domenica 31 maggio 2020

Domenica 31 maggio 2020

Carissima S. e blog. 
                                  e vaiiii...termina anche il mese di maggio di questo brutto periodo che ci vede ancora costretti a rimanere con regole e comportamenti ai quali non eravamo abituati, ma che dovremo riflettere sul nostro vissuto e sul nostro vivere di oggi e di domani. Sono passati 100 giorni da quando è iniziato questo calvario, che ha prodotto nel mondo tanti decessi che sono difficili da calcolare, perché in tante parti del nostro pianeta ci sono persone che muoiono e delle quali non si sa nulla. Si! Nel mondo ci sono sempre state persone sconosciute che sono morte, ma quanto sta accadendo ci dovrebbe spingere ad una solidarietà più concreta di quanto lo sia stato fino ad ora, invece mi sembra, dalle notizie che mi giungono alle orecchie, attraverso i mass media, che  quello che sta succedendo non faccia altro che aumentare gli egoismi nazionali ed internazionali. Mi sa che tutte le iniziative per costruire un mondo di pace e di buona convivenza, vengano annullate dagli egoismi di Stato e personali.  Questa pandemia fa aumentare la paura e il timore di non farcela a sopravvivere, sta continuando ad alzare muri, barriere, confini, al posto di ponti e strade larghe, aperte a tutti per vivere meglio la nostra vita e la vita dell'umanità intera. Sono passati 100 giorni,ma non bastano per farci capire che viviamo insieme in un luogo meraviglioso e che dobbiamo convivere come fa la Natura, nonostante che noi non le abbiamo portato e non le portiamo nessun rispetto. Sembra che non siamo più capaci di riconoscere la bellezza, stiamo solo cercando di sopravvivere, senza pensare di vivere al meglio.


Se guardiamo un campo di papaveri,
cosa vediamo...un fiore rosso, bello,
che vive accanto uno all'altro.
Fiorisce, sfiorisce e rifiorisce,
sempre uno accanto all'altro 
senza invidie, gelosie  e senza danneggiarsi.
In quest'epoca abbiamo conquistato tutto
e ci siamo impossessati di tutto,
ma abbiamo perduto il gusto e il piacere
di vedere le cose belle, di distinguere
ciò che è bene e ciò che è male,
procurandoci e facendoci
sempre più male.
Oggi che ci guardiamo negli occhi
cosa vediamo ... il desiderio
di stare assieme, di guardarci attorno,
di vedere quanto di bello ci circonda
o solo paura dell'uno verso l'altro
e di tutto quello che non riusciamo
a vedere, come il coronavirus,
che ci sta distruggendo anima e corpo
senza farsi vedere...
Svegliamoci e riprendiamoci
la gioia di vivere appieno
questi quattro giorni di vita terrena
in un modo più sereno.




                             

sabato 30 maggio 2020

30 maggio 2020

Carissima S. e blog. 
                                  il clima altalenante di questi giorni è come la mia mente che naviga nel cielo come le nuvolette bianche, e come quelle si formano e si trasformano in figure strane, ma che assomigliano a draghi, persone  e altro ancora. Al mattino il sole sembra prevalere, ma durante il giorno le nuvole lo nascondono ai nostri occhi, che non riescono ad esprimere appieno le emozioni, perché il volto è coperto dalla mascherina. Notizie di oggi sul quotidiano locale, riportano le nuove norme regionali, e sembra che da lunedì non valga più l'obbligo di portare sempre la mascherina, ma solo nei luoghi affollati e nei negozi. Ieri pomeriggio sono andato a fare il rinnovo della patente di guida,il medico mi ha dato l'ok! Ora rimango in attesa di sapere per quanti anni potrò ancora guidare, prima del prossimo rinnovo, che spero di potere fare, ma la sofferenza alla parte destra del corpo non mi tranquillizza più di tanto, non vedo l'ora che venga giovedì prossimo per vedere cosa mi diranno le radiografie che l'ortopedico mi ha prescritte, nel fra tempo prendo del brufen, ma con poco risultato, e ecco che se anche non ho preso il coronovirus, devo fare i conti con altri acciacchi che sono davvero dolorosi. Mi appello al Buon Dio che mi aiuti a sopportare anche questo ostacolo, comunque mi piace  già da qualche anno, confidarmi con LUI ogni giorno, e quando lo prego trovo pace e serenità, oltre che a un po' di quiete dal malanno. Vi propongo di fare anche voi questa esperienza, non costa nulla e fa bene, ve lo assicuro.  


