Sabato 25 aprile 2020
Carissima S. e blog.
75 anni anni fa siamo stati liberati dalla dittatura nazi-fascista. Cinque anni di guerra, di soprusi, sottomessi, impauriti, umiliati e impoveriti. I cimiteri si sono riempiti delle spoglie mortali dei nostri cari. La liberazione che ogni 25 aprile commemoriamo, oggi la stiamo ricordando chiusi in casa dal coronavirus, un nemico invisibile molto difficile da combattere. Oggi come allora, i nostri cimiteri sono riempiti non di spoglie mortali, ma di contenitori...piccole bare con le ceneri dei nostri cari, ultimi sopravvissuti alla guerra. Stamattina hanno riaperto i cimiteri che erano stati chiusi dall'inizio della pandemia e. mascherato e con un bocciolo di rosa rossa nella mano guantata, sono andato al camposanto a trovare i miei cari. Negli anni a venire, i nostri figli ricorderanno il 25 aprile, come il giorno della liberazione dalla 2^ Guerra mondiale, ma anche il giorno che questo coronavirus ci tiene ancora sotto scacco, impauriti e depressi, senza sapere quando di questo ci potremo liberare.
Quanto
male te ghemoi fato
caro
Paron
quando
te si sta uno de nialtri
ma
no te ghemo capio e gnanca scoltà.
Un
co' semo qua a domandarte
un
poca de pietà.
Ti
che Te sì Paron Te prghemo
de
torne da sta condission
piena
de magagne e de morte.
Caro
Paron
no finiremo mai
no finiremo mai
de
domandarte perdon
e
de inplorare a to misericordia,
Te
preghemo
co'
tanta devossion
de
darne a to benedission,
parché
vegnemo presto
liberà da sto coronavirus.
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