sabato 30 marzo 2019

Sabato 30 marzo 2019

Carissima S. e blog.
                                 sole in abbondanza questa mattina, ma c'è un'arietta che fa ondeggiare l'ulivo del mio dirimpettaio. Ci avviciniamo alla Pasqua e alla Vera Vita, nella quale spero e vi auguro di arrivare a gustarla se DIO vuole. Non ho voglia di dire cose indigeste e nemmeno di raccontarvele, ma vado a cercare delle belle notizie - 


La scuola che ogni mattina ferma le lezioni per portare gli studenti a camminare
scuola studenti camminare

combattere la sedentarietà e vivere meglio, anche durante le ore di lezione a scuola

Succede a Coggiola, un comune in provincia di Biella, dove ormai per la scuola primaria è diventata una bella abitudine, la mattina, tra una lezione e l’altra prendersi una pausa per andare a fare una passeggiata
Portando aventi in progetto “Un chilometro al giorno” a cui la scuola ha voluto aderire seguendo le indicazioni della Lilt, la lega italiana per la lotta contro i tumori,
Camminare ogni giorno fa bene, tiene lontane molte malattie tra cui sovrappeso e obesità, riossigena il sangue dopo tante ore passate sui banchi e al chiuso, rinforza i muscoli e fa svagare i bambini regalandogli una pausa sana, che migliora il benessere generale, sia dei bambini che delle maestre che li accompagnano
così tutte le mattine dalle 10 alle 10.20 maestre e bambini escono dall’edificio per una camminata a passo veloce, un chilometro al giorno, con cui fare 1000 piccoli passi per tenersi in forma e prendersi cura di sé
e i risultati a livello di concentrazione di vedono, dopo una camminata rientrati in classe i bambini sono più concentrati e rilassati, riescono ad applicarsi meglio alle ore successive, forse grazie ad una mente più fresca e riossigenata dalla pause.
L’idea arriva dalla Scozia, e si chiamava originariamente “Un miglio (corrispondente a circa 1,6 km) al giorno”.  La preside della scuola della cittadina di Stirling notò che diversi allievi, non riuscivano a svolgere alcuni semplici esercizi in palestra, affaticati, sedentari, o sovrappeso.
Da qui l’intuizione della camminata quotidiana, e i risultati non si sono fatti attendere, in trentasei mesi di passeggiate di classe il problema del sovrappeso era molto ridimensionato.
Qui in Italia altre scuole negli anni hanno seguito l’esempio scozzese, ad esempio le scuole elementari e medie di Buttigliera, Rosta e Ferriera, nel Piemontese, e visti i risultati positivi dell’iniziativa, anche a Coggiola si è venuta intraprendere la strada di “1 km al giorno”
inoltre il bello dell’iniziativa biellese è che è aperta a tutti, non è solo per bambini e maestre, ma a chiunque si voglia unire alla camminata giornaliera, basta farsi trovare nella piazza della scuola alle ore 10, quando la camminata inizia
potrebbe quindi essere una bella idea anche per qualche sedentario o degli anziani che sta in casa, così da unire l’utile di una passeggiata, con un momento di socialità in cui incontrare bambini e adulti presenti,
unica indicazione, abbigliamento comodo e passo veloce!
Buona giornata!
scuola studenti camminare
Aprite le finestre 
al nuovo sole
Uscite di casa
all'aria aperta
E' primavera
s'allunga il dì
s'accorcia la sera
Anch'io  non vedo l'ora
di potere ritornare
a passeggiare
e finalmente gustare
il tepore del sole
e la carezza dell'aria mattutina
su è giù per la collina.
Anche nelle scuole 
si esce per la ricreazione
e a passeggiare si deve andare
con molta circospezione
perché i ragazzi spesso sono incoscienti
e bisogna stare molto attenti.


venerdì 29 marzo 2019

Venerdì 29 marzo 2019 

Carissima S. e blog.
                                  un'amica mi ha inviato uno dei tanti pensieri del nostro Santo Padre Francesco, mi fa piacere portarvene a conoscere alcuni passaggi : Puoi avere tanti difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più rande impresa del mondo. Solo tu puoi impedirne il fallimento - Essere felici significa trovare la forza del perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nella fase dell paura, l'amore nella discordia - Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza - Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti - è ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita - è baciare i tuoi figli, coccolare i tuoi genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche quandoci feriscono -  è avere la maturità per dire:ho fatto degli errori - Usa il dolore per intonare il piacere - Sopratutto non mollare mai le persone che ti amano - La vita è uno spettacolo incredibile....  Al termine della lettura di queste parole di saggezza la mia amica mi ha scritto:è troppo bello per tenerlo solo per me. Grazie amici cara, condividere i bei pensieri è una delle gioie della vita. Se tutti potessimo sforzarci di seguire questi insegnamenti, credo fermamente che noi e il mondo saremmo migliori.

Buona giornata!


Fare pensieri
come petali profumati
e farli seguire da azioni conformi,
sarebbe un esercizio
che ci donerebbe  la serenità
necessaria per vivere
nel migliore dei modi
la Vita, che pur con i 
mille ostacoli che dobbiamo 
ogni momento superare
è sempre 
uno spettacolo incredibile.




