martedì 31 luglio 2018

Martedì 31 luglio 2018  

Carissima S. e blog.   
                                oggi termina questo mese di luglio caldo, afoso e temporalesco, come è d'abitudine per questa stagione. Ho la testa vuota...... non so cosa scrivere su questo mio Rime...diario, nel quale giorno dopo giorno racconto quello che penso, che faccio e che vorrei, anche se tutto ciò non interessa e non interesserà a nessuno, oramai è diventata un'abitudine che accompagna il mio trascorrere dei giorni che sono ormai, ringraziando DIO,  365 gg. X 77 anni + 12 giorni, con i quali ho convissuto momenti lieti,tristi, imbarazzanti, attraverso i quali ho conosciuto molte persone, mi sono rapportato con esse, con alcune condividendo il riposo, gli svaghi, i pellegrinaggi, il cibo, la compagnia, il corpo (sotto tutti gli aspetti....) quest'ultimo mi crea pensieri e desideri, che a causa dei tanti giorni sopra citati, non possono essere realizzati. Oggi cerco di trascorrere il tempo nel migliore modo possibile, passeggiando, leggendo, scrivendo, rivedendo quello che ho scritto, che mi piacerebbe catalogare, ma che mi è difficile farlo, perché sono incalcolabili le parole che ho scritte. Mi è anche difficile oggi, a quattro giorni dal termine di questo soggiorno termale, provare il beneficio ricevuto. Comunque è un'esperienza che non avevo mai fatto, che non lascerà di certo un grande ricordo, ma che mi sarebbe piaciuto fare quando ero più giovane. Non mi dilungo nel raccontare quante cose avrei potuto fare e termino l'odiermo Rime...diario, augurandovi una..........

Buona Giornata!


E' il sorriso tenero e sincero
che porta gioia e benessere.
E' il sorriso che illumina
il viso e contagia.
E' il sorriso che ti tiene fuori
dalle  brutture della vita.
E' il sorriso che apre le porte
dell'accoglienza dell'altro.
Con il sorriso si spengono
i malumori e si accendono
pensieri a colori.

lunedì 30 luglio 2018

Lunedì 30 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                 ieri sono andato a Messa al Santuario di Monteortone, mentre Gemma con Doriano, Giovanna e Vittorio sono andati a Monteberico. Questi sono solo due luoghi dove è apparsa la Madonna a gente per lo più umile, ma che la devozione popolare ha fatto propri, innalzando chiese e santuari alla venerazione della Mamma del nostro Signore Dio, venuto sulla terra per riportarci tutti in cielo. Oggi è il giorno del ricordo di San Leopoldo, il Santo a me caro e non so perché. Infatti, quando vado a Padova, dove è anche venerato Sant'Antonio, penso sempre a San Leopoldo. Fra pochi giorni, il due di agosto, è anche la Festa del Pardon d'Assisi, che nel mio paese viene celebrata con la 'Sagra dei Frati' e la devozione a San Francesco con l'Indulgenza Plenaria, dopo essersi confessati, comunicati, recitato il Credo e le preghiere per il Papa. Tutte queste belle cose che appartengono alla nostra religione - Fede cattolica,  che io ho imparate fin dall'infanzia, ma che oggi, io compreso, sono messe da parte per seguire la moda, i nostri istinti animaleschi attraverso il piacere e l'egoismo, che alla lunga distrugge tutti Valori che abbiamo o per meglio dire avevamo. Ma anche ci dobbiamo preoccupare di quello che ancora nel 2004, diceva e scriveva Oriana Fallaci, che io non amavo particolarmente : - Cari amici, è l'immigrazione, non il terrorismo, il cavallo di Troia, che ha penetro l'Occidente  e trasformerà l'Europa in ciò che io chiamo Eurabia. E' l'immigrazione, non il terrorismo, l'arma su cui contano per conquistarci, annientarci e distruggerci -.

Buona giornata!


Siamo, ci possiamo chiamare
oggi esseri umani......  
Perché il rispetto per gli animali
oggi è talmente esagerato
che non sembriamo più tali....
Perla, Giorgetto, Roy....
vieni qui dalla mamma....
Ecco che cosa si sente
per le strade, dove si vedono
donne e uomini che 
vanno a spasso con gli animali
e si fermano per aspettare 
che facciano i loro comodi.
Meno bambini e più cani,
è la cosa più importante
al giorno d'oggi. 
E per dirla come la Fallaci
- Eurabia e Eurocani -
Ecco ciò che vediamo
che facciamo, che viviamo.


