Mercoledì 2 ottobre 2019 

Carissima S. e blog. 

                                 ieri mattina ho incontrato Paola, presidente A.V.O. di Monselice, la quale mi ha raccontato le su difficoltà, e allora le ho suggerito di mettere a posto le cose e di indire una Assemblea straordinaria. Nel pomeriggio sono andato alle esequie del mio amico Silvano e ho fatto le condoglianze a suo fratello  Agostino ( per tutti noi Roberto). Alla sera ho visto il primo tempo dell apartita di calcio Juventis/ Lever Monaco. La Juve vinceva uno a zero, ma sono andato a letto, e vedrò sui giornali di stamattina come è andata, ora mi sono ricordato che posso vedere il risutato finale anche nel cellulare, e vedo che con gioia che la Juve ha vinto 3 a 0. Stamattia mi sono alzato presto, ho preso la bici e sono andato a Messa al Carmelo. Quando sono uscito pioveva, ma c'era anche il sole, non fa freddo. Più tardi vado all'incontro con il Gruppo di Lettura, e commenteremo il  bel romanzo  di Ian McEwan LA BALLATA DI ADAM HENRY, nel quale ci sono tutte le componenti per applaudire allo scrittore di questa bella storia, dove l'umano sentire rivela i sentimenti dell'uomo adulto, come quelli dell'uomo adolescente, e la ragionevolezza della legge, che in questo caso ha salvato una vita, ma per poi perderla nel contrasto appassionato dell' Amore. Infatti, il giovane Adam che è stato guarito dalla ragione, si è poi tolto la vita per il venire meno di un amore  Oggi è anche la festa dei nonni, ed è è una gran bella e meritata festa, perché se non ci fossero i nonni bisognerebbe inventarli.

Buona giornata!

Vardo sto albaro de sarese

e me vien nostalgia

de ch'el bel mese,

pien de profumi e de coori,

che fa passare e matane

e inpoenisse i cori.

In magio xe primavera piena,

nialtri se spoiemo e i albari se inpiena

de foie e de fruti,

e l'aria xe più serena.

M e ricordo e sere de magio

che ndavo al fioreto a pregare a Madona,

ma anca par vedare a me moroseta 

che ormai a xe na dona,

e  ricordo che cantavo l'Ave Maria,

che a deventava poesia, 

quando vardavo a me tosa.