lunedì 4 marzo 2019

Lunedì 4 marzo 2019  

Carissima S. e blog. 
                                 dalla finestra della mia forzata clausura, guardo il cielo grigio, come il mio umore, dovuto dalla notte insonne a causa della ricerca della posizione, che mi permettesse di non sentire i dolorini che mi procura il ginocchio. Però, questo non riposo, mi ha permesso anche qualche momento per pensare alle passeggiate sull'argine, alle violette che già penso siano spuntate, al tepore del  sole e alla leggera brezza marzolina, assieme alla gioia che proverò nel riprendere a camminare senza soffrire. Carissimi, ieri non è venuto a trovarmi nessuno, credo che le maschere e i coriandoli carnevaleschi abbia travolto tutti nel roboante tripudio di colori, suoni e allegria. Oggi tutti riprendono la loro quotidianità, che auguro a tutti sia serena, proficua e tranquilla.

Buona giornata!


Nella clausura forzata
in cui mi trovo,
penso a quando rivedrò
di nuovo la mia città.
Sono certo che non la troverò
cambiata, perché da secoli
è rimasta intatta.
Ma se ben ricordo era in  
stato di degrado dovuto alla vetustà.
 Allora, quando la rivedrò
spero siano stati fatti
gli interventi necessari
per risanare le crepe che
feriscono tristemente 
la mia bella città,
che per la sua bellezza e unicità,
 proporrei come
Patrimonio dell'Umanità.


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