Il coronavirus sta dando
segni meno aggressivi,
che stia davvero scomparendo
non si sa, perché nemmeno
i virologi sono d'accordo.
Chi dice una cosa, chi un'altra,
e si aspetta l'autunno con 
il cuore in gola, per vedere
l'effetto che l'estate e il calore
fa su questa pandemia.
Comunque vada noi ci siamo ancora,
 dispiace per i poveretti
che non ce l'hanno fatta, e per 
tutti quelli che soffrono la fame, 
le guerre, le altre malattie,
che nel mondo ci sono, e  che vanno oltre a
questo tempo covid. 


venerdì 29 maggio 2020

Venerdì 29 maggio 2020

Carissima S. e blog. 
                                 dopo il temporale di stanotte, il cielo non è ancora azzurro, è coperto da nuvole, ma il sole scalda e come scalda e speriamo bruci definitivamente il covid-19 , ma la strada è ancora lunga. La Tv racconta che il contagio sta diminuendo, ma ci vuole buon senso; che il campionato di calcio ripartirà; a settembre la scuola riaprirà, ma tutti, studenti e professori, con le mascherine...Però ho ascoltato una notizia interessante: un bambino ha avuto un incontro ravvicinato con un orso, ma non è successo nulla, questo mi dice che anche gli animali, dei quali abbiamo sempre avuto paura, fanno parte della vita che sempre è viva su questa nostra meravigliosa terra, e niente di ciò che vediamo ci deve far paura, quello di cui dobbiamo avere timore è il nostro IO egoista. Oggi stiamo vivendo anche con qualcosa di invisibile che ci sta facendo vedere il nostro nulla. Allora, ora che siamo mascherati e irriconoscibili, riflettiamo e abbandoniamo il nostro egoismo, usiamo gli occhi per vedere il buono che c'è nell'altro, impariamo a guardare con gli occhi i bisogni dell'altro e impariamo un altro modo di vivere la nostra vita, noi non siamo soli, anzi cerchiamo gli altri, anche la Natura ce lo insegna continuamente, come l'orso e il bambino, dobbiamo imparare ad aiutarci e a farci aiutare, ma per fare questo, prima dobbiamo essere in pace con noi stessi e i nostri familiari, poi  saremo in grado di stare con gli altri e sopratutto fare qualcosa per gli altri. Non dobbiamo pensare di essere sempre giovani, pieni di forza e di voglie di avere e di essere, perché verrà di sicuro, anche il tempo nel quale avremo bisogno di aiuto. In questo tempo sospeso di coronavirus, abbiamo l'occasione di riflettere su quello che siamo e come vogliamo veramente vivere la vita.


Cielo e terra
ci saranno anche dopo di noi,
invece noi abbiamo un termine,
non dobbiamo dimenticarlo.
Impariamo a rispettare 
il cielo e la terra
e avremo rispetto anche verso noi stessi,
 comportandoci bene tra di noi 
 possiamo essere rispettosi 
anche della Natura che 
ci circonda e che sempre 
ci dona   bellezza e serenità.
Anche in questo tempo 
di coronavirus la Natura
ci fa vedere che non dobbiamo
avere paura né del prossimo,
né degli animali, ma solo
del nostro egoismo.



giovedì 28 maggio 2020

Giovedì 28 maggio 2020

Carissima S. e blog.
                                 ieri mi sono incontrato con il Direttivo A.V.O. naturalmente mascherati e a distanza. Abbiamo fatto un riassunto delle attività che abbiamo svolto durante questo periodo di coronavirus; abbiamo esaminato il bilancio di medio termine; abbiamo pensato a come fare per organizzare il rinnovo dell'Esecutivo; mi hanno dato l'incarico di chiedere  se possiamo rientrare nella nostra Sede e di vedere se c'è posta al protocollo; al termine,abbiamo salutato il nostro volontario Giuliano che è da mesi allettato, poi ci siamo salutati, felici di esserci rivisti e sopratutto di essere uniti nell'affrontare questo periodo pandemico. Stamattina il cielo è coperto di nuvole grige che non promettono nulla di buono. Ho guardato le notizie alla TV, il coronavirus sta ancora mietendo vittime, pochi sono i paesi che non hanno avuto contagi e morti e in Lombardia cresce invece il numero dei contagiati e dei decessi, queste notizie non ci confortano e non ci danno poche speranze per delle buone vacanze estive. Nel mondo ci sono stati oltre 5 milioni di morti e il coronavirus  sta mettendo in ginocchio il Brasile, il Perù e il Cile, negli Stati Uniti ci sono oltre 100 mila vittime. Si sperava che a metà giugno si potesse addirittura circolare senza mascherine e affidarci al buon senso della gente, ma mi sa che è speranza vana, e anche la ripartenza del calcio è in dubbio, infatti, nella squadra del Bologna ci sono sospetti di contagio e hanno bloccato gli allenamenti. Nel mondo continuano le guerre e i morti fanno compagnia ai morti per coronavirus, altre buone notizie non ne ho sentite, se non che sono vivo, ma anche  stanotte i miei acciacchi non mi hanno fatto riposare bene ed è dura l'attesa di fare i raggi al 4 di giugno. 

