giovedì 30 aprile 2020

Giovedì 30 aprile 2020

Carissima S. e blog.
                               
Apro la pagina del mio diario con una lettera che ho trovato sulla Rivista Africa dei Missionari Padri Bianchi d’Africa, tra i quali sono stato ospite a Treviglio (BG) nel lontano 1951: Qui nella Repubblica Democratica del Congo le cose cambiano repentinamente e la pace, la democrazia sono chimere. Ho scritto questo pensiero, che ricalca la situazione di uno dei Paesi più ricchi dell’Africa, per mettere nero su bianco, quello che ha scritto Padre Giovanni Marchetti Missionario d’Africa. La speranza è l’ultima  a morire e noi qui continuiamo  sognare un Congo migliore. Nel frattempo, però, ci si accontenta delle piccole gioie del presente: guai a lasciarsele scappare! Non sono poi così frequenti. Per festeggiare il 2020, chi è riuscito ad avere un pollo. Accompagnato da birretta, si può ritenere fortunato e può dire di essere entrato nel nuovo anno con un cenone ricco. Alla messa mattutina di capodanno, la chiesa era gremita. Ciò che conta è cominciare con la benedizione di Dio: le cose possono andare per il verso sbagliato, ma la grazia divina aiuta a tener duro!
      Ho iniziato così questo giornaliero appuntamento con il mio diario, perché ora noi viviamo un brutto periodo della nostra vita, che ha rivoluzionato e sconvolto il nostro ricco tenore di vita. Noi abbiamo avuto tutto e questo coronavirus, ci ha tolto tutto, mentre quella povera gente non ha mai avuto niente e il covid-19 è arrivato anche da loro, che sono senza mezzi per curarsi, e noi abbiamo ancora il coraggio di lamentarci per la clausura nella quale siamo costretti. Diciamo allora con Padre Giovanni: le cose possono andare per il verso sbagliato, ma la grazia divina aiuta a tener duro!

Buona giornata!





Mi sono svegliato
ed è una bella giornata.
Il mattino è fresco, ma bello.
Mentre faccio colazione
rimango con il boccone in bocca
ascoltando quello che dice
la televisione: il mondo è in confusione,
i rapporti dell’Italia con l’Europa traballano
per l’indifferenza dei
tedeschi, olandesi e danesi,
verso l’Italia, che sta lottando
contro il Coronavirurs.
L’economia va a rotoli,
le fabbriche chiudono,
operai disoccupati,
tanta gente  che muore sola
e senza l’ultima carezza dei familiari.
Una bella estate si prepara,
penso che chi è al potere
pensi meno alle elezioni
e faccia qualcosa  per liberarci
dalla reclusione forzata in casa.
In un  solo giorno più di mille morti
ci dovrebbero far riflettere,
ma l’egoismo ad altro pensa.
Penso che sia ora di pensare
a chiudere le fabbriche di armi
e aprire quelle di respiratori
e di mascherine, ritirare i soldati
da tutti i territori all’estero
e metterli a disposizione delle Regioni,
dire ai parlamentari  di chiacchierare meno
e di lavorare di più, scarpinare
per andare ad ascoltare la gente
nelle città, paesi, strade e piazze,
ed ora nei pressi delle loro case, 
attraverso i le finestre far sentire
la loro vicinanza,
e chissà che non venga fuori
qualche buona idea da gente
che si è impratichita al sacrificio
di tutti questi mesi.


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