domenica 29 luglio 2018

Domenica 29 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                oggi è domenica, non faccio il fango, è giorno di riposo anche per i fanghini. la domenica è anche dedicata al PARON, in ricordo del riposo che ha fatto dopo la Creazione. Questa è....per dirlo con parole umane, è il più bel progetto che sia mai stato realizzato. El PARON ci ha messo a disposizione la grandezza, la bellezza, la meraviglia del CREATO. Egli ci ha anche dato la capacità di procreare e di condividere con LUI la CREAZIONE, attraverso la quale Egli stesso è  venuto al mondo nello stesso modo in cui nasciamo noi. Egli che è GRANDE, ONNIPOTENTE E MISERICORDIOSO, dimostrandolo ampiamente nel suo breve soggiorno su questa terra, ha anche provato l'umiliazione della CROCE. Ancora oggi, che conosciamo tutto quello che EGLI ha compiuto e come dobbiamo comportarci con  le cose che ci ha detto, non le mettiamo in pratica, anzi più facciamo progressi scientifici, più ci allontaniamo dai suoi insegnamenti e perdiamo tutti i suoi VALORI. Ci siamo dimenticati di vivere con ciò che esprimiamo con  le parole: PACE - LIBERTA' - AMORE e sprofondiamo sempre più nell'ODIO  e nella VENDETTA. In questi giorni ho terminato di leggere COME IL VENTO TRA I MANDORLI di Michelle Cohen Corasanti, nel quale l'autrice racconta l'immane tragedia del popolo palestinese, che oggi è ancora di grande attualità, perché a GAZA succedono ancora le stesse orrende cose raccontate nel suo libro. Mi chiedo se ci sarà mai un fine a queste atrocità, seci renderemo consapevoli di quanto male ci stiamo facendo e se avremo la capacità di convivere con NOI STESSI prima di tutto e poi di condividere GLI UMI GLI ALTRI le meraviglie del CREATO ch'el PARON ci ha donate.

Buona giornata!


Dimenticare i VALORI
come PACE LIBERTA' AMORE
è come non realizzare 
 tutto quello che vorremmo
 e che mai avremo.
Perché a causa del nostro egoismo 
ci stiamo privando
dell'amore verso noi stessi 
e incapaci di donarlo agli altri.....

sabato 28 luglio 2018

Sabato 28 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                 ieri sera ho girato a lungo per poter vedere l'eclissi lunare, ho girato qua e la, come tanta altra gente col naso all'insù, ma inutilmente, avevo già deciso di rientrare in hotel, quando un signore mi ha detto: Eccola là! E finalmente l'ho vista....per i miei occhi molto lontana non proprio rossa e macchiata di nero...sono rimasto a guardarla per una decina di minuti, poi sono rientrato non molto soddisfatto. Stanotte ho fatto un sogno che ricordo, ma che mi ha messo in crisi e non mi è piaciuto affatto. Stamattina ho fatto la cura e poi ho preso la bicicletta per andare a Montegrotto a trovare Olindo nella sua autoscuola, ma di sabato è chiusa, però ho trovato mia nipote Laura che lavora in un negozio di souvenir preziosi. Mi ha abbracciato volentieri e abbiamo telefonato a Gemma per salutarla. Ho ripreso la bici e sono andato al cimitero di Montegrotto a fare visita alla tomba di Diana, una cara amica che è deceduta tre anni fa a soli 42 anni e dopo avere recitato una preghiera ho ripreso il mio giro. Sono entrato nella bella pista ciclabile che fa il giro per i Colli Euganei; ho visto un paio di aironi cinerini, una bianca garzetta immobile su d'un sasso vicino ad una cascatella, in attesa del passaggio di qualche pesciolino e una cornacchia, oltre a numerosi colombi. Il percorso è molto bello, passa accanto alle piccole colline che circondano Montegrotto ai parchi e giardini degli Hotel. Mentre percorro il tratto vicino al piccole colle di San Daniele, sento la ruota di dietro della bicicletta che si sta sgonfiando....ho bucato, così ho ripreso a piedi la via del ritorno, trascinandomi dietro la bicicletta....ho fatto una sudata che non vi dico....

Buona giornata!


La luna, le stelle fanno sognare
momenti di piacevoli desideri
che colmano di gioia
questo nostro passaggio terreno.
I sogni avvolgono e coinvolgono
il nostro riposo, a volte
di ricordi  carichi di passione,
altre di paure che ti intrigano
anche dopo il risveglio.
Aspetti che 
accompagnano il trascorrere
del tempo nel vortice
sensibile della realtà quotidiana.


venerdì 27 luglio 2018

venerdì 27 luglio 2018   

Carissima S. e blog.
                                  ieri sera sono venuti a trovarmi Gemma con Giovanni e Elena, Fabio e Cristina con Roger e Ilaria, per festeggiare il compleanno di Fabio (53 anni). Siamo andati a mangiare un gelato in una famosa gelateria di Abano. Sono stato molto contento e abbiamo passato un'ora insieme. Oggi ricomincio con la cura, poi durante la giornata farò una passeggiata, magari in bicicletta, tempo permettendo. Nel pomeriggio vedrò una delle ultime tappe di montagna del Tour de France alla TV, con l'intervallo dell'acqua gyn in piscina termale. Forse mi ripeto, ma questa esperienza di vacanza da solo non la consiglio a quelli della mia età, perché si sta bene in compagnia di una persona, che anche se questa spesso è insopportabile, e meglio della solitudine.