mercoledì 27 maggio 2020

Mercoledì 27 maggio 2020

Carissima S. e blog. 
                                               
                                          Il proverbio dice "Aprile  non ti scoprire" e Maggio dice “ vai adagio”. Giorni e mesi che sono facili da intuire nell’andirivieni di sole e nuvole, nel passaggio delle allodole, nel clima caldo accattivante. Anche se a volte il vento è ancora fresco e pungente,c’è la voglia di abiti più leggeri che svanisce all'arrivo dei cirri che a tratti portano pioggia intensa, temporalesca.  Poi, un po’ di cielo azzurro ci ricompensa e ci spinge ad uscire a passeggio. Il giorno s’attarda a tramontare, se il sole brucia s’ode già il frinire delle cicale. Però portare l'ombrello è prudente, perché ci si può bagnare improvvisamente. Aprile e Maggio sono mesi imprevedibili, ed è saggio portare con se qualcosa per coprirsi, ricordo il tempo del capottino e dell'impermeabile. Giorni e mesi isolato in casa sono passati e non mi sembra vero di avere la semi e libertà, ma la vecchiaia mi penalizza con un male alla coscia, all’anca e all’inguine, che nemmeno gli antidolorifici riescono a smorzare. Il medico di base mi ha mandato dall’ortopedico, e dopo una lunga attesa di prenotazione, questi mi ha inviato alla radiologia e sono ancora pieno di male, in attesa del prossimo 4 giugno per effettuare le radiografie. Per consolarmi, a quelli che incontro durante le brevi passeggiate dico: no ste deventare veci – ma il tempo passa inesorabile per me e per i giovani e faranno anche loro i conti con la vecchiaia, che mai avrei pensato che fosse così malsana. Pensavo di godermi la pensione, anche se poca, con delle belle passeggiate a piedi o in bicicletta, ma non è così purtroppo. Nonostante gli acciacchi, stringo i denti e cerco di uscire, e trovo consolazione nell’ammirare le rose  di maggio che adornano i giardini o i bei fiori di cappero, aggrappati alle mura antiche. È uno spettacolo meraviglioso e gratuito che dona la Natura, alla faccia del coronavirus, che ha fermato uomini e attività, ricchi e poveri. La Natura imperterrita si rinnova ogni primavera e con la sua bellezza profuma l’aere. Questa è per me, e spero per tutti, la meravigliosa bellezza, fonte di serenità, che deve sostenere cuori, sentimenti e anime in questo tempo pregno di coronavirus.


LA PACE


Ti cerco
negli angoli antichi
Ti cerco
tra i fiori di maggio
Ti cerco
nei colori in festa nei giardini
Ti cerco
negli occhi mascherati
Ti cerco
sulla cime dei monti
Ti cerco
dentro la mia anima
ma solo sulla croce
grondante di dolore
Ti ritrovo..

martedì 26 maggio 2020

Martedì 26 maggio 2020

Carissima S. e blog.
                                 la nostra vita fin che siamo vivi, è un continuo divenire di cose che il più delle volte ci fanno star male, ma bisogna cercare di essere  positivi. Per questo oggi scrivo queste cose per me e per voi tutti


