giovedì 16 aprile 2020

Giovedì 16 aprile 2020

Carissima S. e blog.
                                 ieri pomeriggio ho inforcato la bicicletta per andare all'Agrimons a comperare della verdura, arrivato al Duomo mi sono fermato a guardare i necrologi. La bacheca era stracolma e perfino debordavano le locandine con i volti dei tanti defunti, tra i quali c'erano persone che ho conosciuto e che ho frequentato. Ho ripreso la bicicletta e  ho guardato i giardini vuoti, le serrande abbassate dei bar e dei negozi a destra e sinistra ini via Roma, in Piazza Mazzini e  in via 28 Aprile    un silenzio spettrale. In giro c'era solo qualcheduno che portava a spasso il cane, e le persone che ho viste le ho potute contare su una mano, come pure le auto. Anche all'Agrimons ho trovato poche persone e pochi banchi aperti. Ho osservato, che in giro non c'erano nemmeno gatti e in cielo volavano pochi uccelli. Questa pandemia di coronavirus sta spopolando ogni attività lavorativa e sociale, senza avere la benché minima percezione di quando finirà. Le notizie che arrivano dalle Tv e si leggono sui giornali, sono solo un elenco di numeri, tra i quali spiccano le oltre ventimila persone che sono decedute solo qui in Italia, ma in tutto il mondo ci si avvicina al milione di vittime conosciute, ma non si contano quelle sole che sono morte in casa e in giro, perché nessuno le cerca. In tutto questo, quello che mi fa più dispiacere, è sentire i politici che invece di abbassare la cresta e lavorare uniti per trovare soluzioni per ora e per il domani, si scagliano uno contro l'altro con parole e toni offensivi. Cari politici vi prego, abbandonate l'antagonismo e mettete il meglio di voi per accordarvi sul da farsi.

Buona giornata!



Dicevano i vecchi
-in Aprile non ti scoprire-
Perché il tempo
fa quello che vuole.
I prati sono una meraviglia
pieni di fiori e di erba verde,
il frumento è  già bello alto,
la Natura  continua il suo ciclo.
Però essa può essere crudele 
nei nostri confronti,
perché l'uomo la sta sfruttando 
senza nessun rispetto.
Ed ecco cosa ci succede, dobbiamo
fare i conti con il Covid-19, 
che per qualche verso è
il segno che la Natura si sta ribellando
alla contaminazione e alla distruzione
che da molti anni stiamo
perpetrando contro di essa. 
Speriamo che tutto finisca presto,
ma quando questo accadrà
dobbiamo ricordarci a cosa
il nostro comportamento egoistico
può portarci.


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