sabato 9 maggio 2020

Sabato 9 maggio 2020

Carissima S. e blog.
                                   da lunedì 4 maggio è terminato l'isolamento ed è iniziata la semilibertà, Per le strade ho notato più movimento di persone, auto e biciclette. Per me la giornata è sempre la stessa, come fossi ancora in isolamento e ve la racconto: Sveglia alle 6, un bichiere di acqua calda, caffè con la moka, rassegna stampa alla TV; alle 7 Santa messa celebrata da Papa Francesco a Santa Marta, al termine colazione con latte, pane raffermo o 4 fette biscottate e un kiwi; igiene personale e se c'è da andare a fare la spesa (naturalmente con guanti e mascherina faccio la coda più o meno lunga), vado anche a comperarmi il quotidiano e faccio volentieri una visitina in chiesa ad accendere una candelina  e pregare Dio per impetrare l'aiuto che mi mantenga sano, ma che faccia finire presto questa pandemia per tutti...così arriva presto l'ora di preparare la tavola per il pranzo che è alle 12, minuto più minuto meno. Al termine pennicchella, telegiornale del veneto e PC per un paio d'ore e, se c'è il sole mi siedo fuori a leggere il quotidiano che prendo quando esco, altrimenti qualche pagina della rivista Africa o del libro su Sant'Agostino che sto leggendo ormai da quindici giorni; ritorno al Pc un'altro paio di ore e viene ora di cena, sono le 19, al termine Tv fin che non mi cala la palpebra e così termina la mia giornata, sempre uguale da quando  è arrivato questo stupido, insignificante, ma potente e malefico corona virus. Ah! dimenticavo che il cellulare scotta, arriva di tutto e di più, guardo, cancello quello che non mi va, rispondo e proprio oggi mi è arrivata questa bella foto, che mi rimanda al 1977, grazie Silvano di avermela mandata...mi sono commosso...


Un'immagine, una fotografia,
un film, un documentario,
un ritaglio di giornale, una lettera, 
un documento, un quaderno, un file
sono i contenitori dei nostri
ricordi, che  ricordano sì
momenti di gioia,
ma anche i tanti dolori,
che purtroppo rimangono comunque
indelebili nella memoria, mentre
i momenti belli spesso si dimenticano. 
Ecco che in questo brutto periodo, 
sfogliando gli album delle fotografie
o guardandole al computer
al cellulare, riaffiorano
i ricordi e ci commuoviamo,
perché ci proiettano indietro
in un tempo giovane e lieto,
liberi e pieni di vita, e che mai
avremo nemmeno lontanamente 
immaginato di vivere ciò che 
il corona virus ci sta facendo 
vivere oggi.
Quando 
il corona virus ci lascerà, 
mi chiedo se saremo
ancora quelli di ieri.



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