lunedì 27 aprile 2020

Domenica 26 e lunedì 27 aprile 2020

Carissima S. e blog. 
                                 ho proprio la teresina accanto, ieri credevo di avere scritto e invece oggi apro la pagina e non c'è niente di domenica. Stamattina sono uscito per fare la spesa e per andare al cimitero a portare dei vasi di gerani, ma al ritorno a casa mi accorgo di non avere le chiavi di casa e l'ansia mi assale. Comincio a pensare dove posso averle messe e guardo dappertutto, poi faccio la strada a ritroso e sono andato al supermercato, dove ho lasciato il mio numero di telefono se qualcuno dovesse trovarle. Vado in un altro negozio e mentre sto chiedendo alla commessa se ha trovato delle chiavi, entra per far compere, la mia amica Rosa, che ha sentito quello che dicevo e mi dice che le chiavi le ho perse in chiesa ieri mattina, l'ho ringraziata e sono andato nella chiesa di San Giacomo, guardo attorno, dove Rosa mi ha detto che le avevano appoggiate, ma non ci sono. Guardo il Crocifisso e mentre cerco i soldi per accendere un lumino, abbasso gli occhi e vedo un lumino a terra sopra a un biglietto dove c'era scritto - Se hai perso le chiavi in questo luogo stamattina 26 aprile, chiamami che ti dico dove trovarle -, ho digitato il n. e mi ha risposto Annalisa, che non ho subito riconosciuta, mentre lei mi ha subito chiamato per nome,   e con la mia teresina le ho anche chiesto chi è. Così è andata questa mattinata, ho trovato le chiavi assieme a degli amici che ringrazio di cuore. Se, come ha detto Papa Francesco - il pellegrino cammina dietro a passo lento - mi viene da dire che il vecchio  lentamente perde la memoria, si perché, anche a causa di questo coronavirus e la forzata clausura, mi devo sforzare per ricordare le cose più recenti, e i ricordi riaffiorano prepotenti, dalle mie recondite celle memoriali della mente, e come un naufrago sono in balia delle onde marine, e vado alla ricerca di un porto gioioso da tempo perduto. Ecco un'altra delle disgrazie che porta con se questa pandemia, perché si sta portando via i vecchi, che sono la memoria che non si trova scritta nei libri, e che solo loro possono raccontare il passato. Per fortuna il presente ci aiuta, attraverso la scienza e  tecnologia, a mitigare la strage della storia, nella mente di noi vecchi, che siamo i veri scrigni della memoria,. Inoltre, i moderni mezzi di comunicazione ci permettono anche di comunicare con amici lontani e separati da lunghe distanze, come mi capita in questi giorni, di scambiare foto e saluti con Henry dal lontano Brasile.


Nuvole scure si raddoppiano
specchiandosi sull'acqua,
aumentano il desiderio di libertà,
che questo coronavirus
ci ha tolto, ma che ci sprona 
a tenere duro e a combatterlo
dentro le pareti delle nostre case.
Quando potremo, finalmente
andare a passeggiare,
duelleremo 
mantenendo le distanze 
mascherati, ma liberi
di vedere e non guardare alla tv
la meravigliosa fioritura
delle rose di maggio.


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