     Ero come un albero vigoroso in mezzo ad una foresta contornata di altri alberi ricchi di foglie verdi, ora sono come un albero solitario che perde le foglie e sta rinsecchendo, e la sua chioma verdeggiante non mi dona più riparo. E dire che nella vita ho sempre cercato di donare tenerezza e dolcezza non è vero, perché riflettendo vedo che sono stato un grande egoista, ho sempre cercato di appagare i miei desideri, senza curarmi degli altrui sentimenti. Da un po’ di tempo desidero pace, armonia, dolcezza e tenerezza, ma sono gioie irraggiungibili, ora più che mai che sono vecchio. Ah…la vecchiaia! È una continua fatica, ogni giorno ti presenta il conto del tempo che è passato e te lo presenta sempre con qualche nuovo acciacco. Mentre la mente desidererebbe pace, armonia, dolcezza e tenerezza, il corpo risponde con sofferenza e solitudine. Oggi poi, con questo coronavirus, ci sono venute a mancare le piccole libertà delle abitudini quotidiane, si è imprigionati da regole che ci privano anche di andare al bar a sorseggiare un caffè, leggere il quotidiano e scambiare una parola con amici e conoscenti. Le parole che escono dalla bocca coperta dalla mascherina sono sospese, non si capiscono bene e gli occhi non riescono a dare senso né alle parole stesse, né ai sentimenti. Allora mi rifugio nel mio angolo dove ho i miei libro e il PC, qui cerco e trovo in internet pensieri di persone che hanno dato il loro buon significato alle parole  tenerezza e dolcezza e che il coronavirus non mi può togliere -
Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che intelligenza, abbiamo bisogno di dolcezza e bontà.
(Charlie Chaplin)
Che  dopo tutto sono le dolci e semplici cose della vita quelle vere.
(Laura Ingalls Wilder)
La dolcezza ottiene più della violenza.
(Jean De La Fontaine)
Io vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita.
(Sandro Penna)
La tenerezza è il linguaggio segreto dell’anima.
(Rudolf Leonhardt)
Essere teneri è essere potenti.
(Rupi Kaur)
Ma lascia almeno
ch’io lastrichi con un’ultima tenerezza
il tuo passo che s’allontana.
(Vladimir Majakovskij)
Le tre colonne in un rapporto sono l’amore, la sessualità e la tenerezza.
(Silvano Agosti)
Nei Vangeli San Giuseppe appare come un uomo forte, coraggioso, lavoratore, ma nel suo animo emerge una grande tenerezza, che non è la virtù del debole, anzi, al contrario, denota fortezza d’animo e capacità di attenzione, di compassione, di vera apertura all’altro, capacità di amore. Non dobbiamo avere timore della bontà, della tenerezza!
(Papa Francesco)
“Amor che nella mente mi ragiona”
cominciò egli a dir si dolcemente
che la dolcezza ancor dentro mi suona.
(Dante Alighieri)
La durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza dei nostri cuori.
(Che Guevara)
Voglio che la gente dica delle mie opere: “sente profondamente, sente con tenerezza”.
(Vincent Van Gogh)
Con tutto l’oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, né un lampo di tenerezza.
(Alphonse De Lamartine)
Le persone dolci non sono ingenue. Né stupide. Né tantomeno indifese. Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare alcuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici.
(Marilyn Monroe)
Gli unici occhi belli sono quelli che vi guardano con tenerezza.
(Coco Chanel)
Le braccia di una madre sono fatte di tenerezza. E i bambini vi dormono profondamente.
(Victor Hugo)
Legare il dito mignolo al mignolo mi è sempre sembrato un gesto pieno di tenerezza, come a dire “stai tranquillo ti prendo io, ti custodisco con mano leggera, ti porto in giro a vedere i miei sogni”.
Sarà per questo che i bambini lo fanno spesso e gli adulti mai.
(Fabrizio Caramagna)
La tenerezza è passione tranquilla.
(Joseph Joubert)
Ripartiamo dall’ABC:
Abbracci
Baci
Coccole.
(fairyfrat, Twitter)
Se la vita è amara, tu sii dolce.
(Anonimo)
Ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d’anima e di corpo.
(San Francesco d’Assisi)
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l’animo.
(Voltaire)
Una specie di dolcezza splendeva sorridente in quegli occhi crudeli azzurro-chiari e su quella bocca vigorosa, rossa, dalla piega amara.
(Paul Verlaine, a proposito di Arthur Rimbaud)
Dimenticare il dolore è difficilissimo, ma ricordare la dolcezza lo è ancora di più.
(Chuck Palahniuk)
Del color non dipende
Degli occhi la bellezza,
Ma sol dalla dolcezza
Che da lor piove e scende.
(Vincenzo Monti)
Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell’attimo.
(Gabriele D’Annunzio)
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.
(Khalil Gibran)
La cultura è la passione per la dolcezza e la luce, e (ciò che più conta) la passione di farle prevalere.
(Matthew Arnold)
Cum lenitate asperitas – Le difficoltà vanno trattate con dolcezza.
(Motto di Gabriele D’Annunzio)
Il Vangelo si annuncia con dolcezza, non con bastonate inquisitorie
(Papa Francesco)
Praticare la dolcezza Non è da tutti. È uno sport estremo
(ncarbio, Twitter)
Le persone sdolcinate non mi piacciono. Sanno di falso. Quelle dolci si. Sanno di buono. Sanno di calore. E hanno occhi profondi.
(sabrinacivati, Twitter)
Sentì una specie di dolcezza rancorosa, qualcosa di così contraddittorio che doveva per forza essere la verità.
(Julio Cortázar)
Il miele più dolce diventa insopportabile per la sua eccessiva dolcezza: assaggiato una volta, ne passa per sempre la voglia. Amatevi dunque moderatamente, così dura l’amore.
(William Shakespeare)
Non ci sono persone più acide di quelle che sono dolci per interesse.
(Luc de Clapiers de Vauvenargues)
Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il fuoco della passione.
(Alda Merini)
Papa Francesco: “Mai avere paura della tenerezza”.
La tenerezza è la terza dimensione del sesso.
(Gerhard Uhlenbruck)
Le coccole tranquillizzano la mente: danno fiducia e sicurezza emotiva
(Anonimo)
Per addormentarsi le coccole sono più efficaci dei medicinali
(Anonimo)
E saprò accarezzare i nuovi fiori, perché tu m’insegnasti la tenerezza.
(Pablo Neruda)