giovedì 28 marzo 2019

Giovedì 28 marzo 2019 

Carissima S. e Blog.
                                  oneri di sistema è la dicitura con la quale le Istituzioni che erogano Servizi pubblici, prelevano soldi dalle tasche degli italiani, che onorano regolarmente i Servizi pubblici. Fare  il proprio dovere è un atto di rispetto e dignità per il Bene Comune, ma che vengano prelevati denari per pagare i Servizi che vengono usufruiti da molti...troppi...che vivono alla giornata, mi sembra un furto Sociale legalizzato. Inoltre, a questo prelievo vergognoso viene aggiunta l'IVA, un'altra ruberia legalizzata. Oggi io vivo un'età che poco mi importa di spendere tutti i soldi della pensione, perché non ho più desiderio di - viaggiare, vestire bene - cambiare auto -fare pranzi e cene - andare a divertirmi....Oggi l'unica mia preoccupazione è quella di star bene, ma se le cose cambiano e l'INPS non potesse più erogare le pensioni, che cosa succederebbe agli oneri di sistema.....In questi giorni i mass-media continuano a dirci che stiamo andando in recessione, i nostri governanti fanno il giro del mondo per procacciare affari, i rapporti con i partner europei non sono idilliaci, anzi mi sembra che che Francia, Germania e lo stesso superpartes europeo, si siano coalizzati, spudoratamente, per remare contro l'Italia, ma in che Europa viviamo, dove il Bene Comune è solo utopia, perché dimostrano che fanno solamente i loro interessi a scapito nostro e di tante altre nazioni che non hanno il potenziale come loro. Per non parlare poi dell'Inghilterra, che ha sempre fatto i propri interessi e li stanno facendo tenendo un piede in Europa e l'altro nel loro regno, vivendo dei proventi coloniali di ieri e di oggi, perché di colonialismo ancora vivono. Scusate se stamattina mi sono svegliato con questi pensieri pessimistici....vorrei non avere più nemmeno il desiderio di ascoltare più la tv e nemmeno leggere i quotidiani, ma immergermi nella lettura di libri che mi fanno viaggiare nel fantastico mondo del romanzo.

Buona giornata!


Forte vento
nuvole grigie
cielo scuro
nulla di buono
come quello che sta accadendo
nella nostra bella Italia
che è circondata da Cassandre
e non da persone che si
rimboccano le maniche
per stimolare l'invettiva 
del nostro popolo
che non è secondo a nessuno
anzi la nostra capacità
è sempre stata messa a servizio
delle altre genti
con l'ausilio dei nostri talenti
che sono nel nostro DNA
e che dobbiamo sforzarci 
di tirarli fuori
perché altrimenti sono davvero dolori.


mercoledì 27 marzo 2019

Mercoledì 27 marzo 2019

Carissima S. e blog.
                                  mentre sto pensando il tempo presente è già al passato e il futuro è in continuo divenire. Inizio questa pagina del Rime...diario, perché ho la testa piena di cose, ma allo stesso tempo vuota. Guardo dalla finestra alla mia sinistra e vedo l'ulivo del vicino difronte che è scosso dal vento. Il cielo non è assolato e fa freschetto, che giornata sarà? Il passare delle ore me lo dirà, di una cosa sono certo, che il tempo passa con il solito tran....tran. Sveglia e caffé, pulizia personale, colazione e le prime pillole della giornata per la pressione, altre 8 le prendo durante la giuornata e prima di coricarmi - qualche po' d tempo al pc, come ora - gli appuntamenti quotidiani che non mancano mai, come stamattina che vado alla prima visita di controllo dopo l'intervento - pranzo - tv e riposino - nel pomeriggio ginnastica riabilitativa - spesa,...spero di trovare gli asparagi che costino meno cari -  è già sera - tv e nanna......Che bella giornata! Questa è la mia giornata, ma anche la vostra credo sia simile, con l'aggiunta del lavoro che vi impegna a casa e fuori casa, con tutti gli imprevisti che sono legati alla vita famigliare. Dopo tutte queste poche righe per raccontare la vita quotidiana, che ti fa pensare...ma per fare cosa siamo nati? Per questa vita che dura un tot di anni con adrenalina costante, fin che un giorno ti accorgi che non ne hai più....è allora (una parola che non si dovrebbe mai pronunciare, perché risposta certa non da), ti accorgi che la tua vita sta rotolando verso la fine, con la speranza che non sia troppo dolorosa. Ecco, tutto questo comunque sia e comunque vada bisogna Voérghe ben a la vita, come la poesia che ha scritto l'amico Arnaldo, il quale ha fatto una sintesi poetica sulla vita, in particolare su quella dell'età nella quale mi trovo ora anche io.

Buona giornata!

Sono rifiorito e attraverso
gli occhi che sono i miei petali
ti guardo o mondo!
Ondulato, storto, nebbioso
e fumoso. 
Inquinato ti vedo 
con gli occhi dei 
miei petali che tu
hai contribuito a renderli
smunti, privati del suo 
colore e odore originali.
Ci sarà ancora un domani
in cui potrò ancora guardarti...
O  la mefitica accelerazione  
con la quale continui a comportarti,
 mi priverà dei miei petali
e non potrò più vederti?




martedì 26 marzo 2019

Martedì 26 marzo 2019 

Carissima S. e blog. 
                                  finalmente ieri alla tv ho sentito una buona notizia:
“Parla meno e fai di più” è il motto di Peter Tabichi, 36 anni, francescano, insegnante di Matematica e Fisica in una scuola secondaria rurale del Kenya. E' lui, dal tono falsamente sbrigativo che nasconde un uomo appassionato, concreto, mediatore e realizzatore di sogni altrui, il migliore professore del mondo. Lui, che dona l’80 per cento del suo stipendio alla comunità della Rift Valley. 
Questa notizia dovrebbe fare riflettere tutti i grandi della terra, perché dalla miseria può nascere un fiore perenne, e le generazioni future dell'Africa, potranno vivere meglio nella loro terra. Questo è un esempio di ciò che si può fare con la mente aperta alla condivisione e alla solidarietà concreta.  Ho sempre sostenuto che i Missionari nella Terra d'Africa hanno sempre aiutato e lavorato per il Bene del popolo africano, con sacrifici e offrendo la l,oro vita per loro. Questo è  solo un esempio di quello che sono capaci di fare....sosteniamoli....