Buona giornata!



O luna
non ti guarderò scomparire
questa sera da questo luogo
a me caro
La terra si metterà fra te e il sole
come tanti pensieri
si mettono tra le menti
delle persone e fanno 
scomparire i più bei sentimenti.

giovedì 26 luglio 2018

Giovedì 26 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                 ieri pomeriggio sono tornato a casa per l'incontro con gli Amici di Santiago. Sono arrivato a casa e ho trovato, con piacere, mia nipote Elisabetta che ha pranzato con Gemma. Sono rimasto con loro una mezzoretta e poi sono andato in Parrocchia, dove si tiene l'incontro annuale per festeggiare San Giacomo nel giorno a lui dedicato. Ogni anno facciamo la FESTA DELL'INVIO per i pellegrini che partono per le ANTICHE VIE DELLO SPIRITO. Quando sono arrivato ho trovato in attesa Andrea Spinelli, che è uno dei relatori di oggi, l'altro è Mirco Zorzo, Presidente degli Amici del Cammino di Sant'Antonio. Con Andrea ci eravamo scritti per mail qualche tempo fa e gli avevo indicato di andare da Padre Leone che si trova nel Friuli vicino a dove abita, poi non l'ho più sentito e mi sono dimenticato di lui, non mi sono nemmeno ricordato di Andrea, nemmeno quando P. Leone mi ha detto il suo nome per la relazione di oggi. L'incontro è stato l'inizio del nuovo corso che prenderà la nostra Associazione, dopo la defezione di Paolo, il bravissimo consigliere -  tesoriere che per quasi due lustri ha organizzato i nostri incontri e ha tenuto aggiornato il nostro sito e redattore del bellissimo Bollettino dell'Associazione. A lui vanno i miei ringraziamenti per quanto ha compiuto in favore dell'Associazione, ma anche una bella tirata d'orecchi per l'improvviso abbandono già a marzo scorso, a una settimana prima dell'annuale Assemblea annuale, che lui stesso aveva preparato e organizzato. Ripeto una tirata d'orecchi perché non ha dato una spiegazione plausibile per questa sua scellerata scelta, che se era davvero stanco poteva prepararci parlando in direttivo. Ecco che allora l'incontro di ieri, non è stato molto folto, ma comunque è stato molto commovente con la testimonianza di Andrea che è in CAMMINO CON IL CANCRO. Al termine abbiamo assistito alla S. Messa presieduta da Padre Leone e con la presenza di Don Marco e Don Mingardo, nella quale sono state benedette e consegnate le credenziali ai pellegrini in partenza in questi giorni verso Santiago e altre Vie dello Spirito. La giornata si è conclusa con la magnifica cena pellegrina preparata dal bravissimo Gruppo cucina parrocchiale. Oggi sono tornato alle Terme per continuare la mia cura fango-terapica.

Buona giornata! 



La sofferenza 
fa parte del nostro vivere 
in questa terra,
che dura per la vita intera.
Ogni giorno, ogni istante,
ci troviamo a fare i conti
con qualcosa che non 
rende felice il nostro vivere.
Attraverso il CAMMINO
e la sofferenza 
 abbiamo la possibilità
di ritrovare la serenità.




mercoledì 25 luglio 2018

Mercoledì 25 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                 sono al quarto giorno del mio soggiorno Inps estateinsieme senior, sto vivendo questa vacanza in modo anomalo, anche se l'albergo è pieno  di ospiti, il personale è gentile e molto ben preparato, ma quando si  è da soli sembra di vivere fuori della realtà, cioè lontani dell'attività quotidiana e vivere in compagnia, in famiglia, è tutta un'altra vita. Le uniche cose che mi tengono ancora qui sono la cura fango-terapica, che spero mi faccia bene, il pagamento già effettuato e  già rimborsato dall'INPS, per il resto do ragione ai dubbi di Gemma, che nella telefonata di ieri sera mi ha chiesto se sono contento di quello che sto facendo. Comunque  sono in ballo e rimango, oggi però sono contento, perché dopo pranzo torno a casa, perché oggi è San Giacomo, il giorno dell'incontro degli Amici di Santiago, rivedrò  e abbraccerò Gemma prima di  tutto, poi dopo la S. messa e la cena pellegrina, ritorno a continuare la cura. Sono contento di rivedere Gemma e credo che lo sia anche lei, nonostante il suo rimprovero  su questa mia scelta. Dopo queste considerazioni, vi descrivo una giornata, solo tra tanti ospiti, in questo luogo - al mattino sveglia come il mio solito alle 6 circa, mi metto al PC, alle otto ho il fango che dura circa una quarantina di minuti tra fango e bagno, dopo di che torno in camera doccia e colazione verso le nove. Poi scelgo di rilassarmi seduto sui lettini che sono a bordo piscina e sparsi nel giardino, oppure esco a fare una passeggiata per il Centro di Abano, ma dopo averlo visto più volte è sempre la stessa minestra. Per fortuna ho i libri da leggere- . Sto terminando di leggere Come il vento tra i mandorli di Michelle Cohen Corasanti, è un romanzo che parla della difficile situazione palestinese e l'insuperabile convivenza tra di loro, che non riescono a superare l'odio e la vendetta, Nonostante queste triste situazione, l'autrice è riuscita a farmi capire che l'arte in genere e la scienza possono far convivere insieme ebrei e palestinesi. 