lunedì 25 maggio 2020

Lunedì 25 maggio 2020

Carissima S. e blog
                                  ieri è stata una giornata fresca e bella, ci siamo trovati con dei cugini in campagna a mangiare pan biscotto e salame, quello che dovevamo mangiare a Pasquetta e che non abbiamo potuto degustare a causa del coronavirus che ci ha messi in isolamento. Oggi siamo all'ultima settimana di  maggio e siamo liberi di muoversi, ma con cautela. Siamo stati bene in compagnia e abbiamo mangiato le ciliegie colte dal grande ciliegio, anche i piselli erano buoni e ben cucinati, ho pure assaggiato una mora bianca dell'albero di gelso. Avevamo bisogno di stare insieme  e abbiamo passato alcune ore in lieta compagnia. Purtroppo alla sera, mi è arrivato un messaggio sul cellulare, che mi annunciava la morte dell'amico Carlo Durante, con il quale ho condiviso la Staffetta da Venezia a Roma per la campagna anti mine nel 1997, e pochi anni fa abbiamo partecipato alla Gara podistica di Cavarzere. Ricordo quella domenica di novembre che sono andato in stazione a Monselice a prendere Carlo, per andare insieme a Cavarzere dove dovevamo partecipare alla gara, c'era un gran nebbione e facevo fatica a guidare l'auto, ma come sempre Carlo ha fatto la sua battuta e ha detto (lui che è diventato cieco): ...a no vedo gnente. Carlo Durante è stato un grande campione di podismo, che ha onorato il nostro Gruppo Staffetta e la sua dipartita ha lasciato un grande vuoto in noi tutti. Riporto per intero un'articolo apparso sui giornali che descrive la sua figura e le sue imprese


TRE MEDAGLIE AI GIOCHI

Avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 27 giugno, si è sentito male in bicicletta

Morto Carlo Durante, ex campione paralimpico di maratona


Avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 27 giugno, si è sentito male in bicicletta

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Domenica è morto Carlo Durante, ex campione paralimpico non vedente, tre volte Medaglia d’oro al Merito Sportivo e Leone d’Argento del Coni Veneto. Nella maratona ha scritto pagine memorabili della storia dello sport paralimpico. Medaglia d’oro alle Paralimpiadi di Barcellona nel 1992, argento alle Paralimpiadi di Atlanta nel 1996 e bronzo a Sidney, nel 2000, poi a 58 anni partecipò anche ai Giochi di Atene. Avrebbe compiuto 74 anni alla fine di giugno, ha avuto un malore in bicicletta mentre si trovava in compagnia di un amico, nel Trevigiano.
Fra i tanti titoli conquistati anche un Campionato del mondo nel 1994. È stato campione europeo per tre volte (1991, 1993, 1997). Si è affermato come campione italiano non vedenti dal 1990 al 2004, su tutte le distanze. Un palmares ricchissimo che gli è valso numerosi anche riconoscimenti istituzionali (anche 4 medaglie d’argento al Merito Sportivo e 5 medaglie di bronzo al Merito Sportivo). Può vantare più di 70 maratone in tutto il mondo con ben tre edizioni di quella di New York, oltre a quelle di Boston, Monaco, Londra, Venezia, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Brescia, Carpi, Torino, Roma, Cesano Boscone, Treviso e quasi la metà delle edizioni della Duerocche. Pioniere del movimento paralimpico in Veneto, ha dedicato la sua vita anche all’attività di promozione dello sport per i disabili.
«Sono addolorato per la scomparsa di Carlo Durante. Se ne va un gigante dello sport italiano, una stella del firmamento paralimpico» ha dichiarato il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli. «Carlo oltre ad essere un campione è stato un punto di riferimento per il nostro movimento anche per l’attività di promozione dello sport per tutti. Colgo l’occasione per esprimere la mia vicinanza e quella del Cip alla sua famiglia e alle persone a lui care».


