lunedì 23 settembre 2019

Lunedì 23 settembre 2019

Carissima S. e blog,
                                   ieri abbiamo assistito alla s: Messa celebrata da don Marco, al termine ha benedetto i camici da consegnare ai nuovi volontari. Sono stati molto contento, perché c'erano 6 nuovi aspiranti volontari, speriamo che tengano duro, perché non è facile affrontare chi soffre. Nella notte vdeve essere piovuto, perché sulla via l'asfalto è bagnato. Stamattina è davvero la prima giornata d'autunno, il cielo è coperto da una coltre uniforme  grigia. L'ulivo del vicino è calmo, non muove foglia, spero, ma non prevedo una bella giornata. Gemma mi ha fatto la lista della spesa, perché non viene al mercato, ha in programma fi preparare il ragù con i fagioli, da mangiare domani dopo la vendemmia dell'uva sulla terra del nostro amico Olindo. Io poi, farò un salto all':H a trovare Pierino, che da quando è ricoverato, e me ne vergogno, sono andato a trovarlo una sola volta. Per il resto della giornata continuerò a leggere il libro che ho interrotto la lettura per leggere quello proposto dal Gruppo di Lettura  - La ballata di Adam Henry di Ian McEwan -. L'ho terminato ieri sera e mi è piaciuto, devo fare i complimenti all'autore, ma  anche alla brava traduttrice Susanna b
Basso. Il romanzo è ambientato in Inghilterra, e racconta la vita lavorativa e familiare di Fiona, una donna che si è dedicata agli studi Giuridici, che ha fatto la gavetta presso vari e importanti studi legali, fino a diventare Giudice dell'Alta Corte d'Inghilterra. Fiona si è sposata con Jack, un professore di Geologia, che insegna all'Università. Essi non hanno pensato ad avere figli, perché troppo intenti ai loro studi e a fare carriera. Entrambi arrivano sulla soglia dei sessantanni, Fiona è molto brava e quotata, ama il suo lavoro, ed è sempre presa dalle sue sentenze, e poco le importa dei rapporti, anche sessuali, con suo marito Jack. Questi si sente ancora nel pieno delle sue forze e ha ancora voglia di fare l'amore. Per questo motivo, Jack le dice che vuole appagare i suoi desideri con una giovane professoressa di statistica, che insegna nella sua stessa università, e arrivano così  a litigare di brutto. Per questo motivo Fiona sta molto male, ma è alle prese con un caso, così importante, che senza dimenticare la sua situazione coniugale, la assorbe totalmente. Fiona è un Giudice molto scrupoloso, e prima di emettere la sentenza, relativa al caso di Adam Henry, un giovane Testimone di Geova, che rifiuta di essere trasfuso, ma essendo ancora minorenne, compirà diciotto anni fra alcuni mesi, e infatuato dalla sua religione e dalla sua famiglia, mette l?Ospedale nelle condizioni di esercitare la trasfusione coatta, che gli avrebbe salvatola vita, per questi motivi, l'Ospedale lo ha portato in causa.Il Giudice Fiona dopo avere ascoltato i legali delle due parti, e i testimoni di ambo le parti vuole conoscere il ragazzo e sentire il suo rifiuto. Sospende il Giudizio, e va all'Ospedale. Fiona è  un  Giudice molto stimato in tutti i Tribunali d'Inghilterra, non solo per la sua bravura, ma anche per la sua umanità. In ospedale, come già sentito dalle testimonianze in tribunale, Fiona sente che Adam, viene descritto dalle infermiere, come un ragazzo intelligente e volitivo. Cosa che lei stessa viene a conoscenza quando si trova a tu per tu con Adam. Il colloquio dura  circa un'ora, e in questo lasso di tempo, Fiona riesce a entrare nel cuore e nell'animo di Adam, con il quale scambia anche qualche battuta e qualche risata, ma la cosa più bella accade quando lei gli chiede di suonare il violino e lo accompagna con il suo canto. Da questo incontro, Fiona ritorna in Tribunale con le idee più chiare su quello che deve sentenziare. Infatti, nella sentenza mette in evidenza tutti gli aspetti della religione di Adam, ma sopratutto ha colto la sua voglia di vivere, che io sintetizzo con questa frase che ho letto sul libro - Chi prende in mano un violino, qualunque altro strumento musicale, compie un gesto di speranza che comporta il desiderio di unfuturo - Per questi motivi, Fiona il Giudice consente all'Ospedale di effettuare le trasfusioni, da notare la gioia dei genitori nel vedere ritornare salvo a casa il proprio figlio. Adam pero è stato colpito da Fiona, tanto da scriverle e addirittura chiederle di andare ad abitare con lei e suo marito, perché della sua famiglia non voleva più saperne, a causa della decisione di Adam di non volere più frequentare la Casa del Regno. Adam la segue perfino nei suoi  doverosi viaggi per i Tribunali di tutta l'Inghilterra, Durante uno di questi viaggi, in una sera di pioggia viene trovato  bagnato fradicio, vicino alla casa dove lei dimorava, si sono parlati e poi Fiona fa chiamare un taxi dal suo Cancelliere per accompagnarlo in un albergo, ma prima di andarsene Adam la bacia sulla bocca, lasciando esterrefatta Fiona, e ha capito che Adama si era innamorato di lei, lasciandosi anche andare a pensieri... provocati dalla bellezza di quell'innocente bacio., cambiando e comprendendo perfino il comportamento di suo marito Jack, il quale era ritornato a casa con le pive nel sacco, quando ha capito la sciocchezza che stava facendo con quella sua amica. Per qualche tempo, Fiona non ha più pensato ad Adam, ma una sera,nella quale lei doveva suonare durante un ricevimento, ha saputo da un suo collega che ad Adam, aveva avuto una recidiva ella sua malattia e si è lasciato morire. Fiona quella sera la ricevimento, ha suonato in un modo meraviglioso ed è stata applaudita a scena aperta  con un ovazione generale, ma lei sconvolta dalla notizia della morte di Adam e fuggita dal ricevimento, lasciando i presenti tutti perplessi. Solo Jack suo marito ha capito che lei aveva dentro di se qualcosa che non poteva raccontargli, e quando e andato a casa e l'ha vista in uno stato di prostrazione senza uguali, le è stato vicino fino a che lei non si è confidata con lui. Da un epilogo tragico e sbocciato ancora l'amore coniugale.


Sto fiore xe beo e bon,
parché quando che gero puteo
el me ga sfamà co 
i so dolsi coresini.
Dopo scoa andavo ne e vae,
e davanti a casa de na signiora
che gera na bea pergoa de gliceni,
e me catavo tanti graspi, 
che metevo sul sen,
soto a canotiera, e dopo
ndavo a lavarli soto l'aqua fresca
dea ponpa in isoa, 
e me metevo al'onbra
a magnarli dda a fame
che gavevo.

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