Buona giornata!


L'Amore per il prossimo,
attraverso la condivisione,
la fratellanza, la solidarietà,
sono gli esempi che dovremo cogliere
e dare il nostro aiuto con generosità,
che non può bastare
per tutto quello che c'è da fare.
Bisogna abbandonare l'idea
di andare in Africa solo
per fare affari e sfruttare
la terra e il popolo.
Tutti abbiamo da guadagnare
se solo sapremo con 
grande Amore....
i poveri aiutare.



lunedì 25 marzo 2019

Lunedì 25 marzo 2019

Carissima S. e blog.
                                  anche stanotte per dormire è stata una battaglia aspra e combattuta, ma finalmente è mattina e con il sole, anche se la pioggia sarebbe la benvenuta. Sono passati 45 giorni dall'intervento, comincio a vedere dei risultati, perché riesco a scendere le scale senza le stampelle e quando esco, uso solo una stampella, ma alla sera il ginocchio è gonfio, ma sopratutto non riesco a dormire bene. Il decorso è lungo, agitato, quando vado fuori a camminare non riesco a fare molta strada, ma ce la farò....devo farcela. Sono come un recluso, con qualche ora d'aria e nulla più. Passo le giornate dal divano al letto, dalla Tv alla lettura di qualche pagina di un libro, che non riesco a terminare e il giorno dell'incontro con il Gruppo di Lettura si avvicina. Oggi devo leggerlo e andare avanti, con questo proposito vi saluto e vi auguro un buon inizio di settimana.


Quanti perché senza risposta,
essi pullulano la mente
senza sosta, si accavallano
l'un l'altro fino a
diventare una crosta.
Punti di domanda
che rimangono tali,
galleggiano, fluttuano
quasi surreali.
Se si potessero dipanare
e divenire certezze,
si vivrebbe  nel giusto cammino
e ciascuno potrebbe contribuire 
a raddrizzare
questa barca in declino.



domenica 24 marzo 2019

Domenica 24 marzo 2019  

Carissima S, e blog.
                                  ieri è stato un bel giorno, perché ho trascorso alcune ore con tanti miei amici Poeti, o per meglio dire, persone che amano la poesia. Il luogo dell'incontro è stato molto accogliente e  a renderlo piacevole, hanno contribuito una bella bella giornata di sole, un cielo azzurro, ma sopratutto la presenza di oltre 25 Poeti. Al termine della giornata sono stati tutti soddisfatti e mi hanno ringraziato per la bella giornata passata assieme. Alla sera però, ho ricevuto un messaggio da una volontaria del Parco, la quale mi ha invitato a non andare più da loro per fare i nostri incontri, in quanto non ho pagato il pattuito e ho storto il naso sulle bevande extra. Ho risposto che non è così, perché non ho fatto altro che pagare il pattuito per il n. di convenuti che, non io, ma gli amici mi hanno consegnato il denaro che hanno incassato. Per quanto riguarda le bevande, l'addetta ha male interpretato il mio comportamento e comunque non  mi aspettavo, che il rimprovero secco e inopportuno venisse fatto da una volontaria che nei miei e nostri confronti non si è comportata come ci aspettavamo. Credo che questo episodio, sia di monito per dissuadermi dall'organizzare ancora qualcosa. Mi dispiace prendere questa decisione, ma penso proprio che sia stata l'ultima volta, passo ad altri il testimone per continuare la corsa.

Buona giornata!


Vuota è la città,
senza botteghe di artigiani
negozi e osterie,
sembra di entrare nel deserto
delle praterie.
La governance ha male interpretato
il ruolo che le è stato assegnato,
gli affari di altri e forse i loro,
hanno privilegiato,
relegando la città solo ad un palcoscenico
di feste e giochi.
La città d'antiche vestigia
e di amene passeggiate
ha le sue quinte inalterate, 
ma se non si corre ai ripari,
non saranno più visitate, 
perché obsolete e rabberciate.

sabato 23 marzo 2019

Sabato 23 marzo 2019  

Carissima S. e blog. 
                                 il sole splende, è un magnifico mattino, preludio dell'incontro con i miei cari Poeti al Bosco dei Frati, dove ci attendono parole ed emozioni, oltre che rivedere tanti volti a me cari. Sono contento perché all'incontro hanno aderito in molti. Noi festeggiamo oggi la Giornata Mondiale della Poesia, perché molti non erano disponibili il 21 marzo scorso, ma in generale anche il 21  è passato in tono minore, rispetto agli altri anni, perché in concomitanza c'erano altre manifestazioni che hanno relegato la Poesia in seconda classe. Sono stato un po deluso, perché non si è ancora capito che la Poesia è l'unico cibo per la mente, per l'anima e per il cuore, che può aiutare l'uomo a capire come fare a saltare gli ostacoli che si presentano ogni giorno. La Poesia addolcisce, la Poesia risolve, la Poesia è tenerezza, la Poesia non è conflittualità, la Poesia aiuta a trovare le soluzioni ad ogni nostro affanno. Mille altre cose si possono raggiungere attraverso la Poesia, perché essa allenta gli affanni di questo nostro vivere super tecnologico...Non mi dilungo, perché qualcuno potrebbe ricordare un detto - Con la Poesia non si mangia - al che posso rispondere che insegna a mangiare meglio e più sano....

Buona giornata!


