Carissima S. e blog.
ieri è iniziata la Fase 2 e siamo tornati in libertà vigilata e mascherata. le notizie che ho ascoltato e letto sulla televisione e sui giornali, dicono che è stata una ripresa senza caos e molto responsabile, carica dfi buon senso da parte di tutti. Ci siamo resi conto che bardati con guanti, mascherine e distanziati, possiamo combattere il coronavirus. Molte aziende hanno riaperto e gli operai sono tornati a lavorare, ma ci sono anche quelli, e sono parecchi, che protestano, perché non è stato concesso il via libera, come Bar, ristoranti, parrucchieri, estetiste ecc...E tanta preoccupazione c'è anche da parte delle tante attività turistiche, specialmente coloro che hanno la loro attività al mare, in montagna e al lago, che non sanno quando potranno riaprire. Bisogna cher abbiamo pazienza, perché la bestia è in agguato e si stafregando le mani per il nostro allentamento delle regole che fino ad ora hanno dato risultato positivo. Tutto sommato la Fase 2 è iniziata ed è andata bene finora. Dopo queste notizie riguardanti questa nostra mancanza di libertà laica, riporto anche la mancanza della libertà religiosa, e lo faccio con il bellissimo messaggio che mi è stato inviato dal mio fraterno amico Modesto, al quale avevo inviato un messaggio chiedendogli come avrebbe festeggiato il suo Patrono Sant'Atanasio. Lui puntualmente, e lo ringrazio, mi ha risposto così
Ecco caro Giancarlo, xe passà San Giuseppe Lavoratore e anche Sant'Atanasio
gran Dottore e noaltri sempre fermi (o quasi) impaltanà par colpa de sta
maledeta bestiolina invisibile e cussì el nostro santo el xe stà mandà
'naltra volta in esilio, nessuna festa, nessuna cerimonia.... Secondo ti, con
sti tempi che va via, ghe interessa qualcossa a qualcun de Sant'Atanasio?
In più el jera anca african! 'Na volta, fin l'anno scorso, el 2 de majo
voleva dire magnare, balare, cantare e forse un poco anche pregare, adesso tuto
questo la pare 'na eresia.... e cussì el xe sta messo in t'un canton, spero
solo par sto ano, parchè dall'esilio el xe sempre ritornà. Mi però me son
ricordà e ghe gò mandà do righe al paroco che le ga publicà sul boletin
parochiale.
Te lescrivo qua soto, se te ghe voja de lèxarle:
Il 2 maggio la Chiesa ricorda Sant’Atanasio Vescovo di Alessandria
d’Egitto, Dottore e Padre della Chiesa, compatrono della nostra parrocchia. E’
conosciuto come il “ Defensor Fidei” per il suo impegno
inflessibile nel salvaguardare l’integrità della fede nella Trinità, nella
divinità di Cristo e nella sua Incarnazione, dedicando anche stupende
parole alla Vergine Madre. Per la sua inflessibile coerenza fu osteggiato e
perseguitato, dovette subire per cinque volte la pena dell’esilio che tuttavia
non gli impedì di scrivere numerose opere di teologia, apologetica e pastorale.
Discepolo e biografo di Sant’Antonio Abate, ne divulgò la spiritualità anche in
occidente durante i periodi di esilio a Treviri, Roma e Aquileia. Venerato
soprattutto nell’oriente cristiano Sant’Atanasio divenne “veneziano” quando nel
1455, il suo corpo venne portato da Costantinopoli a Venezia, custodito e
venerato a San Zaccaria, la chiesa attigua all’omonimo monastero femminile. La
devozione al santo vescovo giunse e si diffuse a Pozzonovo quando, con la
bonifica delle terre vallive arrivarono nuovi proprietari molti dei quali
esponenti del patriziato veneziano, tra cui le monache di San Zaccaria.
Si sa che i veneziani, dove si insediavano, portavano anche un po’della “loro
Venezia” e forse la “presenza” delle monache contribuì a diffondere
la devozione al santo venerato nella loro chiesa di Venezia.
Sant’Atanasio fu scelto così come compatrono della parrocchia, “contendendosi”
la titolarità con Santa Lucia, altra santa “veneziana”.
Nel 1800 il culto a Sant’Atanasio era molto sentito tanto che Andrea
Gloria nella sua opera “Il territorio padovano illustrato” del 1862 a proposito
di Pozzonovo scrisse “ Il 2 maggio si solennizza la festa di S.
Atanasio con molta frequenza di divoti a ricordare la salvezza di Pozzonovo
dalla peste del 1631 e dal colera”.
Nel 1973 il papa S.Paolo VI, come atto ecumenico, restituì il corpo di
Sant’Atanasio alla Chiesa Copta d’Egitto ed è ora custodito nella cattedrale
copta di Alessandria. Nella parrocchia di Pozzonovo è conservata una sua
reliquia.
E cussì xè finio el compleano 2020 de Sant'Atanasio!
Salutami tanto Gemma, mi fa piacere che possa fare le prossime sedute di
chemio a Monselice, manco trafico e manco casin.
Preghemo el "Paron" e anca so mama che i ne iuta
Modesto e Suzanne
Monselice è rimasta deserta
e faceva malinconia.
Oggi e ieri la vita è ricominciata
e la città è animata.
Ho anche avuto il piacere
di bere un caffè espresso
che mi è stato servito
all'esterno con successo.
Sono andato a trovare con gioia
i congiunti e ho visto, seppur
a distanza il loro volto
e il loro sorriso.
Il traffico è aumentato,
ma senza esagerazione,
come pure in banca, posta
e supermercato si fanno le cose
più rilassati. E' l'effetto della
Fase 2 che ci restituisce
l'agognata libertà.
Nessun commento:
Posta un commento