, come pure farò stamattina. Guardo il cielo è sopra di me è coperto di grigio, mentre ad oriente, vedo una striscia di luce intensa che sta per essere coperta, lentamente, anch'essa dal grigiore, l'ulivo del vicino è agitato.
Sono le sette e abbiamo già preso il caffè, Gemma desidera andare al piccolo mercato del venerdì, ma per le nove, senza fretta. Devo ricordarmi di andare dai vigili per farmi dare il verbale dell'infortunio di Gemma del 17 maggio scorso, perché mia nipote Elisabetta, che è avvocato, vuole vedere se ci sono i presupposti per fare causa al Comune, dal momento che il marciapiede è alto da terra e il tombino, in cui è caduta Gemma, è molto infossato. Ora sono le 7.30 e la luce abbagliante del sole entra dalla finestra, la fascia luminosa del sole di questo mattino ha prevalso sul grigiore del cielo, ma la battaglia tra gli elementi naturali continua, perché l'ulivo è sempre più agitato. Comunque questa situazione climatica  invita quest'oggi a vestirmi a cipolla. Ho letto la mail del Comune, che a seguito dei lavori al sottopasso ferroviario di via Valli, i cittadini sono invitati ad usare la bretella del cementificio, che è stata inaugurata lunedì. Inoltre, a causa di questi lavori, il comune ha predisposto una navetta per gli alunni che frequentano le scuole del Carmine e del Solario e sono indicati gli orari e i luoghi in cui possono prendere il bus-navetta. Il comune invita anche i cittadini, a iscriversi per essere ammessi nella Commissione delle Pari Opportunità e per apporre la firma per il  Referendum di riconoscimento della Lingua veneta. Poi, invita la cittadinanza a partecipare all'evento di stasera e domani sera in piazza Mazzini, dove sarà illustrato lo spazio, e avvisa che domenica chiuderà la Mostra di pittura a Cà Emo. A proposito della Cà Emo, non sarebbe ora che venissero recuperati tutti gli spazzi che dal secolo scorso versano in condizioni pietose, e poi un'altra cosa che sta a cuore a tutti, quando si potrà nella nostra città, avere un teatro?  E tutte queste informazioni sono belle iniziative, che però dovrebbero essere pubblicizzate anche in altri modi, per permettere ai cittadini che non usano il PC o il cellulare, di essere informati. Chiedo scusa, non prendete quello che scrivo come critiche, ma come sprone per megliorare i rapporti tra Amministrazione e cittadinanza 

Buona giornata!


Ma quanto sito bea 
Mosseese cità mia,
ma parché te si assà 
ndare a ramengo...
Te ghe tanti bei loghi
che podarìa essare vardà,
ma a tochi te vedo cascà...
come a ceseta del Carmine,
a Cà Emo, el cinema Roma,
a Cesa de Santo Stefano,
a cesa de Santo Mio....
par no parlare de e strade
piene de buse e co e musine infossà,
e piene de porcarìa che vorìa netà.
Cara Mosseese  te sì tanto bea,
come te sì tanto abandonà.



giovedì 19 settembre 2019

Giovedì 19 settembre 2019 

Carissima S. e blog.   
                                 un altro giorno senza recarci all'H. Dopo la pioggia di ieri e credo di stanotte, stamattina fa frescolino, e mi sembra di essere in aprile, quando scrivevo no spoiarte., ma ci avvicinavamo all'estate, adesso ci avviciniamo, purtroppo all'inverno e pian pianeo se cuuersemo. Qualche tempo fa ho scritto che va bene il dialogo, ma i governanti Europei, in modo particolare quelli italiani, non dovrebbero ricevere con tutti gli onori  i capi della Libia, dopo che in tv si vedono come sono trattate le persone che arrivano nel loro Paese, in attesa di una barca per venire in Europa. E alle navi, cosi dette umanitarie,  dovrebbe essere proibito di fare questo mestiere, e allora, i migranti non rischierebbero di prendere i barchini, perché non credo che con quei cosi si rischino di partire dalla Libia o addirittura dalla Tunisia. Il nuovo governo ha riaperto la possibilità a queste persone di arrivare in Italia, e ricominceranno gli affari sulla loro pelle con la così detta ACCOGLIENZA.Io ho solo il potere di dire la mia, ma spero che il nuovo governo italiano e quello europeo  prendano in mano la situazione, perché altrimenti, davvero arriveranno milioni di disperati, che non troveranno la bambana, e per campare andranno a delinquere, giovanni sani e forti, li vedremo davanti ai supermercati, ai fornai e alle farmacie. Essi sono ben organizzati, ogni due o tre ore si danno il cambio, non chiedono la carità, ma sanno che alla sera hanno in tasca dei bei soldini. Essi non abbiano documenti, né casa, eppure sono qua e sopravvivono, tollerati da tutti e dalle autorità, finché non fanno qualcosa di male, e allora, tutti a dare addosso ai neri. Continuiamo così che andiamo bene.... Lo so che mi ripeto, ma non posso fare altro.

