giovedì 30 agosto 2018

Giovedì 30 agosto 2018

Carissima S. e blog.
                                  poco tempo fa, ho consegnato i miei Pensieri poetici, ad un amico che stimo, perché è bravo e generoso. Meli ha restituiti con alcune note, dalle quali ho capito che è meglio che io scriva in dialetto, così almeno posso scrivere quello che voglio. Pertanto da oggi inizio il mio nuovo RIME...DIARIO.

Buona giornata!


NA GIORNATA QUALSIASI A SPASSO PA A ME CITA’ 

Semo a fine agosto
Sento quasi odore de mosto.
Nei coi a vendemare
I ga scomissià,
El vin bianco xe torcià
E fra poco bevemo el bon vin
Ciamà serprin.
Su e mure del casteo
Ghe xe a seconda butà
De glicini vioà,
El me coore preferìo,
A me incanto a vardarli,
Ringrassio el Bon Dio
De darme sta possibiità
De essare ncora qua.
In piassa ghe xe cantautori
Poeti e sonadori,
Tuti scrive, canta e sona
In te sto paese de mona.
I migranti xe piantà
Davanti cese e supermarcà
I se contenta de ciapare
Pochi schei, parché
I ga poca voia de lavorare.
In giro pae strade
Ghe xe poche carossine
Soo tanta xente co i cagneti
Ivesse na volta putei tanti e benedeti.
Co gerimo pì poareti
Pochi gavéa e scarpe de curame
E tanti gavéa e pesse sul cuo
E i cessi de rame
Ma a vita gera vita,
Desso no a vae pì gnente
A se buta via co gnente,
Semo proprio drio ndare a ramengo.






mercoledì 29 agosto 2018

Mercoledì 29 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                  se leggi questa pagina ti chiedo aiuto perché sono incasinato, non riesco ad accedere, se non dopo tanti tentativi. Io ho scritto: giancarlofabbian14@gmail.com, ho aperto poeti...amo, ma non sono riuscito ad aprire un nuovo post. Ho provato a smanegare    e go trovà a pagina, ma quanta fadiga, no ghe a fasso pì e in te sti giorni go a pression che fa a mata. Me fer mo  par calche dì. Ciao a tuti.



FOGLIA

Ti vedo cadere
lentamente
in autunno inoltrato.
Hai spogliato l'albero
e l'hai spento 
del tuo verde meraviglioso.
Ora sei adagiata sulla terra  
ingiallita, secca, accartocciata,
sbattuta qua e la dal vento
sarai calpestata.
Col fango impastata
ritornerai più verde 
e bella che mai
a primavera per ridonarci
la tua bellezza.







martedì 28 agosto 2018

Martedì 28 agosto 2018   

Carissima S. e blog.
                                se con il Pc che non riesci a fare quello che vuoi e a non trovare quello che cerchi, diventi nervoso. Infatti, è da un paio di giorni che non riesco ad aprirlo normalmente e mi sono deciso di chiedere aiuto, ma fino a venerdì non è possibile trovare qualcuno..... causa ferie. Però, come ieri, ho continuato a cliccare e anche oggi, dopo vari tentativi, sto scrivendo anche questa pagina del Rime...diario. Tra le tante cose che ho già fatto stamattina, una notizia trovata su facebook, mi ha colpito in modo in particolare, cioè quella di una donna uccisa decapitata in pubblico in un Paese islamico, perché portava avanti il movimento  per l'emancipazione delle donne. Mi sono commosso e arrabbiato, non è possibile che al giorno d'oggi, con tutti i passi da gigante che sono stati fatti in tutti i campi, pur comprendendo l'ottusità di certi comportamenti, si arrivi ad uccidere una donna e in pubblico per aggiunta. Il  mondo intero dovrebbe gridare alla vergogna e non intrattenere più rapporti con quel Paese. Tutto questo però non succede e nemmeno la nostra Tv e le  Tv di altri Paesi, nessun mass hanno riportato questa notizia . Come ho detto l'ho trovata in f, e a volte certe notizie sono bufale, ma se questa è vera e mostruoso. Se io fossi al potere  romperei qualsiasi rapporto con quel Paese, anche se dovesse costarmi, ma nonio non sarei capace di fare affari con una nazione che è ancora ancorata a dei principi così pazzeschi.  Non potendo fare altro prego Dio perché accolga fra i Martiri questa donna e lo prego perché metta fine a queste atrocità.

Buona giornata!

