Mercoledi
12 agosto 2015
Carissima S. e blog, ogni mattina, lungo
l’argine, c’è sempre qualcosa di nuovo, come nell’andata verso Marendole, la mia ombra si allunga dinanzi a me, mi
sembra di essere magrissimo, mi vengono in mente i Watussi, i lunghi abitanti
dell’Africa centrale; due tortorelle si inseguono volteggiando gioiose, non
hanno mani, ma si sfiorano con le ali, come due innamorati; una lepre corre
veloce sul campo appena tagliato; le gazze non si vedono e trovo la cosa
strana, perché da queste parti ce ne sono moltissime, vedrò in seguito quando
riappariranno e nella prossima stagione estiva se ci saranno, poi farò le mie
deduzioni, non sono un esperto ornitologo, ma forse è la loro stagione degli
amori, o sono emigrate verso luoghi più consoni al loro modo di vivere; le
cannelle s’allungano verso l’acqua e hanno creato una piccola penisola, tra le
fronde vedo una testolina muoversi, è una piccola anitra selvatica che si
nasconde velocemente; delle rondini sfiorano veloci il pelo dell’acqua; a
quest’ora ho sentito lo sferragliare di quattro treni che andavano su e già.
Ogni dì, se si vuole, c’è sempre qualcosa di nuovo da osservare sull’argine del
canale. Buona giornata!
Andata
e ritorno
Da
un ponte all’altro
In
compagnia di uccelli
Che
volano giocosi nel cielo
Del
rumore dei treni
Dell’acqua
che scorre
Nel
fiume dove
Le
galinelle e le anitre selvatiche
S’affrascano
veloci
Al
mio sopraggiungere
Il
granoturco inaridito
Dalla
mancanza di pioggia
È
stato tagliato anzitempo
Verrà
mutato in mangime
Per
gli animali
Quante
cose nuove ogni dì
Nella
consueta passeggiatina.
Nessun commento:
Posta un commento