Malore improvviso durante la gita in bici: morto Carlo Durante, oro paralimpico nel '92
Il noto ex maratoneta, da anni non vedente, è deceduto nella mattinata di domenica dopo essersi sentito male mentre era intento a pedalare in tandem con un amico
Un improvviso malore mentre si trovava a pedalare in tandem con un amico sul Montello, a Nervesa della Battaglia. E' questa la causa della morte, avvenuta intorno alle 10.30 di domenica, del noto atleta paralimpico Carlo Durante73enne ora pensionato e residente a Montebelluna anche se originario di Volpago del Montello. Durante, purtroppo da molti anni affetto da cecità, si trovava lungo la strada panoramica del Montello (la Provinciale 144) quando, all'altezza del ristorante "Ai Pioppi" di via VIII Armata, si è sentito male tanto da accasciarsi esanime a terra e a nulla sono valsi i soccorsi prestati all'uomo dal pronto intervento del Suem 118. Durante è così spirato nonostante i tentativi di rianimarlo. Sul posto sono poi intervenuti anche i carabinieri che hanno aiutato nella gestione del traffico e nel sostenere psicologicamente il compagno di tandem del 73enne che lascia la moglie e le due figlie Chiara e Daniela, anche loro da sempre amanti dello sport.
Appassionato di sport fin dall'adolescenza, Durante ha partecipato come vedente a molte competizioni (può vantare più di 70 maratone in tutto il mondo con ben tre edizioni di quella di New York, oltre a quelle di Boston, Monaco, Londra, Venezia, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Brescia, Carpi, Torino, Roma, Cesano Boscone, Treviso e quasi la metà delle edizioni della Duerocche), riuscendo a gareggiare senza l'aiuto di una guida fino all'età di 28 anni. Essendo però affetto da retinite pigmentosa, malattia che porta alla cecità, ha interrotto la sua attività sportiva fino all'età di quarant'anni quando, ritrovatosi totalmente cieco, ha ripreso ad esprimersi come maratoneta grazie a un gruppo di amici del G.P. Montebelluna e alla società sportiva G.S. Non Vedenti di Padova, oltre che al gruppo della F.I.C.S. (Federazione Italiana Ciechi Sportivi). Ha quindi gareggiato nella maratona, nella mezza maratona, nei 10.000 metri piani e, occasionalmente, su distanze più brevi, tutte nella categoria ciechi totali B1/T11. Pioniere del movimento paralimpico in Veneto, aveva dedicato la sua vita anche all’attività di promozione dello sport per i disabili.
Parlando dei soli risultati sportivi però, nella sua lunga carriera di atleta ha vinto la maratona alla paralimpiade estiva di Barcellona del 1992 (in 2h50'00 a 46 anni). Sempre nella maratona è stato poi medaglia d'argento nelle paralimpiade estiva del 1996 di Atlanta (in 2h53'31) e di bronzo nella paralimpiade estiva del 2000 a Sidney (in 2h48'45 a 54 anni), oltre che settimo in quella del 2004 ad Atene. Inoltre, è stato medaglia d'oro nella maratona ai Campionati del Mondo a Berlino nel 1994 (in 2h47'26) e quarto ai Campionati Mondiali in Giappone nel 1998. E ancora, è stato vincitore ai Campionati Europei di Maratona per Non Vedenti a Caen nel 1991, a Dublino nel 1993 (in 2h46'39), a Riccione nel 1997 (in  2h57'47) e secondo a Lisbona nel 1999 (in 2h53'12) e a Francoforte nel 2001 nella mezza maratona. Durante, infine, è stato anche Campione italiano dal 1990 al 2004 su tutte le distanze, dai 10.000 metri alla maratona (e detiene anche un record mondiale nella sua categoria stabilito mentre gareggiava nella maratona di Venezia del ‘95 segnando il tempo di 2h29'49) e, grazie ai suoi risultati sportivi, è stato insignito più volte della Medaglia d'oro al merito sportivo (e di quelle di argento e bronzo), oltre che del Leone d'argento conferito dal CONI Regionale Veneto e del Collare d'oro al merito sportivo nel 2015. 
Tra i primi a salutarlo gli organizzatori de La Mezza di Treviso: «Carlo Durante, grande atleta e simpatia eccezionale! Mancherai al mondo della corsa ed in particolare a noi della Mezza di Treviso». Questo invece il cordoglio del Governatore del Veneto, Luca Zaia: «Con Carlo Durante se ne va una figura storica dello sport paralimpico. Non ha potuto vederle perché era affetto da cecità, ma ha vinto medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in tutte le più grandi manifestazioni internazionali, a cominciare dalle Paralimpiadi di Barcellona 92, Atlanta 96 e Sidney 2000. Il primo pensiero, e il cordoglio, vanno alla moglie e alle figlie. Avesse compiuto oggi le gesta sportive di allora sarebbe stato un personaggio famoso, come giustamente sono oggi atleti del calibro di Bebe Vio e Alex Zanardi, ma in quegli anni la grandezza dello sport paralimpico non era ancora stata riconosciuta come avrebbe meritato e come è adesso. Rimarrà ugualmente indimenticabile – conclude Zaia – come quei 14 anni filati, dal 1990 al 2004 in cui è stato ininterrottamente campione italiano di tutte le distanze lunghe, dai 10.000 metri alla maratona».