Non si può eguagliare
la bellezza della Natura
Non si deve profanare
la Natura
Bisogna amare la Natura
perché e madre e matrigna
ma è anche il mezzo per
vivere una vita migliore.

venerdì 22 marzo 2019

Venerdì 22 marzo 2019  

Carissima S. e blog. 
                                  costretto a rimanere in casa, non partecipo alla vita sociale della città, che continua ad offrire sempre nuovi eventi. Ieri sera mi sono perso lo spettacolo dei Nubivaghi con Francesco Destro, un giovane amico bravo e preparato, che ho potuto ammirare, più di una volta, nelle sue performance. Spero che la riabilitazione termini presto, perché mi sto perdendo queste belle giornate di primavera e la fioritura dei mille colori e odori sulle piante nei Colli. Questa fermata forzata però, non mi impedisce di leggere, pensare e organizzare le cose che mi piacciono, come domani che ho l'incontro con gli amici Poeti e il 7 aprile ho la festa di compleanno di Gemma. Così mi sto dando da fare per organizzare al meglio queste due date per me molto importanti. Tra le tante cose che ho pensato per l'Anniversario di Gemma, ho scritto anche un pensiero da donare agli invitati a mò di bomboniera, che qui mi fa piacere riportare e farvi partecipi in anteprima...

Buona giornata!


LA VECCHIAIA

Pian piano ci siamo svegliati
con l’arrivo di bianca...neve
sui nostri capelli...
caduta...lentamente...lieve lieve...
Ma dentro casa o fuori desco
guardiamo, sorridiamo, pensiamo
e affaccendati, ritorniamo a fiorire,
come lo è già...sotto casa...il pesco.
Non pensiamo ai capelli bianchi,
sempre più radi, uno sopra l’altro,
come le tegole sui tetti
o gli alberi spogli accanto ai brevi vialetti
del vicino parco...NO!
Viviamo una sempre nuova primavera,
accorgendoci quanto siano belli
il giorno e la sera...il pigolio degli uccellini
dentro al nido, gli alberi ingemmati,
e il furtivo bacio dei giovani innamorati.
Non è una disgrazia la vecchiaia,
è solo il tempo dei ricordi
belli o amari che siano...sono come la naia.
La vecchiaia ci fa assaporare la gioia
che ci procura l’incontro con gli amici,
quelli veri, che rimangono tali
anche quando si invecchia,
che ti sono vicini con una telefonata
o con una visita improvvisata.
Saranno giorni sempre uguali...
Piovosi, nevosi, ventosi... ma normali,
senza scordare ieri, vivendo l’oggi
e accettando gli imprevisti del domani...
levandoci in volo, come dei gabbiani.
Anche il cielo grigio scuro
è meno triste se lo guardiamo
con lo sguardo donatoci dall’età,
perché lo vediamo un po sfumato,
ma riempito d’un manto stellato
di AMORE e AFFETTO
che voi...qui con noi...insieme oggi
ci donate lacrime di commozione e...
per questo vi ringraziamo
con immensa gratitudine.


giovedì 21 marzo 2019

Giovedì 21 marzo 2019 

Carissima S. e blog.
                                  ieri o oggi ?  Comunque sia è il primo giorno di primavera, che stamattina ci regala un sole splendente e una leggera brezza che spazza via l'inverno. Oggi si ricordano anche i 200 anni dalla del Poeta Filosofo e Pensatore Giacomo Leopardi - il compleanno del mio amico Modesto e la voglia di vivere che questo intervento mi ha sopito. In questi inizio di primavera, ci sono in città  i preparativi e gli incontri per le elezioni del nuovo governo di  Monselice. I candidati sono in fermento, le pensano tutte per trovare chi gli dia il consenso. Pertanto, non si fanno più i comizi di piazza, preferiscono luoghi chiusi con le sedie per attirare e convincere  i presenti a essere loro elettori, questo avviene anche nelle case delle famiglie amiche, dove si incontrano  candidati e possibili elettori.  Da qualche decennio sono state abbandonate le piazze, gli incontri nei piccoli spazi sembrano essere luoghi adatti al consenso. Questo nuovo sistema però, mette in evidenza  il partecipante che diviene amico del candidato che incontra in quel luogo, mentre chi non è presente diventa automaticamente quasi nemico, tant'è che spesso i candidati mandano dei loro emissari agli incontri del candidato concorrente per schedare i presenti all'incontro. Questa nuova strategia, diviene, al termine dei vari incontri, il calcolo dei probabili voti sui quali il candidato può contare per essere eletto. Governare una città, grande o piccola che sia, non è mai stato facile, perché chi che è eletto Sindaco favorisce prevalentemente chi gli è stato amico, mentre si occupa marginalmente di quello che presuppone non lo sia stato, cioè non gli abbia dato il consenso. Questo è il comportamento dei governanti locali e di quelli nazionali nel segno della Democrazia, che Democrazia non è, perché c'è una evidente disuguaglianza in tutte le componenti sociali. Invece, chi è al Governo dovrebbe essere imparziale e giusto nei confronti di tutti i suoi cittadini, che gli abbiano dato o non dato il loro consenso. Essi non si chiedono che forse è per questo che il cittadino che ha diritto al voto non va più a votare....

Buona giornata!


Tra le nebbia galleggia la Rocca
come sta galleggiando
l'intera città tra le nebbie 
della vita che non c'è
 nelle sue piazze 
e nelle sue vie.
La speranza di una nuova rinascita
è legata alle elezioni
con la speranza che i nuovi governanti
si ricordino delle lezioni
che la vita cittadina in questi 
ultimi anni dona a piene mani
con l'augurio che governino bene
senza ulteriori danni.




