sabato 11 agosto 2018

Sabato 11 agosto 2018  

Carissima S. e blog.
                                ho iniziato a leggere il terzo romanzo storico, scritto da Giuliano Menaldo, un medico in pensione che scrive e trascrive con passione le vicende della sua terra d'origine Vò Euganeo. Nei primi due romanzi egli ha trattato la vita dei - Coperti - della Nobile Famiglia Contarini. Chiamati con questo nome - Coperti - sono tutte le persone che abitano nei possedimenti dei Contarini, perché in qualche modo, essi erano sfamati e protetti dai - bravi - dei nobili. La storia che l'autore racconta ha avuto inizio con l'acquisto di terreni incolti, insani e paludosi ai piedi dei colli Euganei tra i confini di Padova e Vicenza, dove scorreva e ancora oggi scorre il fiume Bisatto ( il fiume-canale che scorre attraverso la mia città di Monselice e accanto al quale ho abitato durante la mia infanzia ). Questo è un motivo per il quale mi sono appassionato a leggere questi romanzi, a prescindere dalla bravura dell'autore. Il quale ha inoltre raccontato, con dovizia di particolari, la vita dei Nobili Veneziani nelle lor Case di Delizia, sparse un po' dovunque lungo la Riviera del Brenta e lungo tutti i fiumi, che essi navigavano con le loro barche, quando venivano a passare le vacanze e per controllare le loro proprietà, compresi i - Coperti -, perché questi erano loro schiavi. Infatti, il saluto che i servi facevano all'arrivo dei padroni era: "Sciavo -sior" levandosi il cappello. L'autore ha trattano le vicende umane e terrene di circa 300 anni del possesso di queste terre da parte dei Contarini e con essi di tante altre Nobili famiglie veneziane, perché essi si sposavano fra di loro per non disperdere i loro patrimoni. Quella fu l'epoca delle carestie e delle pestilenze, dove morivano come mosche tutti, nobili compresi, anche se loro si rifugiavano nelle loro dimore, protetti da schiere di servi. Come ho detto per oltre 300 anni le famiglie nobili della Repubblica Serenissima di Venezia hanno comandato con diritto di vita e di morte, ma anche loro hanno dovuto subire la decadenza con l'arrivo di Napoleone Bonaparte nel 1797. Molte d queste Case di Delizia sono state saccheggiate e abbandonate, ma oggi molte sono state restaurate e possono essere visitate dal pubblico, che può vedere con i propri occhi la bellezza assoluta della vita dei Nobili in queste dimore, molto ben descritta da Giuliano Menaldo nei suoi tre romanzi storici.

Buona giornata!


A xe ncora bea
Vila Duodo
pecà che no a vegna
sfrutà
parché calchedun 
ga piantà el ciodo
che no a vegna doparà
spero che chi che poe
versa i oci
parché in Italia ghemo 
un tesoro grando
pien de opare bee
Se no ghe xe schei
metemo un bando publico
in tuto el mondo
e chi che ga schei
almanco e dopararà
e tutte ste bee robe
no e smarsirà.


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