lunedì 6 luglio 2020

Lunedì 6 luglio 2020

Carissima S. e blog. 
                                  ieri ho passato una bella domenica in compagnia di amici, abbiamo rispettato le regole imposte dalla pandemia. Siamo stati seduti sotto l'ombra del grande ciliegio di Olindo e tre ore sono volate via in men che non si dica. Stanchi di mangiare, di chiacchierare e di libagioni, ci siamo alzati per tornare alle nostre case e riposare dal piacevole convivio. Io sono andato in bicicletta a pedalata assistita e per ritornare ho fatto un lungo giro attraverso i colli, mi sono molto divertito, perché ho trovato un anello in mezzo al bosco che non avevo mai fatto. Ho terminato la giornata sul divano di casa guardando un vecchio film  di cow boy alla tv, ma ho anche seguito alla radio la partita Inter/Bologna è con grande dispiacere la mia Inter ha perso 2 a1. Stamattina il sole già scotta e il sudore si appiccica alla pelle, me ne sto seduto a scrivere questa pagina, in attesa di uscire al mercato settimanale. Oggi termino le terapie a Este e per il resto non so cosa mi succederà, ma di una cosa sono certo che non dimenticherò di recitare il Rosario per chiedere aiuto a Dio, attraverso la Madonna, di far cessare questa pestilenza di coronavirus.


Se le rose al filare della vite
sono belle e profumate
si profila una buona vendemmia,
come le madri che se concepiscono 
con gioia la vita
avranno figli belli e sani.
Purtroppo la società del consumo,
man mano che sono cresciuti,
li ha aggrovigliati nelle sue
spire egoistiche, e per generazioni
l'avere ha stravolto l'essere sociale
per privilegiare l'edonismo, fin che
un giorno un pulviscolo coronato
ci ha messi tutti in riga
e ci ha costretti a mascherarci
dietro al nostro egoismo,
ancorati alla paura di dovere
perdere i nostri averi 
e c i ha mostrato la loro inutilità.



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