Buona giornata!


La famiglia è il valore
più grande che l'uomo possiede.
In ogni parte del mondo
nel cuore degli uomini
la famiglia è il bene più prezioso.
La famiglia è una simbiosi
indissolubile, indiscutibile, indipensabile
per la sopravvivenza del genere umano.
Oggi non è più così,
stiamo cambiando il concetto di famiglia,
viviamo in un'epoca pluri-familiare.
Il progresso e la globalizzazione
hanno contribuito non poco
a questo cambiamento
del valore famiglia
che speriamo porti a superare 
le barriere e a costruire ponti
per l'incontro tra uomini di diverse razze,
colori e religioni.


martedì 24 luglio 2018

Martedì 24 luglio 2018  

Carissima S.e blog.
                               ieri ho iniziato la fangoterapia, alle 8 sono sceso nella sala cure dell'hotel e un addetto al fango mi ha detto di attendere il mio turno, perché c'erano già altri ospiti che stavano terminando il loro trattamento. Mentre aspettavo ho visto il portafango che scaricava da un carrello dei secchi pieni di pasta come nutella, che anziché essere di colore cioccolato era di colore grigio. Dopo qualche minuto mi ha fatto spogliare, nudo come mamma mi ha fatto, mi ha fatto distendere sulla nutella grigia che era caldissima, 37 gradi circa, per lunghi minuti sono rimasto disteso su questo giaciglio, coperto con dei teli pesanti ho sudato moltissimo. Al termine mi girava un po la testa e aiutato dal fanghino, piano piano sono andato in una specie di doccia dove mi ha pulito con un getto d'acqua, dopo di che mi ha fatto scendere nella vasca bromoiodica e sono rimasto la per altri 10 minuti. In questo lasso di tempo l'operatore è venuto più volte ad asciugarmi la fronte, abbiamo scambiato quattro chiacchiere, ed ho capito quanto duro sia questo lavoro e forse per questo non si trovano giovani che imparino questo mestiere. Infatti, quasi tutti gli addetti a questo servizio sono stranieri, i nostri giovani non vogliono faticare piuttosto si accontentano di lavorare nei call center o nei centri commerciali per pochi euro al mese.
Stamattina scenderò di nuovo per continuare la cura fangoterapica che durerà per tutto il mio soggiorno in questo hotel.

Buona giornata!


Dal ponte della pescheria
ti guardo o mia città
un tempo pieno di allegria
ricca di serenità.
Sì questo era il luogo
dei raduni con gli amici,
di giorni felici,
dei tuffi nel canale,
delle corse, della pesca,
del gioco con le figurine 
e con i tappi delle bibite
a giocare al Giro d'Italia.
Era un tempo di povertà
ma di grande felicità.

lunedì 23 luglio 2018

lunedì 23 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                 dopo il temporalone di ieri sera, questa mattina il cielo è ancora grigio. Oggi inizio la cura termale, è l'anniversario della morte di papà Aurelio deceduto il 23 luglio del 1982, dopo due anni dalla morte di mamma Sandrina. Sono passati tanti anni, ma per quanti anni passino i genitori non si possono mai scordare, ma purtroppo non è sempre così, basta che un vecchio genitore cominci a traballare, molti figli si stancano presto di loro e cercano di portarli in qualche Casa di accoglienza per anziani, dove le giornate scorrono tutte uguali una all'altra, il sorriso si spegne e si aspetta solo la colazione, il pranzo e la cena, la notte e la mattina, in un susseguirsi di giornate di niente. Ogni tanto i figli li vanno a trovare, ma poi peer il vecchio ritorna  tutto come prima. Anche io, che mi sto avviando alla vecchiaia, mi chiedo se erano meglio le famiglie patriarcali o quelle di oggi.Pensare al passato  e ritornare alle sue regole ci lascia con la bocca amara, ma se si pensa ai suoi valori il ricordo addolcisce tutte le fatiche e le sue tribolazioni. I giovani d'oggi non credono a tutto ciò, se ascoltano le storie del nostro passato sembra loro impossibile, stentano a crederlo, anzi ascoltano come fosse un film di fantasia e non di realtà...... Peccato diventare vecchi.....

Buona giornata!

