Carissima S. e blog.
RIFLESSIONI
SU PASSATO PRESENTE E FUTURO
Per
milioni di anni, da che mondo è mondo l’umanità è sconvolta da terrificanti
eventi naturali, quali terremoti, inondazioni, bufere, tifoni, cicloni,
eruzioni, maremoti e quant’altro la natura ha in serbo per ricordare all’uomo
che essa fa quello che deve fare senza riguardi per nessuno.
Oltre a
questi inarrestabili e imprevedibili avvenimenti ci si mette anche l’uomo a
distruggere questo meraviglioso pianeta. Infatti, a causa di tutto l’egoismo
immaginabile dell’uomo, succedono guerre, distruzioni chimiche e psicologiche
sull’uomo stesso, sugli animali e sulla natura, facendo opera di distruzione
della terra, del mare del cielo. Tutto l’universo è contaminato dalla
cattiveria dell’uomo stesso.
Il
Creatore ha avuto misericordia di noi e ci ha inviato suo Figlio, il quale ci
ha insegnato la via che attraverso la verità ci conduce alla vera vita. Molti
uomini hanno capito il Bene che ci ha voluto, ma molti di più lo ignorano e
credono di essere capaci di fare da soli. Sono già passati oltre 2000 anni da
quando DIO ci ha riempiti della sua grazia, ma il sangue fraterno scorre a
fiumi su questo mondo.
L’anno
2020 è arrivato come tutti gli anni, carico di buone e cattive notizie. Tutte
le previsioni sono improntate a un lento e progressivo risultato positivo di questa
crisi globale che travaglia il nostro pianeta. Ma invece, popoli e nazioni,
dopo l’euforia dei botti di capodanno, si sono ritrovati a fare i conti con la
cruda realtà. Mentre altri popoli hanno
accolto il nuovo anno con la speranza di cibo, di libertà, di giustizia e di
pace.
Purtroppo,
sia per gli uni che per gli altri, nulla è cambiato, anzi la situazione è
peggiorata con l’arrivo di un minuscolo invisibile coronavirus che ha invaso
corpi e anime dell’Umanità intera. Qui in Italia e vicino a noi,il 21 febbraio,
un abitante di Vò Euganeo è stato il primo a morire per coronavirus. Questo
Paese assieme a quello di Codogno in Lombardia, sono state istituite le prime
zone rosse di quarantena totale con l’esercito italiano che presidiava. Oggi,
dopo tre mesi non ne siamo ancora usciti del tutto, anche se ci hanno dato una
semi libertà, siamo ancora nella morsa del Covid-19 fino a che non verrà
trovato il vaccino. Conosciamo il recente passato e il presente, ma quale sarà
il nostro futuro?
il
coronavirus si è presentato
a
intricare il mio percorso di vita.
Ho
peregrinato in strade
sassose,
tortuose, pesanti,
ma
le ho superate con
coraggio,
forza e orgoglio.
Ho raggiunto mete lontane,
mi
sono fermato in mille stanze
e
in molte case, ove ho
trovato
ristoro.
Alla
meta finale
non
sono ancora arrivato
e,
se mai ci arriverò,
spero
che sia nella dimora
dove
mi è stato preparato il posto
che
mi sarò meritato.
Il
coronavirus ha rallentato
la
mia corsa verso la luce,
quella
luce d’Amore
che
riscalda il mio povero cuore.
Il
coronavirus ha fatto lievitare
la
pandemia, senza bruciare
la mia Fede in Cristo
mio pane di vita.
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