martedì 19 marzo 2019

Martedì 19 marzo 2019 

Carissima S. e blog. 
                                  anche stanotte ho fatto un altro giro di giostra, ma è venuta mattina e ora sono qui a scrivervi pur senza tanta voglia. Il ginocchio mi tormenta, credo che se continua così, stasera prenderò un antidolorifico e spero di riposare un po di più. Sono uscito con Gemma fare la spesa e sono andato a prendere i libretti con le poesie dei poeti, che leggeremo sabato prossimo durante l'Incontro per la Giornata Mondiale della Poesia 2019. A questo incontro hanno aderito quasi tutti i Poeti del Gruppo, sono davvero contento, perché oltre all'amore per la Poesia, hanno anche molto affetto per questo periodico Convivio. Oggi ricorre anche la Festa di san Giuseppe, che il commercio ha creato come Festa del Papà, ma che è il riconoscimento all'amore e all'ammirazione che i figli nutrono per i loro papà. Io papà non lo sono diventato, ma oggi posso vantarmi di essere nonno, perché i miei nipoti mi riconoscono come tale e ne sono veramente felice. Domenica scorsa ho avuto il piacere di festeggiare uno dei nipoti GIORGIO che ha compiuto diciotto anni, il quale con molto affetto è venuto ad abbracciarmi dicendomi - GRAZIE NONNO!

Buona giornata!


Oh! Me beato
al vedere questo bel risultato
GIORGIO 
il mio nipote diciottenne,
atleta di Volley
e studente modello
e perché no...anche 
bello, alto e snello.
Oggi... San Giuseppe
è la Festa dei papà,
che io ho sempre invidiato
perché papà non lo sono mai stato,
ma nonno senza essere padre
sono  lo stesso diventato.
E' una gioia per questo salto
di parentela inaspettato
e  per questo ringrazio Dio 
che me l'ha donato.



lunedì 18 marzo 2019

Lunedì 18 marzo 2019 

Carissima S. e e blog.
                                    finalmente piove... è questa la bella sorpresa di questa mattina, con la speranza che sia piovuto tutta la notte. Non che a me dispiaccia il sole, ma dopo tanti mesi di siccità, la pioggia è la benvenuta. Ho colto l'occasione per provare a guidare l'auto, ho accompagnato Gemma in Piazza, poi sono andato a fare degli esami. Ho guidato con prudenza e sono tornato sano e salvo a casa, così ho trascorso la mattinata. Nel pomeriggio è venuto Damiano. il fisioterapista, il quale mi ha fatto urlare, però ora mi sento meglio e mi muovo meglio, che è la cosa più importante. Solo ora mi sono messo a scrivere il Rime...diario, non prima di avere letto il Vangelo di oggi, questo per me, è una pagina delle più belle e che se tutti seguissimo quello che dice, credo che saremmo migliori e miglioreremmo il mondo. Pertanto ve lo riporto con il copia-incolla


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,36-38.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato;
date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio ».

Traduzione liturgica della Bibbia


Buona serata!


In questa fotografia
rivedo i luoghi della
mia infanzia.
Il canale dove nuotavo,
pescavo e sull'argine giocavo.
Le case a schiera
costruite della Via Moraro
dalle quali, se chiudo gli occhi,
vedo uscire i miei compagni
e le persone che vi abitavano.
Un groppo alla gola
mi riempie di nostalgia
e i miei occhi si riempiono
di lacrime di pianto.
Là è iniziata la mia formazione
umana, sociale e religiosa,
dove il DATE E VI SARA' DATO
era all'ordine del giorno
con la MISERICORDIA
della povertà

domenica 17 marzo 2019

Domenica 17 marzo 2019  

Carissima S. e blog. 
                                  la solita notte è passata come avessi fatto un giro in giostra, tanto mi sono girato e rigirato a letto. Stamattina però, dopo avere bevuto il caffè che Gemma mi ha portato, mi sono quietato e mi sono alzato verso le nove. Gemma sta facendo i preparativi per fare i gnocchi, che andiamo a mangiare da Giovanni assieme ai parenti di Pisa, che sono di ritorno dalla settimana bianca passata in quel di Cortina...Beati loro. Anche oggi c'è il sole e mi piacerebbe potere godermelo con la passeggiata sopra l'argine del canale fino a Marendole, ma purtoppo...vorrei ma non posso. Spero che passi anche questa condanna, nel fra tempo ho dei valori nel sangue che non vogliono mettersi a posto, in settimana dovrò anche fare l'esame delle feci. Ancora una volta vi chiedo scusa, per farvi partecipi di queste mie.......

Buona domenica!


Una foto di un'epoca scomparsa
e di un luogo che ancora c'è,
ma del quale le nuove generazioni
non sanno nulla.
Ancora molti di noi però ricordano. 
La demolizione
dell'Ufficio del dazio
e il vespasiano lì accanto,
del quale, ni par di sentire ancora 
l'odore di cleorina,
che veniva gettata per disinfettarlo.
Sullo sfondo la torretta
e i grandi alberi che facevano
ombra al mercato della frutta.
Ricordo anche il grande tubo di ferro
che riempiva d'acqua  la botte
sul camion doge, che il buon Bevilacqua
poi spargeva per le strade bianche 
della città, affinché i passanti
non si impolverassero. 
Se chiudo gli occhi, rivedo 
le donne di Arquà che 
arrivavano con i cesti 
attaccati al bigòlo con la 
frutta e la verdura
che vendevano qui in 
Piazza Ossicella, allora
chiamata piazzetta della frutta.
Tutt'attorno c'erano botteghe
di artigiani,  c'è ancora lo Stallo di Martin
che però custodisce auto
al posto delle biciclette.
Un bel ricordo mi sovviene
della Trattoria Due Mori
che al suo posto oggi c'è
un negozio di abbigliamento.
Tutti luoghi, botteghe e persone
che mi ricordano
la mia sofferta, ma allegra gioventù.