Il sorriso illumina i volti
dei giovani come dei vecchi,
ma se a questi ultimi
manca il sorriso
la tristezza li avvolge
e ancora di più
se rimangono da soli,
lontano da quei sorrisi
che potrebbero dare u senso
alla loro vecchiaia.

domenica 22 luglio 2018

Sabato 21 luglio 2018  - Domenica 22 luglio 2018

Carissima S.  e blog.
                                 
Sabato 21 luglio 2018  
    Inizio delle vacanze ad Abano Terme, ma mi sono portato il PC  e allora proseguo con il Rime...diario.
Sono arrivato alle 9.30 circa all’Hotel Patria in Viale delle Terme ad Abano. Sono stato accolto molto gentilmente all’accoglienza da una giovane ragazza, la quale ha controllato le credenziali dell’Agenzia di viaggio che mi ha prenotato il soggiorno offerto da Estateinsieme senior, un concorso indetto dall’INPS, che per 14 gg. mi ospiterà in questo albergo. Poiché avevo anche l’impegnativa per i fanghi mi ha accompagnato dal medico per la visita pre-cure. Ho atteso  fuori dello studio qualche decina di minuti, dopo di che sono entrato, quando  con il medico ci siamo guardati, entrambi siamo stati sorpresi, perché il medico non era altro che il mio capo ufficio Prestazioni, il Dott. Mario Girolami, quando lavoravo all’ULSS 17 prima di andare in pensione. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata e ricordato  il passato con tutti i risvolti positivi e negativi, in modo particolare a riguardo delle persone con cui avevamo a che fare.al termine della visita mi ha accompagnato a vedere dove farò i fanghi a cominciare da lunedì mattina alle ore otto. Dopo averlo salutato sono salito alla stanza n. 314 al 3° Piano che mi è stata assegnata. Dopo pranzo mi sono riposato e alle 16 sono sceso in piscina per fare il Corso di Acqua-gyn, al termine sono risalito in stanza mentre fuori ha iniziato un forte temporale. Passato il temporale e dopo avere cenato sono andato a fare una passeggiata in centro ad Abano, che ho trovato alquanto cambiata da quando venivo, qualche decina di anni fa, a trascorrere qualche ora in compagnia, perché Abano è sempre stato un luogo mitico per tutti noi della Bassa padovana. Faceva fresco e dopo un'oretta sono rientrato per passare la mia prima notte in un bel lettone di una piazza e mezza.
 Alle 7 di mattina di questa prima domenica di vacanza, mi sono alzato e ho messo le scarpette da ginnastica per una breve passeggiata nel silenzio dell'Abano ancora addormentata. Dopo colazione sono andato a Messa nella Chiesa del Sacro Cuore. Ora sono seduto a scrivervi in attesa di fare l'acqua-gyn delle 16.

Buona domenica!


I convivi amicali
sono ormai divenuti decennali.
Ogni occasione 
è buona per trovarci tra amici
in compagnia con le 
gambe sotto la tavola.
Ora per qualche giorno
dovrò rinunciare a queste 
riunioni conviviali, ma già 
la nostalgia di Gemma 
e degli amici mi mancano.
Si dice che ogni tanto stare 
da soli fa bene, ma mi
sembra una rinuncia troppo forte,
abituato a questi incontri 
da quasi quindici anni, 
ci sto provando sperando
di non far danni.




sabato 21 luglio 2018

Sabato 21 luglio 2018  

Carissima S. e blog,
                                 ci sono momenti nella vita, breve o lunga che sia, nei quali bisogna prendere delle decisioni e spesso si prendono malvolentieri, comunque diventano irrinunciabili. Una di queste è la mia vacanza alle terme senza Gemma, che inizio da questa mattina. La valigia è quasi pronta, fra qualche ora parto, ho la mente vuota, penso a cosa starà pensando Gemma.......Questa è un'esperienza che ci farà capire la scelta  che abbiamo fatto circa quindici anni, se è stata una buona scelta e se nel  tempo che ci rimane potrà farcelo capire, comunque vada farà bene ad entrambi. Oggi non ci si meraviglia più di come vanno le cose in famiglia, perché se ne sentono e se ne vedono di tutti i colori. Sono terminati i tempi in cui c'era una sola grande famiglia, formata da nonni, dai figli sposati o non e da una schiera di nipoti, dove il vecchio era ascoltato da tutti, che prendeva le decisioni e che anche se erano spesso sbagliate, tutti si assoggettavano. Con l'avvento del progresso i nonni sono messi da parte, i genitori che si sono dannati per dare ai figli tutto ciò a cui loro era mancato, spesso se li vedono attorno anche a quarant'anni, per non parlare di quelli che si sposano e dopo breve tempo ritornano a casa dai loro genitori, che li riaccolgono, non dico a braccia aperte, ma scusandoli per il passo falso che hanno compiuto, con la scusa che sono sempre i loro figli. Oggi le famiglie sono create  dalla convivenza, che si sposino o no è lo stesso. Spesso sono allargate, formate da più padri, madri e figli degli uni o degli altri, che spesso si dannano per stare loro vicini, ed ecco l'importanza dei genitori. Oggi il nonno è diventato una figura indispensabile, perché i figli devono lavorare,  spesso devono mantenere se stessi, la famiglia vecchia e quella nuova. L'analisi su questo nuovo modo di vivere  sarebbe lunga da fare, perché anche la parola VALORI  sembra che abbia perduto il suo significato, per non parlare delle VIRTU' che si affermano nell'avere, nel possedere e non più nell'essere. Scrivo queste cose e faccio tutti questi discorsi, perché parto da solo e sono a disagio..........