La violenza
è simbolo di ignoranza
di paura  di povertà ed egoismo.
In un Paese  dove 
la ricchezza è ostentata
n ogni sua forma,
vengono commessi delitti
innimmaginabili
al giorno d'oggi. 
Eppure in nome dei dio denaro
anche i Paesi così detti civili
 stanno zitti
e lasciano fare certi delitti.
In questo Paese
 Il progresso dov'è.....
io vedo solo una cloaca.....
un cesso.

lunedì 27 agosto 2018

lunedì 27 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                 con il PC sono un pasticcione, non riesco più a trovare il mio blog e a scrivere un nuovo post, ma testardo e cliccando qua e la sono riuscito ad entrare e vi sto scrivendo, cosa........non so..... In questi giorni soffro di pressione alta e sono preoccupato, mi dimentico nomi e cose banali, mi agito per un nonnulla. Penso che sto proprio invecchiando e ho paura....di che cosa?  Della morte e di che altro....anche se non la conosco, io vado spesso a trovare parenti e amici defunti , ma ora.... mi mette in ansia,  non riesco a chiamarla "Sorella morte" come San Francesco. Penso sempre più a mio padre che era rimasto solo dopo la morte di mia mamma il 14 ottobre 1980, io e Maria siamo rimasti con lui  perché abitavamo assieme ai miei genitori da quando ci siamo sposati nel 1970. Ero in ferie e ho chiesto a papà se potevamo andare qualche giorno al mare, dando incarico a due nipoti di andare ogni giorno a trovarlo e a vedere se avesse bisogno di qualcosa. Siamo partiti per il Lido degli Scacchi, il giorno dopo il mio compleanno, cioè il 19 luglio. La mattina del 23 luglio 1982, le mie nipoti sono andate da lui e lo hanno trovato steso a terra vicino alla porta d'ingresso. Mi hanno subito telefonato e siamo immediatamente partiti per fare ritorno a casa, ma al nostro arrivo papà era morto, aveva 79 anni. Sono in ansia e ho paura di morire prima di arrivare almeno alla sua età. Il mio amico Vittorio dice che si accontenta di arrivare a 80 anni e quando ci arriverà, se ci arriverà, chiederà un supplemento di altri 5 anni, comincio anche io a fare il medesimo ragionamento mah............! 
Ho appena misurato la pressione per tre volte come mi ha detto la Guardia medica : 169/94 - 164/83 - 170/123......
Vi chiedo scusa di queste mie mortali divagazioni e vi auguro una buona giornata!


Chissà se così sarà
l'aldilà...
Seduto su un prato
con davanti dei fiori
accanto alla mia immagine dipinta....
Sì!
perché io sarò spirito
e quello che ho gustato
lo posso solo contemplare,
come  spero di essere
in compagnia del Paron
e di poterlo adorare.


Domenica 26 agosto 2018

Carissima S. e blog.
                                  oggi è festa, per i Cristiani è il GIORNO,pertanto, oggi voglio dedicare questa pagina del mio Rime...diario, alla meditazione di San Pio, che sono convinto e certo che contribuirà a rendere più bello questo GIORNO


Meditazione del giorno 
San [Padre] Pio da Pietrelcina (1887-1968), cappuccino 
Lettera 3, 980
“Tu hai parole di vita eterna”
Sii paziente e persevera nella pratica della meditazione. All'inizio, accontentati di avanzare a piccoli passi. Più avanti, avrai gambe che non vorranno che correre, o meglio, ali per volare.

      Accontentati di obbedire. Non è mai facile, ma è Dio che abbiamo scelto come parte nostra. Accetta di essere ancora solo una piccola ape nel nido; presto essa diventerà una di quelle grandi operaie abili a fabbricare il miele. Resta sempre umile davanti a Dio e davanti agli uomini, nell'amore. Allora il Signore ti parlerà in verità e ti arricchirà dei suoi doni.

      Succede che le api attraversino grandi distanze nei prati prima di arrivare ai fiori che hanno scelto; poi, affaticate ma soddisfatte e cariche di polline, rientrano nell'alveare per compiervi la trasformazione silenziosa, ma feconda, del nettare dei fiori in nettare di vita. Fa' lo stesso: dopo aver ascoltato la Parola, meditala attentamente, esaminane i diversi elementi, cercane il significato profondo. Allora diventerà per te chiara e luminosa; avrà il potere di trasformare le tue inclinazioni naturali in pura elevazione dello spirito; ed il tuo cuore sarà sempre più strettamente unito al cuore di Cristo.



La pioggia e il fresco
giornate tanto agognate
sono arrivate,
l'estate sarà finita?
Non credo proprio,
il sole ancora riscalderà
l'autunno ci donerà
ricco di tepore e di serenità.
Questo è l'augurio
che mi e vi faccio
di tante belle cose 
da prendere al laccio.