Buona giornata!


Cari migranti, a sò che si in tanti,
che no sì liberi e morì da fame,
ma parché no ve vardè torno
a vedare quante robe bee che gavì
nea vostra tera.
Serché de sfrutare  ncora de pì
a voia de nialtri de vegnere da voialtri.
A leso sui giornai, che l'ano passà
xe vegnù in Africa 64 milioni de turisti
che 10 milioni de valtri a gi trova lavoro, 
e che ghe xe sta un giro de 91 miliardi de dolari.
E alora, deve da fare, conbatì par 
poderlo fare, restè in casa vostra,
che gavì el ben de Dio.

mercoledì 18 settembre 2019

Mercoledì 18 settembre 2019  

Carissima S. e blog. 
                                questa settimana è di sosta per Gemma, perché farà la chemioterapia la settimana prossima. Ieri ho fatto la nuova strada-bretella che collega il quartiere del Montericco  e Arqua Petrarca alla città, perché le FF.SS. stanno allargando il sottopassaggio delle valli. La strada inizia poco prima dell'entrata della cementeria e si snoda all'interno dell'area  stessa, in un bel percorso ondulato in mezzo ad una ricca vegetazione. Sbuca poi sulla larga strada di cemento, attraversato il ponte sul fiume-canale, si immette sulla statale 10. Per coloro che non vogliono farla, ci sono i passaggi a livello della stazione e quello dell'altra cementeria, ma con grossi disagi, a causa dell'attesa che si alzino le sbarre e per le lunghe file di auto. Ora inizieranno le lamentele, che dureranno fino alla fine dei lavori. Nel pomeriggio sono andato al funerale di Renzo Zerbetto, un amico che ha fatto l'artigiano e poi il commerciante di giocattoli, specialmente di bambole, che un tempo ormai lontano hanno fatto di Monselice la città delle Bambole, poi tramontata con l'importazione di bambole e giocattoli dai Paesi dell'Asia, dove la manodopera costa molto di meno della nostra. Ieri il sole ha illuminato tuttala giornata, La via è ancora silenziosa, fra non molto inizieranno a passare le auto che portano i bimbi a scuola, e la città si risveglierà con il cielo grigio e mi sembra che chiami vento e pioggia, vedo già i rami dell'ulivo del vicino che si stanno agitando.

Buona giornata!


Che bele le fotografie!
Le resta par ricordare momenti bei, 
parché i bruti momenti se li vien fotografà.
li ne mete dosso tanta tristesa,
e par questo no li vien rancurà.
I ricordi li vien messi in archivio,
par la storia che li  sercarà, e a le
nove generasion li contarà.
I bei ricordi li ne mete dosso
tanta nostalgia de bei tenpi passà,
e che mai pì li tornarà.



