domenica 27 gennaio 2019

Domenica 27 gennaio 2018 

Carissima S. e blog.
                                 freddo intenso,  poca gente per le strade e quella poca che c'è è imbacuccata ben bene per ripararsi dal gelo. Alberi senza foglie, mucchi  di foglie che stanno marcendo per divenire poi concime e far rifiorire nuova vita sulla terra, Questo è l'inverno che si fa sempre più gelido via via che ci avviciniamo ai giorni della merla che sono i giorni più rigidi dell'anno, ecco come si presenta ed è quest'ultima domenica di gennaio. Nella notte ho sognato uno che mi ha telefonato dicendomi che egli ama andare al cimitero, al che ho risposto che anch'io ci vado spesso, dall'altra parte ho sentito dei suoni indistinti e poi più nulla ed ho chiuso il telefono. Non so che spiegazione dare a questo sogno, è solo un  sogno o è perché ho pensato di ricordare di chiedere a Silvano, il custode del cimitero, se ha fatto la targhetta per ricordare mia sorella Noris, della quale abbiamo messo  le sue ceneri assieme a mamma  e papà lo scorso 31 dicembre...Cosa che farò non appena andrò al cimitero la prossima volta. Un'altra spiegazione a questo sogno è:  Oggi si ricorda la Shoa, cioè l'olocausto degli ebrei, e non solo, nei campi di concentramento nazisti durante la II Guerra mondiale, con il mio pensiero che va al cimitero locale, dove fuori le mura ci sono delle piccole croci bianche con i nomi dei giovani soldati tedeschi morti nel bombardamento del Cinema Roma il 6 febbraio 1945. Non dimenticare è doveroso per non ricadere in quella barbarie, ma purtroppo non è così, perché oggi, anche se non c'è più la guerra, ci sono ancora campi nei quali sono ammassati esseri umani, che noi rifiutiamo di aiutare. Povera gente che tenta a rischio della vita ad affrontare il mare con barche in precarie condizioni, che sono simili ai campi di sterminio e dei quali non conosceremo mai nemmeno i loro nomi....Un sogno che mi ha catapultato questa mattina in questa orrenda tragedia, che mi spinge a scrivere  e a ricordare la disumanità odierna. 


Oggi come allora,
mi par d'udire le grida d'aiuto
provenire dal nostro mare.
Uomini dalla pelle diversa
della nostra, ma che hanno 
il sangue del nostro stesso colore,
ai quali non sappiamo
donare Amore.



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