sabato 25 agosto 2018

Sabato 25 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                  'Dicono ma non fanno'  - da sempre c'è questo modo di comportarsi  che si lega all'altra frase tipica 'Armiamoci e partite'i -  tutti tante volte diciamo che si dovrebbe fare così e cola, ma non lo facciamo noi, che lo facciano gli altri. Credere e fidarsi è un esercizio difficile, c'è solo un breve spazio nella nostra vita, in cui crediamo e ci fidiamo ciecamente di qualcuno, è nella nostra infanzia, quando riponiamo tutto noi stessi nelle figura della MAMMA e del PAPA', ma questo solo per breve tratto, pochi anni ...perché poi tutta la nostra vita è legata a guardare, volere e fare quello che fanno gli altri. Oggi come ieri, amiamo quello che vogliamo, e quello che non riusciamo ad ottenere con la nostra capacità, lo mutuiamo tra di noi scambiandoci sempre le stesse cose, che  pur passando attraverso i vari cambiamenti del progresso, hanno sempre le medesime sfumature di quello che ci viene imposto dalla propaganda dettata dal branco, e dai social. La Mamma e il Papà non ci servono più, se non per chiedere loro aiuto al momento del bisogno, per poi dimenticarli quando essi hanno bisogno di noi. 'Dicono ma non fanno' - Ieri chi si comportava così erano gli scribi e i farisei , che oggi sono TV - MASS MEDIA - SOCIAL e tutto quello che il così detto progresso  ci sta continuamente propinando. Nella vita però ci sono cose ineluttabili, per le quali noi non possiamo fare nulla per evitarle, ma solo accettarle e  quello che  ci viene detto lo facciamo. Per questi momenti che prima o poi tutti viviamo, non pensiamo che se ci fossero vicini MAMMA e PAPA' potremmo affrontare meglio ogni avversità. Pertanto, la nostra dabbenaggine è dimenticarsi di LORO, quando anche per essi la vita riserva prove che da soli non possono superare, noi possiamo diventare per LORO MAMME e PAPA'.


L'immagine della nostra vita
è ben collocata
ai piedi di un vecchio albero.
Entrambi
l'immagine e l'albero
sono metafore,
che dovrebbero farci riflettere
sul nostro dissennato
modo di vivere, solo
esageratamente  ed esclusivamente
rivolto a noi stessi, 
senza curarsi minimamente
di quello  e di quelli 
che ci stanno attorno.
Riprendiamo ad esercitare
la bellezza  che si trova
in natura e nella famiglia 
e troveremo nell'oggi
anche il piacere  di avere
accumulato un tesoro
per il nostro futuro.




venerdì 24 agosto 2018

Venerdì 24 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                 alle tante tragedie che intristiscono anche il periodo più bello dell'anno" LE VCANZE" , queste fanno precipitare il nostro entusiasmo e la gioia di vivere. Ma con il tempo tutto passa, rimangono solo i ricordi che però ci fanno ritornare indietro e rivedere le poche cose e i momenti belli, ma dove prevalgono le tante tristezze. Se pensiamo in positivo i ricordi potrebbero darci le indicazioni per vivere meglio il resto della vita che ci rimane, ma purtroppo siamo talmente presi dal presente, che il passato che ci deprime lo lasciamo relegato in qualche angolo della mente, al futuro ci pensiamo relativamente. Credo che sia giunto il tempo di riconsiderare il tutto per dipingere la vita con i colori della PACE della SERENITA'  della GIOIA e dell'AMORE, questo nel senso più alto del termine e non solo relegato ai nostri istinti, ma alla rivalutazione dei SENTIMENTI e dei VALORI propri dell'essere umano. In poche parole ridare il vero senso della vita che si irradia  e si incarna nella FAMIGLIA. Leggevo in questi giorni, in qualche parte dei social, che si vuole ripristinare la materia scolastica dell'EDUCAZIONE CIVICA, che è sempre quella che abbiamo imparato ai nostri tempi, anche se la chiamano con un nome diverso. Ben venga, ma c'è bisogno anche di rieducare le generazioni che sono venute dopo di noi, perché quella materia non l'hanno di certo imparata né in Famiglia, né a Scuola. Termino come ho iniziato questa pagina del Rime...diario, cioè alla tragedia dell'uomo che si occupa e preoccupa più degli animali che dei figli.

Buona giornata!

Uomo
che nasci per morire,
per il tempo che 
ti è concesso di vivere,
vivilo meglio che ti è possibile.
Ti viene in aiuto
la Natura,
rigogliosa e bella,
a volte anche bruttarella,
ma sempre maestra 
di insegnamenti che vengono
dal mare  dalla terra e dal cielo.
Impariamo a leggerne i segni
e troveremo in essi
ciò che fa bene a noi stessi.


giovedì 23 agosto 2018

Giovedì 23 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                  ci sono intrallazzi che sono evidenti, ma che non si vuole mettere a posto, mi riferisco alle varie situazioni in cui si viene a trovare il nostro Paese nei confronti di tutti gli altri Paesi Europei. L'Europa è una entità misteriosa, è stata fondata per aiutarsi reciprocamente, ma quando è ora di fare qualcosa giusta e uguale per tutti, saltano fuori magagna e mugugni da più parti. Forse non sono bene informato, se non qualche spot - notizia in Tv o nei giornali nazionali. Mi piacerebbe che ci fosse una vera Tv e un vero giornale europeo, nei quali  ci vengano fatti conoscere fatti e misfatti di tutti i Paesi aderenti all'Unione Europea, per darci modo di capire quali sono le vere difficoltà di ciascun Paese. Mi piacerebbe sapere quanto si spende per mantenere il carrozzone parlamentare europeo. Mi piacerebbe sapere perché certi Paesi fanno quello che vogliono e altri devono solo sottostare alle regole dell'Unione. Ma che razza di Unione è questa, mi sembra solo DISUNIONE o meglio ancora ognuno fa i propri interessi, bravi solo a parole e  fregandosene della solidarietà concreta. 