Buona giornata!

La vita è breve,
un volo di farfalla,
bisogna viverla,
appagare i propri desideri,
il domani non conta.
L'era dei nonni è passata,
dimenticata .
Oggi si vive senza guardare 
al passato e pensare
al futuro proprio come 
un volo di farfalla.




venerdì 20 luglio 2018

Venerdì 20 luglio 2018 

Carissima S. e blog.
                                  ieri sera ho festeggiato il mio 77mo compleanno, sono stato attorniato dall'affetto dei miei cari di ieri e di oggi, perché dico di ieri e di oggi, perché c'era mia sorella con tutte le sue figlie e la mia nuova famiglia  moglie Gemma con i suoi figli, mentre assieme a questi, il mio pensiero era rivolto a tutti i miei cari che sono già lassù e mi aspettano quando EL PARON vorrà. Mancavano purtroppo, per vari motivi o per lontananza due miei fratelli e tanti nipoti, comunque la festa è stata bellissima, si sono conosciute le due mie famiglie vecchia e nuova, non mi sono sentito di invitare la parentela dalla parte di Maria, ma comunque parecchi di loro mi hanno telefonato per farmi gli auguri, inoltre stamattina faccio colazione con mia nipote Ilaria, che io e Maria abbiamo accompagnato nel suo percorso di crescita, finché Maria non ci è venuta a mancare, ma che io le sto vicino come ci fosse ancora Maria. Invece il pranzo di oggi lo farò con Elisabetta, un'altra nipote e in agosto festeggerò con Luisella, il marito Claudio e il figlio Mirko, che verranno da Milano per stare un paio di giorni con noi tutti. Spero anche di rivedere mio fratello Marino e mia sorella Noris che si trova in Casa di riposo a Pieve del Cairo in provincia di Pavia. Ringrazio e continuerò a ringraziare El PARON di avermi conservato per tutti questi anni e di avermi fatto questi doni.

Buona giornata!

Una mazzo di rose
che simboleggiano l'amore
e gli affetti,  anche se 
assieme alla bellezza e al profumo
hanno anche tante spine,
come quelle che pungono la vita,
ma che ci ricordano che
siamo esseri umani,
che possiamo sbagliare,
risorgere e mettere le cose a posto
solo se ci mettiamo d'impegno
e lo vogliamo davvero,
Comunque sia ho festeggiato ieri
i miei 77 anni di vita,
facendo il possibile
per camminare nella via diritta.
Ringrazio Dio, tutti i miei cari
e tutti quelli che mi hanno
fatto gli auguri
per avere ancora anni futuri,



yjgyuguiuioo

giovedì 19 luglio 2018

Giovedì 19 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                  oggi compio 77 anni e il mio primo pensiero è quello di ringraziare con una preghiera EL PARON che ha voluto concedermi tutto questo tempo. Non so se ho fatto e mi sono comportato secondo i suoi insegnamenti, ma se ho sgarrato spero che mi perdoni. Un altro pensiero lo rivolgo a tutti i miei cari che non posso più vedere con gli occhi fisici, ma che continuo a vedere con gli occhi della mente e del cuore. Penso anche a tutti voi e se vi ho mancato di rispetto vi chiedo di perdonarmi. Ora  qui di seguito vi scrivo quello che penso della VECCHIAIA nella lingua che ho imparato dalla nascita...

     Quando che semo veci a ghemo paura de vardarse al specio, parchè a vedemo quante rughe che gavemo. Sentimo dei doloreti qua e la ogni matina. No volemo mai sentire parlare de la vecessa, ma in fondo in fondo a serchemo de stare insieme a queli che ga la nostra età. Parlemo volentieri dele robe de ieri e sui amissi che ne ga lassà, e speremo che a nostra ora la vegna senpre pì in la.
  On co semo in te ‘na società tecnologica che vive par fare e par godare. Par nialtri veci xe fasile essare butà nel sesto dele scoasse sé se xe ‘vanti co’ i ani e malandà. Da veci se xe solo un peso che vien lesierìo co’ quatro  schei. No se xe capìi, lassà soli, sensa afeti e sensa amore. Bisogna alora, savere deventare veci. Essare cosienti dei propri limiti, sercando de no ronpare le scatole, ripetendo senpre le stese storie, avere dee pretese e essere rabiosi. So convinto, che solo se no faremo ste robe a podaremo vivare co’ dignità.
LA VECESSA  VA VISSUA, no ghemo da vargognarse de essare veci. A ghemo da volerse ben par tuto el tenpo ch’EL PARON ne lassa ‘ncora qua. A ghemo da pensare a quelo che ghemo fato, a quelo che femo e a quelo che faremo par meritarse el nostro POSTO che LU’ el ne ga preparà. Alora  sì, che essare veci sarà un reposso che ne permete de vardarse dentro col core seren e libaro dai bruti pensieri che ne vien fora ogni dì.