Ciao Carlo,  
Te ne sei andato Campione 
così improvvisamente,
nemmeno il coronavirus  
ti aveva fermato
e la notizia della tua morte 
mi ha lasciato esterrefatto
che quasi non ci credevo.
Di te conservo un ricordo indelebile,
sempre ottimista e carico di buon umore
nonostante la tua vita non facile.
Sei stato un mito come uomo e come maratoneta
tale eri, riconosciuto nel mondo intero.
Ora stai correndo la tua maratona
nei cieli per l'eternità
e a noi quaggiù non ci rimane
le tue vittorie
e il piacevole ricordo della tua 
ilare compagnia.  

domenica 24 maggio 2020

Domenica 24 maggio 2020



Carissima S. e blog.
                                 la festa dell'Ascensione dopo la Resurrezione, ci ricorda Gesù che ascende al Padre per donargli l'intera umanità, che ad uno uno Egli porterà a Lui dove ci ha preparato il posto, perché accanto al padre ci sono molti posti, anche il nostro. Stamattina dopo il confinamento tra le nostre quattro mura, abbiamo potuto partecipare alla S. Messa mascherati e distanziati, ma insieme. Una comunità ritrovata nella Fede in Cristo è' stata una partecipazione sentita da tutti i presenti. Ora riempio questa mia pagina di diario, con delle notizie che ho letto l'altro giorno sul Corriere della sera. Al venerdì ho preso l’abitudine di acquistare il quotidiano Corriere della Sera, perché mi da in allegato la rivista 7. Sul giornale di ieri ho letto una notizia che mi ha lasciato a bocca aperta. In questo tempo di pandemia  ci sono popoli che tutto quello che accade oggi, a loro sembra non interessi più di tanto. Infatti ho letto che gli inglesi discutono se al the è meglio mangiare i pasticcini alla crema o quelli con la marmellata. Nella disputa è intervenuta anche la Regina Elisabetta che ha detto che preferisce quelli alla crema, con il conseguente  sdegno degli amanti dei pasticcini alla marmellata. Credo che il popolo inglese, viva proprio in un mondo tutto loro, rispetto alle altre notizie dolorose, come i 5 milioni di morti per coronavirus, i milioni e milioni di persone che muoiono per la fame e per le guerre, o la presa di posizione di Trump nei riguardi dell’OMS, del nucleare e quant’altro – della Cina che sta sanzionando Hong Kong – della Russia che sta aumentando il suo potenziale nucleare – in Italia poi, che  i politici si danno pacche da orbi verbali e non, su come si deve governare il Paese, invece di unirsi e combattere l’epidemia e trovare soluzioni per la crisi sociale che stiamo vivendo – un’altra notizia che ho letto e che mi fa pena è come, in none del dio denaro, la FIT (Federazione Italiana Tennis) abbia potuto tagliare la collaborazione e mettere da parte un campione come Nicola Pietrangeli. Ho letto però anche una buona notizia sulla pagina della cultura, che mi ha fatto piacere, hanno citato la scrittrice Pearl S. Buck, della quale mi sono appassionato leggendo il suo libro LA BUONA TERRA e che consiglio chi mi legge  di prenderlo e leggerlo, perché è bello, scritto bene e avvincente.


