giovedì 4 giugno 2020

Giovedì 4 giugno 2020

Carissima S. e blog. 
                                  nel pomeriggio di ieri, il cielo ha iniziato ad oscurarsi ed è caduta la pioggia, ma non abbastanza per dissetare la terra. Anche stamattina il cielo è coperto e nasconde il sole anche se fa caldo lo stesso, perché ci stiamo avvicinando al solstizio d'estate. Da un solo mese era iniziato il solstizio di primavera, quando il 21 febbraio siamo stati assaliti dal coronavirus ci è sembrato di essere precipitati all'inferno, la paura serpeggiava dappertutto, negli ospedali mancava tutto e abbiamo perduto tutta la nostra sicurezza, questo virus  ha messo in evidenza tutta la nostra fragilità. Sono passati poco più di cento giorni di incertezze, insicurezze e con migliaia di persone che sono morte, ma nonostante tutto questo, ho ascoltato tante polemiche, gelosie, invidie, sia da parte del mondo politico che scientifico, tant'è che questo breve tempo mi sembra davvero lungo. Per noi anziani, ora che sembra di essere usciti dalla pandemia, non ci sentiamo ancora sicuri e indugiamo nel tenerci la mascherina ed ad uscire di casa, nemmeno i più giovani osano più di tanto. Comunque la vita è ripresa, tante attività hanno iniziato a lavorare, si vedono molte più auto in giro e gli ospedali, seppur lentamente,  la vita sociale e lavorativa sta riprendendo la propria funzione. Non possiamo però.  sentirci del tutto liberi e forse non affronteremo  più la vita come prima. 


Vorrei ritornare indietro nel tempo,
ascoltare battere il mio cuore
nell'attesa di rivederti.
Vorrei sedermi sull'erba,
con la testa appoggiata
sul tuo ventre, ad ammirare
i colori dei fiori e sentire
il profumo della Natura,
che in questa stagione è rigogliosa.
Vorrei sentire tuo respiro, 
guardare il tuo bel viso,
vedere nei tuoi occhi la gioia.
Vorrei essere  accanto a te
in quel letto d'ospedale,
ma il coronavirus mi ha privato
 di vederti anche una sola volta,
ma improvvisamente uno squillo di telefono,
mi ha annunciato la tua morte,
ed ora giaci sotto la nuda terra,
ricoperta dai miei fiori
che presto  appassiranno,
ma tu rimarrai sempre nei miei sogni
e  nel mio cuore, il tuo ricordo 
non appassirà mai.

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