Sabato 16 marzo 2019 

Carissima S. e blog.
                                 continuo la battaglia con il ginocchio, che ha bisogno di riabilitazione e tempo. Ieri sono uscito per la prima volta, dopo più di un mese, con l'auto assieme a Damiano il fisioterapista, sono andato abbastanza bene e sono contento...davvero felice di poter contare su me stesso per i vari spostamenti. Ho fatto anche una bella passeggiata con una stampella e sono andato dal dottore, ho faticato, ma mi sono messo alla prova. Ieri avevo il ginocchio e la gamba gonfia, ma penso che sia stato per lo sforzo che ho fatto e anche perché avevo i calzini lunghi che mi hanno stretto la gamba, stamattina mi sono messo quelli corti. Cristina e Fabio sono sempre presenti, ad ogni mia chiamata vengono ad aiutarmi. Gemma è superlativa... Oggi Giorgio mio nipote figlio di Giovanni compie 18 anni...lo invidio, ma anche io ho vissuto quella bella stagione di vita, ed ora non posso che essere felice per lui BUON COMPLEANNO! Dopo queste righe del mio Rime...diario, vi faccio partecipi di un raccontino, che nell'insonnia notturna di queste notti mi ha fatto spesso compagnia.

Buona giornata!

UN DI’


      Me ciamo Lili,  el xe el nome che me xe sta dà, quando i me ga trovà e nel canie i me ga portà. So na bastardina dal péo bianco e so qua in conpagnia de tanti altri cani. Qua no stago mae,  ma bisogna che staga tenta ai me conpagni cani, parché e sercaria de farme a festa, ma mi non voio e anca go paura. I giorni passa, ma sarà drento in gabia i xe davero longhi. Un dì xe vegnù al canie municipae a Gema, na signora de na serta età, che apena a me ga visto a me ga voesto e sò sta contenta che a me gabia selta. Dopo avere inpenio e firmà tante carte, a Gema a me ga messso un bel coarin e a me ga portà a casa sua dove a vive da soa da quando so marìo Ioani xe morto. A casa no xe tanto granda, ma a ga un bel cortieto dove posso corare, snasare i fiori e vardare fora a xente che passa, sò contenta de essare qua co a Gema. Fin dal primo dì a me trata come na fioa, a me parla e a me conta de a so vita co so marìo Ioani, de so fioi che i se ga sposà e i xe ndà stare distante, da so nevodi che non conosso gnancora, a me dise che i xe de i birbanti, ma che a ghe voe ben. Fin dal primo dì, a Gema, che a xe un poco sorda, a me ga insegnà a sbaiare soo quando che sento calchedun che se vissina casa o che sona el canpaneo; de fare i me bisogni  in te a cucia, conprà a posta par mi, bea, granda e comoda...o de nadre in cortié in mezo l’erba e i fiori. Quando xe ora de magnare a me fa saltare su un caregoto e magnare a toa co éa. A note a vago dormire ne a me cucia e quando me sveio, de soito quando ghe xe na be a luce che sbrissa fora da e persiane, a vago ne a so camara e ghe tiro e cuerte, sbaiando un poco, fin che a se sveia, a me varda e a me soride. I dise: “Vita da cani, ma questa a xe davero na bea vita”.  El giorno che a Gema me porta fora pa a prima volta, a gera fresco e cossì a me ga messo un bel paetò a quadtretini de tutti i coori, che me ga piasso un saco, portà da a so man tacà al coarin, pa a strada me gongoava tuta. A strada dove che stemo no a xe ontana dal simitero, cossì a prima tapa a ghemo fata ndando a trovare so marìo Ioani, ch’el gera sepeìo soto na lastra de granito e na crose  del stesso marmo. Credevo che i cani no podesse ndare drento i simiteri, ma in te sto paeseto ghe gera poca xente che ndava visitare i propri morti e cossì a Gema a me ga portà co éa, savendo che nessuno gavaria dito gnente, manco che manco i morti. Dopo semo ndà a fare a spesa in te l’unica botega del paese, ma che a gaveva de tuto come un supermarcà. Tornando indrìo dal simitero e ndando in centro al paese, go podesto vedare bona parte del paese stesso, a xente e i animai che gera in giro, per lo più gati, che i me vardava co l’ocio sornion, ma mi ndava via drito e sicuro in man a Gema mostrando el me bel paetonsin. Dopo un’oreta semo tornà casa, ghemo magnà insieme, dopo so ndà farme un gireto in cortie, menre a Gema a se ga sentà in poltrona a fare un riposin. I giorni passava in tuta tranquiità, mi un poareto bastardin a so fortunà de avere trovà na bona siora come a Gema, in te sta casa insieme a éa me pareva de essare in paradiso. Ma un dì, go sentìo rivare calchedun e prima ch’el sonasse el canpaneo a gaveva za sbaià par ciamare a Gema, che a ga vardà fora e a ga visto ch’el gera un so nevodo, a se ga sugà e man so a canevassa e a ga verto a porta, el gera un so nevodo che da tanto tenpo n’ol vegneva a trovarla. El xe vegnù drento sensa quasi saudarla, apena un ciao zia che se faseva fadiga sentirlo e subito el se senta su na carega. O vardo...anca a Gema o varda... el gera paido e straunà, a ghe domanda cossa gheto caro...vuto un bicere de aqua...Lù par tuta risposta el ghe dise: - zia gheto 50 € - a Gema o varda co a boca verta, a xe restà inbanboà pora dona ea  sev desmissia e a ghe domanda: - par cossa te servei -  ma lù ghe risponde: - dame 50€ - a Gema no sa cossa fare e mi ghe vago vessin par farghe coraio, parché go visto i oci de so nevodo che no me piaseva. Dopo un poco el nevodo se alsa el che va vessin el ghe dise: - dame i schei – co brute maniere e mi me meto in meso, ma lù el me para via co un peadon...A gema vedendo sta roba a ciapa davero paura e a ghe dise: - speta che i te i to togo – Lù el ghe va drìo e quando ch’el vede el bussooto dove che Gema tieni schei... el ghe da un spenton, el ghe toe el bussooto...el scanpa de corsa, aassando a Gema destirà par tera co i oci sbarà, mi ghe so corso drio sbaiando e go serca de morsegarlo, ma lù el me da n’altro peadon che me ga butà soto a toa. Co i  ossi tuti roti che me faséa mae so ndà da a Gema, che intanto a se gheva tirà su e a me ciapa in brasso caressandome e domandandome scusa par queo che me gheva fato so nevodo. Intanto, pian pianeo a Gema se riciapa dal spavento che a ga ciapà, a teefona a so fioa e a ghe conta cossa che ga fato so fioo. Verso sera a vedo sonare el canpaneo so fioa de a Gema, che a vien trovarla e vedare come che a sta. Mi no a me gheva mai vista, ma e me se ga vissinà e co deicatessa a me ga fato de e caresse, che e mega fato tanto ben. Mama e fioa, co tanta tristessa e se conta sta bruta roba che xe capità. A fioa a ga dito ch’el toso xe ndà via da casa da calche mese e no a ga pì savesto gnente fi a quando no a ga ciapà a teefonada de so mama. Mama e fioa e se varda co i oci gonfi de agreme, mi a so sentà vessin a Gema e scolto queo che e dise, agnandome un poco pal mae che me ga fato e peade del ch’el ramengo. Dopo avere parlà un toco... e decide de teefonare ai carabinieri par denunciare sto fioo, parché n’ol fassa ncora de e maegrassie e par iutarlo a vegnere fora da a so situassion, che no ho go scrito sora, ma el toso se droga, xe par questo el ga fato queo ch’el ga fato. El giorno dopo a fioa torna da so mama, parché xe rivà i carabinieri a casa de a Gema, par sentire cossa che xe capità e scrivare a denunsia, però mama e fioa e ga dito che non e voe denunsiarlo pa i schei che’el ga robà, ma soo par trovarlo, e se comisara ch’el tanto co i carabinieri, disendoghe de no condanarlo, ma de trovarlo par iutarlo. Passa i giorni, a Gema se ga chietà e anca mi me fa manco mae dove che go ciapà i peadoni. Intanto, i carabinieri i ga trovà el toso e dopo averlo tartassà un poco,  i o gà portà in te comunità poco distante dal paese. Questa xe na storia come tante, dove me so trovà a vivarla insieme a Gema,go passà ncora tanti ani bei insieme a éa, fin che na matina me so sveià, so ndà come le soito sbaiando, a tirarghe e cuerte in camara da leto, ma a Gema no me risponde, a ora so saltà sul leto e go scomissià lecarla, ma a Gema non se sveia, me so cocoà vessin  a éa e so resta à.Passa na setimana e vien so fioa a trovarla, a sona el canpaneo, ma nessuno risponde, mi o go pìa forsa de sbaiare, cossì so fioa a ciama ncora na volta i carabinieri, che i riva co i ponpieri e i verse a porta, i vien in camara e i ne trova, a Gema morta za da na setimana e mi che quando i go visti go tirà l’ultimo respiro.