Buona giornata!


Un Paese è fatto 
di persone e cose
che invecchiano.
Per le persone
non si può far nulla
se non seguirle con Amore
fino alla loro dipartita,
ma per le cose si può 
far molto e recuperare 
degli spazi dove fare
scorrere il tempo 
per invecchiare assieme.
La vecchiaia segna il tempo,
la strada che si è fatta, ma sembra 
che non abbiamo imparato, 
dobbiamo essere saggi
e trovare per noi e per le cose
la cura più adatta.



mercoledì 22 agosto 2018

Mercoledì 22 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                  non si deve stancarsi di dire le cose come stanno o per meglio dire come le vedi.
Se ogni azione che compi è soggetta ad osservazioni e rimproveri, significa che tu non ne combini una di buona. Però forse non è proprio così, perché ci sono delle persone alle quali non va bene nulla, se non quello che fanno e compiono loro; altre che se non rimbrottano qualcuno non stanno bene; altre ancora che se non brontolano non stanno bene.....Non siamo tutti uguali, ognuno hai suoi pregi e i suoi difetti, anche vizi, l'importante è convivere, stare assieme, sopportarsi. Se tutto ciò non è possibile rischiamo di isolarci e di parlare con gli animali, di preferire questi ai bambini. Infatti, oggi accade proprio questo: "Ho sentito chiamare Giorgio, mi sono girato dalla parte dove proveniva il richiamo, e ho visto che la signora chiamava un cagnolino, questo correva qua e la, ma al secondo richiamo imperioso è corso verso di lei...."  Mi ripeto credo.....oggi  si vedono in giro che ci sono più guinzagli che carrozzine.....Forse è questo il mondo di domani? Spero proprio di no, dobbiamo riappropriarci della VITA, dell'AMORE, del vero AMORE fatto di sentimenti, di desiderio di possedere una famiglia, anche se sappiamo che costa sacrifici, ma se ai sentimenti aggiungiamo i VALORI ....i sacrifici si fanno volentieri. Credo che bisogna ritornare alla FAMIGLIA di padre, madre e figli, sapendo quello che è, quello che comporta e come ci si deve comportare.....Non vedete che siamo diventati schiavi dei social, degli animali, ma sopratutto di noi stessi ...del nostro EGOISMO........Un amico, compagno di scuola elementare, mi ha inviato ( sui social) una fotografia di quel tempo, tanti hanno risposto.....fra questi Gianni mi ha risposto: "Altro tempo...ma non belli", ma è proprio così come dici? O se ti guardi attorno le famiglie sono disgregate, i figli sono di tanti padri e di tanti madri, vanno e vengono da una casa all'altra; uomini, donne, nonni che portano a spasso mattina e sera i cani; siamo perfino diventati schiavi de-é SCOASSE.....pert il Dio denaro si fanno speculazioni di ogni genere a tutti i livelli....Io dal canto mio rimpiango la povertà di quel tempo e tutto il resto..... se non altro perché ero giovane, mi accontentavo di tutto, anche dei QUERCETI delle bottigliette di birra con i quali giocavo divertendomi.

Buona giornata!


Eravamo in tanti,
litigavamo, ma ci scambiavamo
il panino e ci volevamo bene.
Combinavamo tante marachelle
ma anche rispettavamo 
le maestre e le persone, anche
quelle che prendevamo in giro, 
perché avevano qualche difetto, 
ma che in fondo in fondo
volevamo loro bene, 
esse facevano parte della 
nostra quotidianità.
I nostri giochi erano semplici,
come grandi erano i nostri sogni,
questi, pochi per la verità,
abbiamo realizzato
e tanti....tanti sono quelli
che non possiamo più realizzare.
Allora, come faccio non  
rimpiangere quel TEMPO....




