martedì 7 aprile 2020

Martedì 7 aprile 2020
  
Carissima S. e blog. 
                               ieri pomeriggio ho ricevuto una telefonata da un impiegato del Madre Teresa ora Covid-Hospital, e mi ha detto che gli servono gli armadietti negli spogliatoi che sono stati assegnati a noi Volontari A.V.O. perché ci sono molti medici, infettivologi e anestesisti, provenienti da altre strutture ospedaliere che ne hanno bisogno. Io non ho le chiavi, perché faccio servizio in Accoglienza A.V.O. e non ho bisogno dell'armadietto, perché quando arrivo in Accoglienza mi spoglio, metto il, camice che mi porto da casa e attacco la giacca all'attaccapanni.  Mi sono così messo in moto per reperire le due chiavi, una degli armadietti femminili e l'altra degli uomini.Ho telefonato a Giovanni che è di Battaglia Terme e  poi a Elide che abita a Pozzonovo , quest'ultima, assieme a Lisa, stanno anche preparando i ramoscelli d'ulivo da portare in Ospedale con gli AVOAUGURI di PASQUA ai malati.. Stamattina dunque, munito di mascherina e dell'autocertificazione e con il numero di telefono dell'Ospedale  per la verifica e giustificare, nel caso le Forze dell'ordine mi dovessero fermare, che sono in giro per la zona rossa. Sono andato prima a Battaglia e poi a Pozzonovo, ma non ho trovato nessun ostacolo. Nei due percorsi di una quarantina di chilometri,ho incrociato poche auto. Con le chiavi di Giovanni sono andato da Elide a Pozzonovo e ho trovato la bella sorpresa  dei ramoscelli d'ulivo già confezionati da Lei e con i bigliettini di auguri stampati da Lisa. Dopo averla ringraziata, sono andato per la Monselice-mare all'Ospedale Madre Teresa. Dopo avere parcheggiato l'auto ho telefonato all' amico Francesco che mi aveva telefonato, sono entrato nella hall e ho fatto il percorso obbligatorio per Covid, due infermieri, anche loro con camici e mascherine, mi hanno misurato la temperatura e fatto lavare le mani con il disinfettante, poi sono stato raggiunto da Francesco, nche lui con la sua mascherina,  e gli ho consegnato le chiavi e le ceste con l'ulivo  impiegato. Ho avuto un sussulto vedere un Ospedale vuoto di pazienti e  un via vai di infermieri con le mascherine, una scena da film di fantascienza, ma che purtroppo è la realtà che stiamo vivendo davvero, ormai da mese e mezzo  a causa del Coronavirus.


Niente è permanente in questa vita 
disse Charlie Chaplin,
 è sarà proprio così quando
il coronavirus sarà ammansito,
se non sconfitto e,.
ci auguriamo che questo accada presto,
potremo così gettare la maschera,
abbracciarci con un bel sorriso
stampato sul viso e potere 
ritornare a visitare i malati,
che ci sono cari come fratelli
e portare loro il nostro saluto,
ascoltarli e fare loro compagnia,
ritornare a portare loro  segni semplici
ma pieni d'Amore, come
un ramoscello d'ulivo
a Pasqua
e un sottobicchiere
a Natale
che per  noi Volontari A.V.O.
da ormai 30 anni
doniamo loro con tutto il nostro cuore.

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