martedì 17 settembre 2019

Martedì 17 settembre 2019  

Carissima S. e blog.
                                 Il ricordo nel bene e nel male, è il ritorno al passato,. I ricordi più belli sono gli anni della scuola. Le elementari le ho vissute tra le macerie della guerra e la fame che era sempre tanta. Con  papà e mamma, le mie sorelle e mio fratello, vivevamo in quattro piccole stanzette in via Moraro. Trecento metri di via, che partiva dal Ponte della Pescheria fino alla passerella di legno del Grolla. In questa via c'era una lunga fila di case erano schierate difronte alla muretta che conteneva l'argine del fiume-canale Bisatto, mentre alcune altre erano tutt'uno con l'argine, perché appunto esse stesse facevano da argine all'acqua del canale. C'erano quattro scalette di trachite che salivano ne scendevano al canale, dove mia mamma e le altre mamme dei miei compagni, salivano e scendevano per fare il bucato, mentre noi correvamo su e giù per l'argine. A quel tempo il fiume-canale era ricchissimo di pesce, tant'è che c'erano i fratelli ciaciarete, che facevano i pescatori di professione. Ricordo, che quando passavo davanti alla loro casa, proprio difronte alla terzultima scaletta, mi fermavo a vedere le barche, le reti stese ad asciugare e le -perteghe- cioè i lunghi bastoni di legno che usavano i ciaciarete per spingersi fuori e dentro l'acqua. La cosa più bella che ricordo, era l'amicizia fraterna tra tutti gli oltre cinquecento abitanti circa, della via Moraro. Ricordo, da marzo a ottobre, le grida giocose di noi ragazzi, le chiacchiere delle donne sedute su una piccola sedia di paglia sulla soglia di casa, gli uomini intenti ai loro mestieri, dentro e fuori casa. A quell'epoca, in via Moraro c'era il barbiere, il macellaio, il sarto e la sarta, la magliaia, la ricamatrice, la maestra, il rigattiere, la fruttivendola, il meccanico di biciclette, l'arrotino.... tutti si davano da fare per sopravvivere, Tutto ciò avveniva sia con i soldi che con il baratto. Non mi dilungo a raccontare, perché ho già scritto in tanti miei libretti, ma solo per fare memoria del bombardamento perpetrato da Pippo, sul cinema sociale, che si trovava all'inizio della via, vicino alle scale del ponte della Pescheria, dove sono morti molti giovani soldati tedeschi, e sono ricordati con delle bianche croci sul muro esterno  del cimitero.


L'oroloio dela tore
el bate ncora e ore
del giorno e dela note,
da quasi mile ani
a ricordare gioie e afani,
dela xente dela piassa e dei contadini,
che indrìo nel tempo, i lo 
sentiva batare anca in meso i canpi.
L'oroloio dela tore, me ricorda
el poro Erminio che da poco tenpo
el ne lassà, insieme a Federico, 
che in testi dì anca lù xe ndà.
Me ricorda anca Giancarlo e a Franca
e tanti altri che drento a tore
i xe sta par  tanto tenpo e tante ore.



lunedì 16 settembre 2019

Lunedì 16  settembre 2019 

Carissima S. e blog. 
                                 ieri per la nostra città è stata una giornata di festa grande. Ho visto buona parte della sfilata in costume medioevale, che non finiva più. Mi sono piaciuti tutti, e sono contento per la vittoria della  mia Contrada di San Giacomo, perché ogni anno presenta qualche bella novità, come quella della barca a vela di quest'anno. Peccato che i tamburini non abbiano vinto, ma San Bortolo ha meritato la sua vittoria. A pranzo siamo andati a Este da nostro figlio Giovanni per festeggiare il suo compleanno. Verso sera sono andato a vedere la Quintana e sono arrivato per assistere alla sconfitta del nostro fantino, e nel ritorno ho sentito le grida della Contrada del carmine che ha vinto la Quintana.Complimenti a tutti, non sto a elencarli, perché mi ci vorrebbe un giga, ma per tutti ringrazio gli organizzatori e i capi contrada. Oggi viene inaugurata la bretella, così detta della cementeria, che porterà gli abitanti del quartiere del Carmine, del Montericco e di Arqua Petrarca, a fare un giro più lungo per entrare in città, perché iniziano i lavori sul sottopasso della ferrovia invia Valli. Questa sera c'è l'ultimo incontro del 29° Corso AVO, al quale. con dispiacere, non posso esserci, ma forse potrò andare all'incontro sull'Oncologia che si tiene in Auditorium del Madre Teresa alle 17. 

Buon inizio della settimana a tutti!


Semo quasi in autuno,
xe tenpo de vendemare a ua
co a stesa fadiga de senpre,
ma co tanta sodisfasion,
parché dopo avere pestà a ua
a vien fora  del vin bon.
Me ricordo che da puteo,
ndavo co Rino el canpanaro,
a serca nee case de i contadini.
Mi spensevo el caretin 
co do  corbe  che inpenivimo
de bei graspi de ua, 
fruto dea carità de tanta bona xente.
El dì dopo, nea corte dea casa
del canpanaro , de drìo a canonica
del domo vecio, a Rosina
a moiere de Rino a preparava
un masteo grande pien de a ua,
e mi e i me amissi  saltavimo
drento a piè scalsi e a pestavimo
ben ...ben...
A ch'el tenpo  se divertimo un pasto
co poco o gnente, no cara xente,
come un co' che no se sé contenta de gnente.