martedì 21 agosto 2018

        Martedì 14 agosto e 15-16-1-7-1-8-1-9- fino a Lunedì 20 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                  la tanto attesa estate è bollente, ma ho già sentore del suo declino. Lo noto nel giorno più corto e nella notte più lunga, nella luna che indugia sul cielo di pomeriggio e nel rosso-arancio del tramonto. Tra gli appunti su vari piccoli pezzi di carta, raccolti qua e la nelle tasche, mentre mi crogiolavo al sole dal 14 agosto ad oggi: Difronte, in riva la mare, con il palmo della mano  all'orizzonte lontano, raccoglie nuvole procellose, che s'immergono nel mare. Il temporale è cessato, la sabbia è bagnata, la spiaggia è deserta. Nel cielo, come in una tela sul cavalletto del pittore, sono disegnati arabeschi con sfondi azzurri, la cui limpidezza e l'umidità scomparsa dopo il furioso temporale, a nord lo sguardo si posa sulle montagne dalle Alpi alle colline Istriane, un fenomeno naturale, che i locali chiamano "ravvedamento". Nell'incantevole momento, un sogno ingombra la mente, un viaggio in treno per andare a trovare l'amico Sergio, che ho trovato mentre giocava a calcio nel campetto dei frati del Monastero di San Michele. Tra i giocatori, Sergio l'ho individuato subito per la sua "pelata" , correva, sorrideva quando riusciva a prendere il pallone e si asciugava la testa quando lo perdeva. La partita è terminata, senza né vinti né vincitori, un bel pareggio ha messo tutti d'accordo. Lo attendo fuori degli spogliatoi e quando esce la mia sorpresa è grande, Sergio portava un saio di coloro verde alga, ancora incredulo ci abbracciamo. Subito egli inizia a raccontarmi come gli è venuta questa vocazione e mi porta verso la sua celletta nel chiostro del Convento. La cella è molto spartana, un letto, un lavandino, un inginocchiatoio e un grande Crocifisso appeso al muro, in un angolo una piccola e bella statua della Madonna sopra ad un sasso, accanto un mazzetto di fiori di campo freschi in un vasetto di vetro....è felice.... mi apre il saio e mi mostra il dipinto con l'immagine della Madonna Incoronata, vestita di bellissimi colori, dove prevaleva il color oro....Un rumore sordo, un tonfo mi riporta alla realtà, vicino a me è caduto un uomo e ha sbattuto la testa sullo sdraio, soccorso è stato portato in ospedale......

Mercoledì 15 agosto 2018

Carissima S. e blog.
                                 nell'infinito spazio del sonno nel buio della notte si accavallano i momenti, le azioni, le nuotate, le sudate del giorno solare sulla spiaggia affollata, tutto il frenetico giorno.

Giovedì 16 agosto 2018

                                      Nell'intimità del sonno si trovano i sogni che presto...troppo presto svaniscono. 

Venerdì 17 agosto 2018 
                                   
                                       dall'infinito scuro mondo notturno  assonnati come zombi s'incontrano i primi raggi di sole, i pescatori che ritornano al porto, giovani ancora addormentati sotto ii loro sacco a pelo, motte d'alghe accumulati sulla rena.

Sabato 18 agosto 2018 

                                         Sto terminando la lettura dell'ultimo tomo sulla venezianità " Nobili Meno nobili e briganti"  di Giuliano Menaldo, mi ha coinvolto la povertà estrema dei braccianti o "coperti"  come venivano chiamati all'epoca dai nobili veneziani che avevano le loro Case di Delizia nella pianura, dove venivano a soggiornare, a gozzovigliare e a controllare le l,oro proprietà. I poveri servi non avevano nemmeno da mangiare che pane, polenta e qualche erba di campo, mentre i signori facevano feste e lauti banchetti: risi e bisi, scrissioi, rampunsoi, polastro frito o in pastea, anara ripiena, bisati in tecia o friti, pessegati in umido, fasoi in tocio, polentanta e salsicioti de bosegato, polenta e oseleti scapà, polenta e bacalà e par finire zaletie ciocolata con del bon  frigoaro e malvasia. I signori avevano i loro grandi palazzi e una moltitudine di servi, mentre i poveri vivevano in misere capanne di fango e paglia, al limitare dei campi o dei boschi al suono del gracidare delle delle rane, delle filastrocche dei grilli e dei richiami di gufi e civette, che disturbavano il loro sonno, ma che dalla stanchezza dormivano lo stesso, perché alle prime luci dell'alba e fino al tramonto, dovevano lavorare sulle piantade, sui cavezzi, sulle priare, sugli argini per caricare le barche di masegne. I nobili veneziani erano i padroni dello Stato de mar e de tera, la povera gente era solo schiava e loro avevano diritto di vita e di morte. Tutto questo era stato sopportato dalla povera gente per tanti secoli, fino all'avvento dell'Illuminismo proveniente dalla Francia prima e poi dal dominio imperiale austriaco poi, che ha provocato il decadimento dei Nobili e il conseguente depauperamento dei loro beni. L'autore ha descritto e analizzato la nobiltà sotto tutti gli aspetti, L'opera mi è piaciuta e l'ho già prestata a delle mie amiche che quando ho detto loro di cosa si trattava si sono dimostrate interessate. 

