mercoledì 9 gennaio 2019

Mercoledì 9 gennaio 2019 

Carissima S. e blog.
                                  stamattina, riprendiamo gli incontri con il Gruppo di Lettura di Monselice - Insieme tra libri e parole - Commenteremo il romanzo IL FIUME SONO IO. Questo autore è un giovane nostro compaesano (anche se non originario).Sono molto contento di averlo letto e ringrazio chi la proposto al Gruppo di Lettura ‘Tra libri e Parole’. Come dicevo l’ho gradito, perché A.T. ha scritto questo romanzo, quasi come fosse il suo diario. Pur mettendo in risalto il personaggio principale Nino Franzin, mi è sembrato che parlasse di se stesso. Bellissime le descrizioni dei luoghi
che mi sono cari, anche se non li conosco proprio tutti, so però dove sono. Devo dire anche, che a parer mio A.T. con i nomi particolari che ha dato ai vari personaggi e animali, penso che anche lui abbia letto il romanzo di PRENDILUNA di Stefano Benni, solo che il suo romanzo mi è ancora più piaciuto, perché ha usato il dialetto a me tanto caro. Inoltre mi ha fatto fare un salto nella mia via d’infanzia, la via Moraro, dove c’erano dei fratelli che facevano i pescatori nel Fiume-canale Bisatto e usavano, tra gli altri attrezzi da pesca anche il REON. Inoltre, anche io ho pescato sul quel canale, con la mia canna di bambù che andavo a prendere a Lispida. Anche io ho usato gli ami, il nervetto, il piombo, il sughero e con il badile cercavo i vermicelli nel fango in riva all’acqua, specialmente quando era bassa. Anche io gioivo quando pescavo i pesce gatti (barboni), le tenche, le carpe ei girasoli. All’interno del romanzo ci sono momenti tristi, nei quali ha usato un linguaggio che non mi è piaciuto (specie nei confronti delle donne). Però è un romanzo molto bello, scritto (pur essendo il suo primo lavoro) professionalmente, da autore navigato. La quarta parte mi è particolarmente piaciuta, perché è molto romantica e poetica che si allunga
verso il mare nel giro in barca con la moglie e il tenca (un bel personaggio coautore con Nino Franzin). Complimenti, orgoglioso, come Monselicense, di averlo sotto casa ( come si dice) e sarà piacevole incontrarlo.

Buona giornata!


Nee prime ranpe del Monterico
el Conte ga fato fare el Soario
par nialtri putei poareti
Ricordo che i giorni benedeti
dove ndavo in vacansa
dove zugavo e magnavo tre volte al dì
come i siori
Ricordo tanti me amissi
che i gera sensa mama o popà
e al Soario da e suore 
i vegneva rancurà
El Soario cossì el gera ciamà
parché se ciapava el soe
sensa ndare al mare 
o in montagna
Ricordi e nostalgia
che da testa el tenpo 
no pararà mai via.






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