domenica 11 novembre 2018

Domenica 11 novembre 2018 

Carissima S. e blog.
                                  la povertà materiale e quella spirituale  dell'uomo, inducono ad accettare l'aiuto, che nell'uno o nell'altro caso può avere dei secondi fini...Al povero senza lavoro, senza casa, senza denaro l'aiuto l'aiuto arriva attraverso la carità di qualche spicciolo, che oggi viene chiesto, più o meno palesemente, ad ogni angolo di strada, di negozio, di chiese e supermercati , mi sembra che sia diventata un'occupazione  per tanti robusti giovanotti che stazionano per ore davanti ai quei luoghi, peraltro ben vestiti e con il cellulare. Il tempo di San Martino che ha dato il suo mantello al povero nudo e infreddolito, è passato da un bel pezzo, oggi il povero non è più nudo,ci pensa l'organizzazione che li porta ogni mattina ai loro posti....Invece, per quanto riguarda la povertà spirituale, essa è passata di moda con l'avvento della tecnologia dei social,  dove il povero in spirito trova conforto e  risposta ai suoi interrogativi, cadendo spesso nelle grinfie di qualche santone capo di sette gli annullano ogni capacità di ragionamento, quasi come un lavaggio del cervello si affidano ad esse in anima e corpo. Queste sono le odierne povertà che fanno scomparire l'AMORE per se stessi, per i propri cari e non provano certo  AMORE per il prossimo.

Buona giornata!


Una porta che fa fatica
ad aprirsi per intero
alla povertà che la circonda.
L'E.C.A.
l'Ente comunale di Assistenza
è chiuso ormai da lungo tempo
e  così pure la Mensa de Poveri
al Convento de Frati.
Le casse comunali piangono
e gli introiti non sono 
nemmeno sufficienti  a pagare gli stipendi
ai dipendenti.
Ecco  che alla faccia del progresso
sorge una nuova povertà
e la domanda viene spontanea
il Comune ad andare avanti
 ce la farà?

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