Domenica 19 agosto 2018

                                          Sui colli è già cominciata la vendemmia dell'uva moscata bianca, il grano è stato tagliato, le olive si stanno ingrossando. In pianura il tabacco, la soia e il granoturco stanno ingiallendo precocemente sotto il solleone di questa estate bollente. Il cielo è azzurro, ma velato di grigio, la luna crescente è onnipresente in questi caldi meriggi agostani. Il pensiero va in Liguria dove si sono svolti i funerali delle vittime che sono state fatte dal crollo del Ponte Morandi che attraversa Genova da Levante a Ponente. Tante vite che non sono più....sgretolate come il ponte, dall'ingordigia e l'avidità, che hanno impiegato materiali scadenti e non controllata la tenuta del ponte stesso. Un ponte che solo dopo pochie decenni è crollato come un giocattolo lego, mentre i ponti costruiti dai romani sono ancora ben piantati da secoli e secoli. Un pensiero di cordogli a quei poveretti e alle loro famiglie.

Buona giornata e buone vacanze a chi le sta ancora facendo!


Nell'incanto del colle
caro al poeta triste
nelle ondulate cime marchigiane,
fermai i miei passi
nei vicoli della città antica
a leggere i suoi pensieri
che addobbano le sue mura.
Di canto in canto
si spande nell'aria
la sua poesia che mi attrae 
dolcemente e mi par d'udir
i suoi di passi
che mi conducono 
nell'infinito.

lunedì 20 agosto 2018

Lunedì 20 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                  la tanto attesa estate è bollente, ma ho già sentore del suo declino. Lo noto nel giorno più corto e nella notte più lunga, nella luna che indugia sul cielo di pomeriggio e nel rosso-arancio del tramonto. Tra gli appunti su vari piccoli pezzi di carta, raccolti qua e la nelle tasche, mentre mi crogiolavo al sole dal 14 agosto ad oggi: Difronte, in riva la mare, con il palmo della mano  all'orizzonte lontano, raccoglie nuvole procellose, che s'immergono nel mare. Il temporale è cessato, la sabbia è bagnata, la spiaggia è deserta. Nel cielo, come in una tela sul cavalletto del pittore, sono disegnati arabeschi con sfondi azzurri, la cui limpidezza e l'umidità scomparsa dopo il furioso temporale, a nord lo sguardo si posa sulle montagne, dalle Alpi alle colline Istriane, un fenomeno naturale, che i locali chiamano "ravvedamento". 


lunedì 13 agosto 2018

Lunedì 13 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                 il buio ci annulla, come la luce ci abbaglia, ci dona la vita, ci immerge nella realtà, piena di impegni, veloce, non è mai ferma e quando questa fa una sosta è  breve, talmente breve che stia già pensando ad altro. Allora, dobbiamo ringraziare il buio che fa riposare i sensi, ma sopratutto la nostra scintillante mente, che alla luce del giorno ci proietta in mille direzioni, cercando di sfuggire le ombre del tramonto, che inesorabilmente il tempo ci presenta. Questi pensieri sono il frutto del tempo, delle cose fatte, di quelle che avrei  (avremmo) potuto fare. Nel bene e nel male ci siamo spesso trovati coinvolti, queste sono le ombre che oscurano le poche cose buone che abbiamo compiute e palesano quelle meno buone. Ecco, ora il tempo è arrivato, c'è il tempo per rivedere, ripescare, riflettere, perdonare e sopratutto volersi e volere BENE.

Buona giornata!


Tu non ci sei più,
sei stato tagliato,
eri ancora vivo,
facevi parte 
del mio vivere,
della Natura
eri l'opera d'arte.
Rimani immortalato
nelle foto, ma sopratutto 
nella mia mente
silenzioso e bel guardiano
del mio venire quassù
 quotidiano.

domenica 12 agosto 2018

Domenica 12 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                  quanti stimoli, quante sollecitazioni, vengono dai social, ma anche poche emozioni. Queste possono essere sentite e gustate solo attraverso lo sguardo, non per niente si dice: " Gli occhi sono lo specchio dell'anima", ed è proprio così, perché solo guardandosi si coglie l'essenza del nostro ESSERE, che fa scaturire il sorriso, le lacrime, le arrabbiature, la rabbia, ma sopratutto l'AMORE. I social non ti aiutano a sentire  e a provare tutto questo, perché ormai gli occhi sono solo puntati su questi così, anche quando siamo insieme fisicamente. Allora, dobbiamo usare con moderazione tutto e tutti, per fare sì che ciò che pensiamo e scriviamo in incognito, venga masticato, sviluppato con la nostra fisicità, che senza questa non c'è la felicità di emozionarsi. in poche parole cito un altro detto: "Lontano dagli occhi, lontani dal cuore", che mi sembra calchi alla perfezione per ciascuno.

Buona domenica!