A vardo sta fotografia
e tiro un gran respiro
pien de nostalgia
Ricordo quando assù
sul Monterico so ndà 
co  Ilario me compare 
ormai tanti ani fa
ma de che l'inverno e de ù
che a bea passeiata
ne a me mente e nel core
no a sarà mai desmentegà.
Par questo ringrassio
che che sta bea foto
ga scatà.




venerdì 15 marzo 2019

Venerdì 15 marzo 2019 

Carissima S. e e blog.
                                    ieri ci siamo sentiti per telefono, ti avevo chiesto se per la Giornata mondiale della Poesia 2019, potevi portare gli alunni della tua Classe al Boschetto dei Frati per colorare il parco, che ha ancora gli alberi spogli, ma mi hai detto che le regole impartite dalla Dirigenza Scolastica, ti impediscono di fare partecipare i bambini a questa gioiosa manifestazione, perché bisognava chiedere all'inizio dell'anno e sottoporre il progetto al Consiglio d'Istituto. Ancora una volta mi meraviglio di questa esagerata burocrazia, perché fa comodo scaricare e non prendersi le responsabilità...tanti onori, ma pochi oneri W gli italiani di una Italiota alquanto idiota. Scusate lo sfogo, ma ormai le tanto agognate LIBERTA'  e RESPONSABILITA' sono state relegate in un cassetto. Comunque sia, la Giornata Mondiale della Poesia del 21 marzo spero che venga partecipata dai bambini che frequentano il Parco Buzzaccarini, mentre sabato 23 con gli oltre 20 Poeti della Rocca in Fiore mi incontrerò e reciteremo le nostre ultime opere durante il pranzo che sarà preparato nella Sala della Casetta del Parco stesso. L'invito è esteso (previo prenotazione al mio n. tel. 3391278851) a tutti coloro che amano la Poesia.

