Carissima S. e blog.
vorrei raccontarvi la bella serata di poesia di ieri sera, ma desidero scrivere il pensiero che ho appuntato in questi giorni e che mi sembra di attualità e più opportuno, chiedendovi scusa per questa intromissione su vicende che potrebbero essere risolte con il buon senso, ne aggiungo una che non ho scritto e cioè con tutto quello che c'è da fare per le zone terremotate, per quelle inquinate, allo scopo di rendere più bella questa meraviglia che si chiama ITALIA, anche l'apporto dei migranti potrebbe essere d'aiuto, in modo particolare per sostituire tutti i vagabondi ultra trentenni italiani che non vogliono fare certi lavori.....accogliamo allora, questa opportunità.......
Io non so se qualcuno
questi miei pensieri, ma spero che siano raccolti con la dovuta cautela, perché
non voglio esprimere alcun giudizio, in quanto bisogna essere dentro alle cose
per poterle giudicare. Però lasciatemi esprimere: - Quando sento parlare di
organizzazioni umanitarie – di angeli del mare
e poi vedo questi POVERI in centri in condizioni disumane, mi viene
spontaneo pensare a quanto crudele sia la vita nei loro confronti. Questi esseri
umani che migrano, non sono sempre persone che fuggono dalla guerra, dalla
fame, dalla libertà, penso che insieme a queste ci siano persone che stano
cercando una vita migliore di quella in cui vivono nei loro paesi. Pertanto,
non ritengo giusto che vengano rinchiusi in questi centri, ma che dopo averli
aiutati,le Nazioni ( che si chiamano civili) dovrebbero accoglierli senza paura, come potenziale aiuto per lì
economia del paese stesso che li accoglie. Infatti, come in cassetta di mele se
ne trova qualcuna di guasta, dopo averla eliminata,messa da parte, le altre
divengono buon cibo, secondo me, anche tra questi POVERI, se si escludono i pochi guasti, gli altri( la
maggior parte) diventano un aiuto per la nostra economia e per l’economia dei
loro Paesi, perché da noi pagano le tasse e ci aiutano, mentre nei loro paesi
inviano denaro buono per la crescita del loro Paese stesso. Allora, non
dobbiamo avere paura di accoglierli, naturalmente cercando tra di loro i sani e
non i malati, e per questi ultimi se è possibile cercare di guarirli, allora sì
che potremo chiamarci CIVILI. Continuo a riflettere con una notizia che passa
inosservata il rientro in Patria dei corpi dei nostri connazionali uccisi in
Bangladesh nel 2016 etra di loro non c’erano solo turisti,ma anche Italiani
emigrati laggiù in cerca di fortuna.
Come potete vedere siamo emigranti (anche io lo sono stato) e ancora
tanti giovani lo sono o lo stiamo facendo, mi direte che lo facciamo in modo
diverso....Sì! Ma sempre emigranti siamo. Questa notizia è inosservata dai più,
perché non è il Campionato del mondo di calcio, né la formula 1, né il Tour de
France, né l’arrivo di Ronaldo allla Juve..... e questa sarebbe la nostra umanità e civiltà.
Il buio dell'egoismo
ci sta avvolgendo
bisogna fare in fretta
a trovare rifugio e rimedio
a questo modo di vivere scellerato.
Abbiamo reso il mondo globalizzato
ora ne subiamo le conseguenze
che possiamo trasformare in opportunità
per sanare l'incuria che incombe
sul nostro territorio e le nostre città.
Non dobbiamo guardare
solo con l'occhio
del timore e della paura
c'è anche la via lungimirante certa e sicura
dell'accoglienza e dell'accettazione
e passare alla formazione
per non cerare ancora più
tensione e confusione
che questo fenomeno inarrestabile
che ci crea ogni giorno
e cercare di salvare il salvabile
con il loro aiuto,
perché anche a loro un
po di benessere è dovuto
dopo anni di sfruttamento
di essi e dei loro territori
dobbiamo valorizzare
questi poveri di tutti i colori.
Nessun commento:
Posta un commento