Salgo al borgo antico
nel silenzio ovattato
del cielo al tramonto
da pastelli colorato.
I cipressi  alti slanciati muti
addobbano le chiesette
pio rimando 
alle romane basiliche
Qui e la le preghiere
annullano la distanza
rivolte allo stesso cielo
hanno lo stesso valore
se dette con fervore
per ringraziare il Creatore
che ci dona l'avvicendarsi
del tempo che qui
nel borgo antico
sembra essersi fermato.


sabato 11 agosto 2018

Sabato 11 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                ho iniziato a leggere il terzo romanzo storico, scritto da Giuliano Menaldo, un medico in pensione che scrive e trascrive con passione le vicende della sua terra d'origine Vò Euganeo. Nei primi due romanzi egli ha trattato la vita dei - Coperti - della Nobile Famiglia Contarini. Chiamati con questo nome - Coperti - sono tutte le persone che abitano nei possedimenti dei Contarini, perché in qualche modo, essi erano sfamati e protetti dai - bravi - dei nobili. La storia che l'autore racconta ha avuto inizio con l'acquisto di terreni incolti, insani e paludosi ai piedi dei colli Euganei tra i confini di Padova e Vicenza, dove scorreva e ancora oggi scorre il fiume Bisatto ( il fiume-canale che scorre attraverso la mia città di Monselice e accanto al quale ho abitato durante la mia infanzia ). Questo è un motivo per il quale mi sono appassionato a leggere questi romanzi, a prescindere dalla bravura dell'autore. Il quale ha inoltre raccontato, con dovizia di particolari, la vita dei Nobili Veneziani nelle lor Case di Delizia, sparse un po' dovunque lungo la Riviera del Brenta e lungo tutti i fiumi, che essi navigavano con le loro barche, quando venivano a passare le vacanze e per controllare le loro proprietà, compresi i - Coperti -, perché questi erano loro schiavi. Infatti, il saluto che i servi facevano all'arrivo dei padroni era: "Sciavo -sior" levandosi il cappello. L'autore ha trattano le vicende umane e terrene di circa 300 anni del possesso di queste terre da parte dei Contarini e con essi di tante altre Nobili famiglie veneziane, perché essi si sposavano fra di loro per non disperdere i loro patrimoni. Quella fu l'epoca delle carestie e delle pestilenze, dove morivano come mosche tutti, nobili compresi, anche se loro si rifugiavano nelle loro dimore, protetti da schiere di servi. Come ho detto per oltre 300 anni le famiglie nobili della Repubblica Serenissima di Venezia hanno comandato con diritto di vita e di morte, ma anche loro hanno dovuto subire la decadenza con l'arrivo di Napoleone Bonaparte nel 1797. Molte d queste Case di Delizia sono state saccheggiate e abbandonate, ma oggi molte sono state restaurate e possono essere visitate dal pubblico, che può vedere con i propri occhi la bellezza assoluta della vita dei Nobili in queste dimore, molto ben descritta da Giuliano Menaldo nei suoi tre romanzi storici.

Buona giornata!


A xe ncora bea
Vila Duodo
pecà che no a vegna
sfrutà
parché calchedun 
ga piantà el ciodo
che no a vegna doparà
spero che chi che poe
versa i oci
parché in Italia ghemo 
un tesoro grando
pien de opare bee
Se no ghe xe schei
metemo un bando publico
in tuto el mondo
e chi che ga schei
almanco e dopararà
e tutte ste bee robe
no e smarsirà.


venerdì 10 agosto 2018

Venerdì 10 agosto 2018

Carissima S. e blog.
                                 stanotte il cielo era furioso, un brontolio continuo, ma per fortuna qui non ha fatto danni. Stamattina con il fresco è stato piacevole girare in bici. Ora  fa un bel calduccio e sono tornato a casa. Ho pensato al recente soggiorno termale e all'amico Livio. così gli ho inviato una Mail
                  Caro Livio, te scrivo par saudarte e ringrassiarte dei libri che te me ghe dà, ca go leto tuti d'un fià. A so contento de averte conossù, te sì un esenpio de amore pal diaeto, par tuto, tuti e par nù. Te mando un pensierin par contarte dove che sò ndà ieri sera, Cedo che te conossi el posto che se ciama: CA' POLCASTRO 
 A sò rivà co quatro giosse descapeà / ma  oncora de pì e ga scaldà / ghe gera na marèa de machine / a xente gera in fià longa / come a to bea poesia I SALVADEGHI / che a parla proprio de poenta e fritura / che qua sò vegnù a magnare / in meso e lande de Possonovo / dove ogni ano a San Gaetano / in te ste tere desmentegà da Dio / a ghe femo a festa a bisatei e pessegati tute e sere /  in un gran capanon /  se magna e se beve vin bon / a go passà un par de orete in bona conpagnia/ co so vegnù casa te go scrito sta poesia. Ciao Livio stame ben e che a vita sia piena de seren.
Carissimi, invito anche tutti voi ad andare a Cà Polcastro, dove i volontari sono bravi e fanno bene da mangiare. Io ci ritornerò, a loro va il mio grande GRAZIE!

Buona giornata!


