domenica 3 marzo 2019

Domenica 3 marzo 2019 

Carissima S. e blog.
                                  c'è un magnifico e splendido sole, invidio tutti coloro che sono in passeggiata sugli argini, sui campi e sui colli. Io sono costretti a rimanere in casa e a cercare di non sentire i tanti dolorini che il ginocchio operato mi offre in ogni memento della giornata. Ieri pomeriggio sono venuti a trovarmi Padre leone e Paolo Pizzigolotto. Erano le 14 e 30 circa, stavo riposando sul divano, quando ha suonato il campanello, assonnato guardo attraverso le tapparelle socchiuse e vedo al cancello Padre Leone e Paolo. Sono stati davvero cari a venirmi a trovare, avevo il desiderio di vederli e loro, prima di partecipare all'Incontro con gli Amici di Santiago, si sono ricordati di me...Grazie cari Amici e fratelli di Cammino. Anche Gemma era a letto a riposare e l'ho chiamata, tutta felice è scesa per abbracciare questi cari amici, ci ha fatto il caffè e dopo averci scambiato le tante cose che avevamo da raccontarci, ci siamo salutati, perché dovevano andare all'Incontro. Più tardi è venuto mio figlio Giovanni a portarci delle cose che Gemma gli aveva chiesto di comperarle. Con grande affetto ringrazio questa mia  nuova famiglia, ormai da 15 anni, che mi accudiscono con altrettanto affetto, non so cosa avrei fatto senza di loro, dopo la morte della mia cara Maria. Tutti loro si sono premurati di starmi vicino durante la degenza in quel di Ferrara, che nonostante sia stato in buone e premurose mani, è sempre un luogo di sofferenza, ma nel quale ho potuto vedere la partita alla tv tra Iuventus e Atletico Madrid, che mi ha deluso, ma gli spagnoli sono davvero più forti. Anche questo aiuta questa degenza breve e intensa... Il più è passato,e il medico di reparto i mi ha comunicato le dimissioni per giovedì 21 febbraio, non mi sembra vero, mi ero abituato a tutti gli operatori sanitari e alle compagne di sventura, molte delle quali provenivano dal Veneto come me, alcune erano di Padova e dintorni. Il giorno è arrivato, sono passato a salutare tutti, in particolare gli amici operati. Nel pomeriggio sono arrivati Gemma e Giovanni e dopo avere parlato con il medico, questi ci ha consegnato la lettera di dimissioni. Siamo partiti con un solo rammarico, non avere potuto salutare e ringraziare il dott. Melan e suo figlio Luca, ma lo farò con una telefonata mercoledì prossimo, quando fa visita all'Affidea a Monselice. Il viaggio di ritorno è stato ottimo e nell'avvicinarmi ai mie Colli, che piano piano, offuscati, si intravedevano nelle nebbie padane, mi sembrava un sogno ritornare a casa.

Buona giornata!


Lo sguardo allungo
intra la nebbia che avvolge
la mia città della Rocca.
Sogno o son desto...
sto ritornando a casa!
Un tempo certo, che la degenza
 non mi ha fatto percepire
e che ora la mia vita
devo ricostruire.
Piano piano con l'aiuto
della mia FAMIGLIA
con Gemma in primis
riuscirò di certo
a riprendere in mano 
la vita in un nuovo
ciclo di passioni interrotte
che attendono il la
per uno strabiliante concerto
che el PARON mi ha riservato
di vivere nel tempo
che LUI ha disegnato.
GRAZIE  PARON di questa prova 
che con il tuo aiuto 
ho superato.




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