Domenica 5 agosto 2018
Carissima S. e blog.
Rime...diario, una parola che mi è cara, come lo sono le rime che non so comporre, ma che cerco costantemente, a volte quasi in maniera ossessionante. Il Rime...diario è il mio esercizio quotidiano e lo scrivo per mio diletto e qualcuno lo leggerà, gli chiedo scusa se lo annoierà. Confesso che spesso mia complice è la luna, come dicevano i miei vecchi - te ghe na luna o che luna gheto - La luna, dal suo balcone che è il cielo, ha sempre accompagnato le scelte dell'uomo sia per terra che per mare. In ogni sua fase, da che mondo è mondo, ispira il poeta e il cantore, al contadino indica la preparazione del terreno e dell'orto, illumina il passo e il volo delle creature notturne. Ogni tanto la luna si fonde con la terra, come è successo appena una decina di giorni fa, che ha tenuto tutti con gli occhi alzati a rimirar l'abbraccio con la terra. Era rossa, quasi si vergognasse al nostro sguardo, per avere perduto il suo affascinante biancore, erano rimaste solo le lucenti stelle che la adornavano come una ghirlanda e le danzavano attorno. Anch'io quella sera, con gli occhi alzati verso il cielo, la cercai girando in tondo senza vederla, poi finalmente la trovai verso Nord-Est, ma già il rossore l'aveva quasi lasciata, aggredita da un'ombra scura. Rimasi lo stesso appoggiato ad un albero, a guardarla nella sua metamorfosi colorata, finché bianca è ritornata.
Buona domenica!
LUNA
Mentre la guardavo
quella sera, chiusi gli occhi
a rivedere il bel tempo
dell'innamoramento.
Ah!
Che bello era passeggiare,
mano nella mano e attendere
l'oscurità per sdraiarsi
sull'erba a guardare la luna.
Baci, carezze, sguardi, sorrisi
e progetti per l'avvenire.
Luna
lassù, appoggiata
sul davanzale celeste,
hai illuminato il cammino
dei viandanti, il porto ai naviganti,
il volo e il passo delle
creature notturne.
Luna
sei come una pagina bianca
dove il poeta si ispira
e scrive il suo canto.
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