Bona jornata!


E BEATITUDINI DEL VECIO

Beato el vecio che sa scoltare
Beato el vecio che sa stare insieme ai altri
Beato el vecio ch’el sa scoltarse
Beato el vecio che dise grassie
Beato el vecio che prega par lù e par nù
Beato el vecio che iuta chi che ga bisogno
Beato el vecio che xe umile
Beato el vecio che no xe orgoioso
Beato el vecio che no ronpe le scatole
Beato el vecio che sa contare le storie ch’el ga vissù
Beato el vecio che se fida
Beato el vecio che se confida
Beato el vecio che varda ‘vanti
Beato el vecio che se move e n’ol sta in poltrona
Beato el vecio ch’el sa  de essare deventà vecio.


mercoledì 18 luglio 2018

Mercoledì 18 luglio 2018 

Carissima S, e blog.
                                  stamattina mi sono alzato presto e ho fatto la passeggiata facendo un percorso diverso dal solito. La città era ancora addormentata, solo poche auto sfrecciavano per le strade, sono passato davanti al Parco Buzzaccarini, che era naturalmente, dato l'orario ancora chiuso  ho visto i cigni e le anatre anche loro mezze addormentate sdraiate sull'erba. Con dispiacere ho notato la mura che circonda il Parco che presenta diverse crepe in più parti del suo perimetro, ma solo in qualche tratto c'era una transenna che segnava il pericolo di crollo, spero che ci sia presto un intervento. Ho continuato la passeggiata in circonvallazione e dove c'era la filiale Fiat Bernacchi, ora c'è un cantiere in atto e da quello che so, sembra che stiano costruendo un altro supermercato...non ho parole! Posso capire che è meglio costruire di sana pianta che restaurare l'esistente, ma così facendo si cementa ancora, si svuota il centro città, si consuma terreno. Allora, la riflessione che faccio oggi è sul degrado in cui si lascia morire  le tante attività commerciali e artigianali che c'erano nelle vie del centro, ora i negozi di intere vie sono chiusi e abbandonati, dove sono appesi solo manifesti, scritte e locandine. Ecco che il passato riaffiora alla mia mente,  rivedo tutte le botteghe,i laboratori e le piccole officine artigianali, delle quali ho già scritto numerose volte nei miei piccoli libretti di ricordi su Monselice. Perché parlo e scrivo di queste cose - perché stamattina mi sono fermato da un giovane sportivo e laureato, il quale ha scelto di continuare ad occuparsi della bottega di artigiano iniziata dal padre. Egli ha rinunciato alla professione per la quale ha studiato e assieme alla moglie, anche lei laureata, si alzano molto presto al mattino per lavorare nella propria attività. Egli mi raccontava, non senza enfasi che i giovani d'oggi non vogliono più apprendere nessun vero mestiere, anzi sono i loro genitori che nell'accompagnarli a chiedere lavoro, per prima cosa chiedono quanti soldi guadagneranno i loro figlioli, al che gli rispondono che prima devono dimostrare di avere voglia di imparare il mestiere sporcandosi le mani e non guardare all'orario di lavoro e poi sarà pagato come merita - Da questo si vede che voglia hanno di far bene e magari  preferiscono di lavorare nei call center o nei grandi centri commerciali, accontentandosi di poche centinaia di euro. Scusate, ma beati i tempi di mio padre, quando egli mi accompagnava  dall'artigiano e gli chiedeva se per favore mi insegnava il mestiere dietro il compenso che gli dava mio padre stesso.......altri tempi!

Buona giornata!


I giovani d'oggi 
come farfalle vivono 
la loro vita,
le ragazze sculettando
nei bar a portare bicchieri tra i tavoli, 
i ragazzi pavoneggiandosi seduti
come figli di papà,
salendo nelle loro auto costose
con cellulari e vestiti alla moda.
Purtroppo è questo il  
Carpe diem
che poi si riversa non proprio 
positivamente
 nei  veri valori della vita.


