martedì 13 novembre 2018

Martedì 13 novembre 2018 

Carissima S. e blog.
                                  quando mi sveglio il primo pensiero non è rivolto al Creatore, ma a cosa devo fare e cosa farò, poi guardo il Crocifisso che è nella corona del rosario appesa sul muro e allora Gli rivolgo un saluto e questa preghiera: "Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano, conservato in questa notte, fa che le azioni della giornata siano tutte conformi alla Tua volontà, Tu che vivi e regno nei secoli dei secoli". Credo e per questo prego, non confido solo in me stesso, come facevo fino a qualche decina di anni fa. Credo e ringrazio el Paron che mi aiuta sempre di più, in modo particolare in questo periodo della vita, che non ho più forza, non ho più voglie e delle cose non  so più che farne, anzi molte mi sono diventate ingombranti. Pensare al Creatore e a tutti gli insegnamenti che mi ha dato, attraverso il vecchio e il nuovo Testamento, mi aiuta a passare meglio le giornate, mi sostiene quando le forze mi mancano. Con la preghiera guardo il prossimo, che fino a qualche anno fa non vedevo, perché pensavo e guardavo solo ed esclusivamente al mio benessere. Oggi non è più così, il mio corpo non reagisce, i desideri non lo stimolano più e allora ripenso sempre a quella veritiera frase dialettale: " Quando el corpo se frusta...l'anema se giusta". Tutto questo, se da una parte non provo più molti piaceri, dall'altra parte mi viene in aiuto la mia educazione cristiana che mi rasserena dalla  mattina alla sera. Con questo, si potrebbe pensare che sia pessimista e stia cadendo in depressione, ma non è così, perché vado sempre meno dal fornaio e molto più spesso in farmacia, questa è la realtà: " Ogni alba ha il suo tramonto".

Buona giornata!


La luce illumina 
gli angoli bui delle cose,
ma  guardando verso l'alto,
uno spiraglio di cielo
ci ricorda che la preghiera
illumina l'anima.



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