Possonovo,
 dai nobii venessiani
sfrutà par tanti ani.
Distese de terà
de formento, formenton, 
bietoe e patate meriche.
Fossi e canai dove se pesca
pessegati e bisatei,
 pesseti benedeti
bon magnare da poareti
e fogà co del bon vin
par far cantare
come un gardein
 el sior el contadin.

giovedì 9 agosto 2018

Giovedì 9 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                 
Ecco che cosa ho letto e mi stimola a questi pensieri del mio Rime...diario odierno.
    
 Scrive Edith Stein


     “Come a dire che lo spirito non può essere autenticamente tale se non si pone in relazione con l’anima e con il corpo, come il corpo con l’anima e lo spirito, come l’anima con il corpo e lo spirito”. 
   (Secondo me), la lettura, ci proietta in una dimensione di appartenenza corporea, che fa del Corpo l’ESERE FINITO, mentre ANIMA e SPIRITO  raggiungono l’ESSERE ETERNO. Dunque ANIMA CORPO E SPIRITO sono un unico contenitore inscindibile di EMOZIONI, recepite con il CORPO, sono contenute e trattenute dall’ANIMA e dallo SPIRITO, che possono tramutarsi in azioni in tutta libertà.
Anima – Corpo  - Spirito, nella nostra Fede  Cristiana appartengono a noi stessi e a Dio. Il Corpo è quello che Dio stesso ha creato, perché potessimo recepire la sua Opera, come a dire che con il Corpo siamo capaci di capire l’ESSERE FINITO. Mentre l’Anima e lo Spirito, autoempatia integrata nel Corpo, ci conduce nell’ESSERE ETERNO.
      Mi viene in mente un ricordo del Fondatore dell’A.V.O. Erminio Longhini, il quale in un Convegno ci ha parlato del “ Castello Interiore”, che ho trovato leggendo Natura e soprannatura nel Faust di Goethe” e “Il castello interiore. Il compianto Prof. Erminio Longhini ha centrato tutto il suo discorso sul ’IL CASTELLO INTERIORE’, cioè la volontà di inserirsi nella realtà della vita e lavorare al bene comune. Purtroppo, può succedere che il nostro IO si rifiuti di lavorare per il bene comune, come i  due vecchietti, Filemone e Bauci, che si sono rifiutati di abbandonare la loro capanna, così (sempre a parere mio), sono intervenuti i tre giganti di Faust che bruciano la capanna con dentro la povera coppia, come a dire che il nostro EGOISMO, rifiutando di fare qualcosa di buono per gli altri, brucia la gioia e il benessere che sentiamo quando abbiamo donato, nel caso del Volontariato A.V.O. , solo due ore di vicinanza ai malati. Ecco che gli Angeli del Faust, che si sente responsabile e ne soffre, si pente e il senso di colpa (gli Angeli) lo riporta a dimensioni più umane.
Buona giornata!


Un co paréa che 
e nuvoéte e né rinfrescasse
un poco,
ma invesse el soe brusa
come ieri e pì de ieri.
Xéo el caldo, no sò,
ma go leto e fato sti pensieri,
che i no i xe tanto lesiéri.
Forse calchedun me dirà
che fasso un poca de confusion,
ma xe queo che el me 
ESERE FINIO
 el me emossiona
nel scrivare ste robe.


mercoledì 8 agosto 2018

Mercoledì 8 agosto 2018 

Carissima S. e blog.
                                 Per conoscere è necessario osservare, leggere, vedere nella maniera giusta la realtà, non emettere giudizi, agire con cautela. Tutto ciò aiuta a distinguere ciò che è bene e ciò che è male. Ecco allora, l'importanza di vivere in società, vivere insieme agli altri, non rinchiudersi in se stessi, perché si rischia di criticare e dare giudizi avventati. Pero, ogni tanto è necessario fermarsi, riflettere, meditare, perché questo esercizio fa bene alla mente, al corpo e all'anima. Dalla nascita alla morte siamo in cammino alla ricerca della felicità, il raggiungimento del piacere, il realizzo dei propri desideri. Per raggiungere queste mete, spesso ci comportiamo come se il mondo  esistesse solo per noi e guai a chi ci attraversa la strada. Non  siamo capaci di guardare al di là del nostro naso. Pertanto fin che siamo nel pieno delle nostre forze e delle nostre capacità mentali, facciamo di tutto per noi stessi e per tutto quello che ruota attorno a noi, come la famiglia e il possesso di beni. Invece, quando le forze ci vengono a mancare ci accorgiamo degli altri, ma è troppo tardi perché per gli altri siamo solo un peso, che se anche qualcuno cerca di starci vicini e aiutarci, diventa un peso insopportabile, allora, pian piano, pur rammaricandosi, ci lasciano andare alla deriva.  Ecco perché ho detto che dobbiamo fermarci e riflettere più spesso.

Buona giornata!


Ti trasmetto un
bell'esercizio
nel quale spesso 
mi lascio trasportare... 
Rifletti
lasciati andare
immergiti 
nella meditazione
 e ne sono certo
in una pace profonda
ti verrai a trovare.