giovedì 14 marzo 2019

GIOVEDI' 14 MARZO 2019

Carissima S. e blog.
                                 una notte insonne, non riuscivo ad addormentarmi e a mezzanotte passata, sono andato a prendermi un libro e ho iniziato a leggerlo, per alcune pagine sembravo sveglissimo, poi mi sono detto che è meglio che provi a dormire, ho messo già il libro (Cime tempestose di Emily Bronte)  ho spento la luce, non so a che ora mi sono addormentato, ma non so per quanto, perché e cominciato il mio tour sul fianco destro e sinistro, pancia in su e pancia in giù... Sono arrivate le 5 e mezzo del mattino e Gemma che mi chiede se voglio il caffè.
Continuo il racconto(giallo?) ....saranno trascorsi dieci minuti e ho visto all'inizio della diga, spuntare i carabinieri, dietro a loro c'erano i pompieri e una coppia di persone. Tutti correvano,quasi volavano, arrivati verso di me, i carabinieri hanno guardato giù sugli scogli, mentre i pompieri si erano già calati verso la ragazza e stavano valutando come intervenire. Dopo qualche minuto, i pompieri,  hanno infilato una specie di spranga, che automaticamente divaricava i due massi che trattenevano le gambe della ragazza  e l'hanno, con precauzione tirata fuori, respirava ancora, mentre la sollevavano è arrivato l'elicottero, che l'ha caricata su una barella ed è partito alla volta dell'Ospedale. La coppia dei signori che erano al seguito dei carabinieri erano delusi, confusi e sollevati, perché credevano che fosse la loro figlia e di avere finalmente ritrovata,  la cercavano dalle tre di notte e per questo avevano avvisato anche i carabinieri, che dopo la mia chiamata li hanno avvisati di questo ritrovamento, per questo motivo si sono subito mossi verso la diga e sono arrivati contemporaneamente agli aiuti. Durante tutto i momenti del frenetico intervento, io stavo rispondendo alle domande di un carabiniere, mentre un altro trascriveva il verbale di quello che  gli dicevo. Al termine dell'interrogatorio, il primo carabinieri che mi ha interrogato è andato a parlare con il suo collega più alto in grado, il quale mi si è avvicinato e mi ha detto che dovevo seguirli in caserma per approfondimenti. perplesso e di malavoglia li ho seguiti. In caserma erano già arrivate notizie dall'Ospedale, la ragazza aveva una gamba spappolata a causa del suo agitarsi per liberarsi, ma in complesso stava bene e la stavano già interrogando. Ho ascoltato tutto ciò, mentre seduto su d'una sedia, aspettavo qualcuno che mi dicesse perché ero stato portato. Dopo un po è arrivato il comandante della Stazione, il quale mi ha detto che le risposte che avevo dato nel primo interrogatorio sulla diga, non erano convincenti, per questo motivo dovevano approfondire. Pertanto, dovevo aspettare che i suoi colleghi controllassero dove abitavo, con chi abitavo e se qualcuno mi avesse visto uscire all'alba. Essi non credevano al mio stato emotivo, che mi aveva fatto passare una notte insonne e all'alba ero uscito per andare in spiaggia, ma sopratutto verso la diga.....
Continua...

Grato di tutto ciò
che in questo giorno
mi offre il Creato,
inizio la giornata allo spuntar del sole
con una passeggiata sulle 
antiche orme dei pellegrini,
che  vengono quassù ai Santi
da luoghi lontani e vicini.
Questo è un luogo
per noi indigeni privilegiato,
dove quassù ritroviamo 
pace e silenzio, che ci invita
a meditare sul dì che sta per incominciare
e sulle cose da fare.
Quassù viene spontaneo innalzare
gli occhi al cielo e le sette chiesette
invitano alla preghiera
che aiuta il nostro andare
dalla mattina alla sera.


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