giovedì 3 ottobre 2019

Giovedì 3 ottobre 2019  

Carissima S. e blog. 
                                 ieri mattina e e pomeriggio, non mi sono portato appresso l'ombrello e ho preso la pioggia, che è durata parecchie ore, poi nel tardo pomeriggio sembrava che cielo sereno e sole, ormai al tramonto, avesse dipanato le nuvole, ma a sera e durante la notte e ricominciato a piovere. Cadeva lenta e uggiosa era divenuta la voglia di uscire di casa. Stamattina il cielo è coperto e annuncia pioggia in arrivo, ma se esco mi porterò l'ombrello. Non lo so, ma mi sembra che quando piove, i rumori del traffico siano attutiti, e le macchine che viaggiano sono molte meno. E allora, qualche pioggia è la benvenuta, si corre meno e a ritmo più lento.La pioggia dovrebbe indurre le famiglie a rimanere in casa e a dialogare  di più, ma parlando con altre persone, mi sento dire che genitori e figli si ritirino, ciascuno nelle proprie stanze, con le proprie cose, e spesso nemmeno a pranzo riescono a mettersi a tavola tutti assieme, a scambiarsi qualche parola e qualche sorriso. Viviamo in un mondo chiuso in circoli, bar, sport, sempre tra le stesse persone, le stesse idee, gli stessi interessi, lo stesso  modo di vestire, gli stessi scambi di gioie e dolori. Sembra che la società odierna non trovi più lo spazio e il tempo per riflettere, per gustare il piacere della famiglia, del matrimonio, dei figli, del senso della vita. L'uomo di oggi, passa il tempo, trascurando lo stesso che è prezioso, e solo nell'accontentarsi di quel poco, racchiuso in una routine quotidiana che è sempre la stessa, come dentro noi stessi racchiudiamo i nostri pensieri, i nostri desideri, che non vengono realizzati, mentre il tempo scorre e si arriva alla canizie senza accorgerci, del tempo che è passato e di tutto il tempo perso, senza avere gustato appieno tutto il nostro essere. Fino a che non ci ritroviamo acciaccati e con poca forza fisica, lasciando al cervello qualche stimolo che non sarà mai più soddisfatto.

Buona giornata!


No te ghe voesto a bicicleta,
desso pedaa fin che te si bon, 
parchè in pressa passa el tenpo,
e sensa incorsarte  te te trovi a stranbaon.

Cori de qua e corri de à,
sensa mai fermarte a pensare,
a vardare, a gustare,
ma dove veto, se no te ghe 
un posto dove ndare,
e sentirte drento el beo che te ghe
dove poderte scoltare,..
,
Fermete calche volta
e vardete uno co altro, scanbiete 
na paroa, un baso, un soriso,
e incorsarte de a gioia
sul to bel viso.

Nessun commento:

Posta un commento