ANNO BISESTILE
2020

Gennaio, il primo mese dell’anno
ci ha trovati intabarrati al riparo dal gelo.
Febbraio,  da sempre porta con sé
batteri e virus, ma non ci saremmo
mai aspettati  lo sconosciuto  coronavirus.
Marzo, sembrava scacciare i rigori invernali,
ma quest’anno  è solo piena pandemia.
Aprile, risveglia la Natura, il viso
è mascherato, ma lo sguardo non s’arrende
e gioisce al veder la bellezza della Natura.
Maggio, ci porta il tepore dell’estate
e la speranza di avere sconfitto  il covid-19.
Giugno, rivedremo forse Nettuno immerso nelle
sue ondeggianti chiome.
Luglio, il, caldo soffocante farà sì
che il coronavirus  perda la sua potenza distruttiva.
Agosto, ci farà riscoprire tutta la bellezza
della nostra meravigliosa Italia.
Settembre, le scuole riapriranno per
accogliere la gioia degli incontri giovanili.
Ottobre, porterà le prime nebbie, ma si spera
che non porti con se anche il corona.
Novembre, la pioggia novembrina infradicia
le foglie secche autunnali e chissà che porti con sé
anche la malignità coronarica.
Dicembre, che aia il Natale di Gesù Bambino,
portatore del dono vaccinale. 

sabato 23 maggio 2020

Sabato 23 maggio 2020

Carissima S. e blog.
                             
Regi (Gastone) e a Mario (Teresa), il primo Regi, amante indiscusso della Natura, non è stato fermato nell’immersione quotidiana nel verde, nemmeno dal coronavirus; il secondo MarioTeresa invece,  ha dovuto chiudere bottega, non potendo egli sottostare alle regole proprio  a causa del coronavirus. Per questo motivo oggi dedico loro con  affetto, la pagina di oggi del mio blog-diario.

CARO REGI

Nemmeno il coronavirus ti ha fermato,
nell’ entrar ne boschi
degli Euganei colli
parmi sentir i passi
del’amico Regi,
della Natura amico. poeta appassionato,
e con gentilezza, piante e fiori
coltiva con passione e amore 
le silvane creature,
al fin di far amare alle genti
la loro stupefacente bellezza.



A Mario, qualche anno fa dedicai questo pensiero poetico in dialetto
MARIO EL BARBIERE CIAMA’ TARESA

El xe quelo nela fotografia
Co’ la bandiera
Da destra in prima fia
Qua el se vede poco
Ma tuti lo conosse lo stesso
El gà scomissià da un toco
A fare el barbiere
Da quando el gaveva
Le braghe curte
De’ anemo e de’ boca bona
Senpre co’ le man in testa
Ai caveji el ghe fa la festa
Quanta xente xe passà
Par la so bottega
Mario Taresa el scolta
E de’ quelo che xe ben
El fa tesoro
E del resto el se ne frega
Passionà de’ lirica
Amigo del tenore Giacomini
In prima fila a fare del ben
In Casa de’ ricovero
E a la Casa dela Providensa
Prego alora el Signore
Ch’el ghe daga
‘Na bona riconpensa.

*  

Oggi 21 maggio 2020
passando davanti al suo
negozio di barbiere
ho visto scritto chiuso per
CESSATA ATTIVITÀ
Con grande dispiacere
i pensionati e non di Monselice
perdono il loro barbiere,
ma non solo anche
un pezzo di memoria storica,
perché quando passavo dalla sua bottega
ci salutavamo, e spesso 
ci scambiavamo notizie
di questo o di quello.
Il coronavirus è riuscito a fargli
lo scherzo di dover chiudere bottega,
che non aveva chiuso nemmeno
quando si è infortunato,
e appena ritornato dalla Casa di Riposo
ha continuato a fare il suo mestiere.
Caro Mario,
grazie per il lavoro e  la tua simpatia
e non ti crucciare, hai ancora
tanta gente nelle case
da andare a trovare e
barbe e capelli tagliare.