Buona giornata!

continua ....l'attesa è lunga e noiosa, sono seduto su d'una sedia, in una stanza anonima della Stazione dei Carabinieri, davanti a una scrivania con una sedia vuota e  affissa alla parete una fotografia del Presidente della Repubblica, sopra la scrivania c'era solamente un blocco notes, una penna biro e una matita, che occupavano un piccolo spazio d'una spaziosa scrivania di legno con la superficie di colore nero. Mentre sto guardandomi attorno con lo sguardo sulle singole cose, squilla il telefono e quasi furtivamente irrompe nella stanza un  giovane carabiniere, il quale risponde: Pronto.. aveva la cornetta scostata dall'orecchio, così ho potuto sentire tutto quello che la voce di un uomo  gli diceva sua figlia gli aveva telefonato dalla casa di una sua amica, dove è rimasta dormire dopo la Festa di Compleanno della stessa....era l'uomo della coppia che era venuta alla diga assieme forze dell'ordine. Questa notizia mi ha fatto piacere, almeno non sono qui solo per le presupposte vicissitudini nelle quali sono caduto in una notte insonne e un giorno che mi vede coinvolto in una vicenda dai lati oscuri. Passano un paio d'ore, durante le quali, il giovane carabiniere mi ha portato un caffè e un bicchiere d'acqua. Finalmente entra nella stanza il Comandante, il quale mi dice che potevo tornare a casa, perché gli accertamenti avevano affermato positivamente la mia posizione. Prima di uscire, gli ho chiesto, sempre se poteva dirmelo, come stava la ragazza e che cosa era successo.....il Comandante mi ha guardato, come dire che non erano fatti miei, ma poi ci ha ripensato e considerato che ero stato io a chiamarli, mi ha detto che la ragazza si era ripresa e ha raccontato che è andata alla diga con dei suoi compagni, dopo le abbondanti libagioni d'una Festa a casa di amici....che alla diga aveva, con questi amici, saltato, cantato e bevuto ancora...e quando stanchi hanno preso la via del ritorno, lei è scivolata giù tra i sassi rimanendovi incastrata... aveva gridato aiuto, ma i suoi compagni non l'hanno sentita... sbronzi come erano......Così è terminata questa mia lunga notte e ancora più lungo travaglio,  dentro una Caserma.


Una bella giornata
di fine inverno
secca e soleggiata
Nel parco non ci sono
bambini che giocano
ci sono le anatre le oche e anche i cigni 
che caracollano sulla prima 
fresca erbetta primaverile
la siccità ha seccato il canale
e l'acqua non arriva al laghetto
E' una delle tante stagioni
nelle quali la pioggia
è caduta abbondante in altre regioni
ma che qui da noi da molti mesi
ci ha lasciati a bocca asciutta
con la terra arsa e cotta.



giovedì 14 marzo 2019

GIOVEDI' 14 MARZO 2019

Carissima S. e blog.
                                 una notte insonne, non riuscivo ad addormentarmi e a mezzanotte passata, sono andato a prendermi un libro e ho iniziato a leggerlo, per alcune pagine sembravo sveglissimo, poi mi sono detto che è meglio che provi a dormire, ho messo già il libro (Cime tempestose di Emily Bronte)  ho spento la luce, non so a che ora mi sono addormentato, ma non so per quanto, perché e cominciato il mio tour sul fianco destro e sinistro, pancia in su e pancia in giù... Sono arrivate le 5 e mezzo del mattino e Gemma che mi chiede se voglio il caffè.
Continuo il racconto(giallo?) ....saranno trascorsi dieci minuti e ho visto all'inizio della diga, spuntare i carabinieri, dietro a loro c'erano i pompieri e una coppia di persone. Tutti correvano,quasi volavano, arrivati verso di me, i carabinieri hanno guardato giù sugli scogli, mentre i pompieri si erano già calati verso la ragazza e stavano valutando come intervenire. Dopo qualche minuto, i pompieri,  hanno infilato una specie di spranga, che automaticamente divaricava i due massi che trattenevano le gambe della ragazza  e l'hanno, con precauzione tirata fuori, respirava ancora, mentre la sollevavano è arrivato l'elicottero, che l'ha caricata su una barella ed è partito alla volta dell'Ospedale. La coppia dei signori che erano al seguito dei carabinieri erano delusi, confusi e sollevati, perché credevano che fosse la loro figlia e di avere finalmente ritrovata,  la cercavano dalle tre di notte e per questo avevano avvisato anche i carabinieri, che dopo la mia chiamata li hanno avvisati di questo ritrovamento, per questo motivo si sono subito mossi verso la diga e sono arrivati contemporaneamente agli aiuti. Durante tutto i momenti del frenetico intervento, io stavo rispondendo alle domande di un carabiniere, mentre un altro trascriveva il verbale di quello che  gli dicevo. Al termine dell'interrogatorio, il primo carabinieri che mi ha interrogato è andato a parlare con il suo collega più alto in grado, il quale mi si è avvicinato e mi ha detto che dovevo seguirli in caserma per approfondimenti. perplesso e di malavoglia li ho seguiti. In caserma erano già arrivate notizie dall'Ospedale, la ragazza aveva una gamba spappolata a causa del suo agitarsi per liberarsi, ma in complesso stava bene e la stavano già interrogando. Ho ascoltato tutto ciò, mentre seduto su d'una sedia, aspettavo qualcuno che mi dicesse perché ero stato portato. Dopo un po è arrivato il comandante della Stazione, il quale mi ha detto che le risposte che avevo dato nel primo interrogatorio sulla diga, non erano convincenti, per questo motivo dovevano approfondire. Pertanto, dovevo aspettare che i suoi colleghi controllassero dove abitavo, con chi abitavo e se qualcuno mi avesse visto uscire all'alba. Essi non credevano al mio stato emotivo, che mi aveva fatto passare una notte insonne e all'alba ero uscito per andare in spiaggia, ma sopratutto verso la diga.....
Continua...

Grato di tutto ciò
che in questo giorno
mi offre il Creato,
inizio la giornata allo spuntar del sole
con una passeggiata sulle 
antiche orme dei pellegrini,
che  vengono quassù ai Santi
da luoghi lontani e vicini.
Questo è un luogo
per noi indigeni privilegiato,
dove quassù ritroviamo 
pace e silenzio, che ci invita
a meditare sul dì che sta per incominciare
e sulle cose da fare.
Quassù viene spontaneo innalzare
gli occhi al cielo e le sette chiesette
invitano alla preghiera
che aiuta il nostro andare
dalla mattina alla sera.