martedì 17 luglio 2018

Martedì 17 luglio 2018  

Carissima S. e blog. 
                                  17 numero che non piace a molti, ma che per me ricorda momenti di desiderio, passione e felicità, che risalgono a 48 anni fa e che da quasi 16 anni mi ricorda il buio che è sceso nella mente, nella mia anima e nel mio cuore. Ma bando alla tristezza, perché stamattina ho iniziato la giornata con una bella passeggiata, accompagnato dalla fresca temperatura che dura da ieri sera. Questo e un po' di pioggia, è tutto quello che accaduto nel nostro territorio monselicense, mentre a una ventina di chilometri e in tante altre parti d'Italia sono avvenuti veri disastri provocati da forti temporali con grandine grossa come una pallina da tennis. Invece noi abbiamo dormito bene col fresco, come la mattinata e durante il giorno il sole ci ha fatto sentire tutto il suo calore, che mi ha fatto rimanere in casa, il che non mi è dispiaciuto, perché alla tv mi sono gustato la prima tappa di  montagna del Tour de France. Ora, che il sole va lentamente tramontando alle spalle dei Colli, solamente ora mi accingo a scrivere il mio Rime...diario, così colgo l'occasione per augurarvi una buona serata!


Una strana sensazione
arrovella la mia mente
pervade la mia immaginazione
facendomi precipatare
nel buio assoluto
e nel silenzio assordante
di un luogo oscuro
Non so dove sono
il nulla mi è attorno
immagino il mio volto triste
pallido senza sorriso
Poi d'improvviso
mi ritrovo di luce inondato
da fiori e farfalle circondato
e qui in  questo incanto
ritrovo pace e serenità
e il mio canto.



lunedì 16 luglio 2018

Lunedì 16 luglio 2018

Carissima S. e blog.
                                  non mi stanco di stupirmi di quante cose posso fare nell'arco di una giornata, per non parlare nella vita di tutti i giorni che fino ad oggi mi sono stati concessi. Allora,  riesco solo raccontarle in sintesi, come del resto  le faccio nel giro di un giorno se non di qualche ora.
Ecco dunque la descrizione della giornata di ieri domenica, alla mattina sono andato alla Casa di Riposo alla S. Messa dove ho svolto il mio compito di chierichetto, al termine sono andato a leggermi il giornale seduto ai giardini difronte al Municipio, dopo di che sono andato al boschetto dei frati, volevo vedere l'albero che è stato dedicato ad una studiosa di origini monselicensi che si era dedicata ad aiutare gli altri, attraverso l'Associazione Amnesty Intarnational. Accanto all'albero c'era una piccola panchina rossa, che immagino rappresenti il sangue innocente che viene versato per guerre, fame e schiavitù, sai piedi dell'albero c'era un medaglione di pietra con su scolpito il suo nome ed una scultura sempre su pietra, credo che siano state fatte dal bravo  maestro Travaglia. Ho passeggiato fino al piccolo orto botanico allestito dagli Amici del Gruppo micologico locale, nel quale c'è anche il percorso poetico dei Poeti della Rocca in Fiore, mi sono poi seduto su d'una panchina sotto un albero e davanti a me avevo  il verde prato del parco Buzzaccarini, dove bambini con i genitori e molti cani correvano qua e la, il campanile di San Giacomo, la Rocca e il Montericco, una meraviglia fuori porta in questa caldissima estate. Qui ho anche incontrato Massimo, un bravissimo pittore, con il quale ho dialogato sulle vicissitudini poco piacevoli della politica, della salute, del lavoro e dell'incuria con cui viene tenuta la nostra città. Discorsi che di solito si fanno, anche contro voglia, ma che purtroppo mi accorgo che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, una bella citazione per dire che è molto facile giudicare. Nel pomeriggio ho fatto una scorpacciata di TV tra ciclismo e calcio mondiale, quest'ultimo è terminato con la vittoria della Francia sulla Croazia per 4 a 2, con mio rande dispiacere, perché avrei voluto che vincesse la Croazia. Alla sera, dopo cena, sono andato a fare il mio giretto in bici, sono andato in Piazza Mazzini dove le Majorettes stavano facendo le prove per l'esibizione per la festa del loro 50° anniversario di fondazione, poi sono andato alla Chiesa del Carmine, dove è stata allestita la sagra della Madonna del Carmine che cade oggi. Dopo sono ritornato in Piazza, ma nell'attesa mi è venuto in mente di avere letto che nella Cava delle More c'era un concerto. Alla cava c'ero stato da piccolo, non mi ricordavo com'era e allora sono andato a curiosare. In bici oggi faccio fatica ad arrivarci  in sella, sono sceso per salire a piedi, dietro di me si è fermata un'auto, perché ila strada è stretta e una ragazza che guidava mi ha chiesto dov'è, ho risposto che non manca molto, ma per me è faticoso salire, lei mi ha offerto un passaggio. Ho lasciato la bici appoggiata  a bordo strada e sono salito in auto. Arrivati abbiamo imboccato il portone d'entrata aperto e dopo un centinaio di metri abbiamo trovato un bel parcheggio dove c'erano già numerose autovetture. Nel mezzo del sentiero c'era un ragazzo seduto ad un tavolino che fungeva da cassiere, gli ho chiesto di entrare a curiosare, ma che non mi sarei trattenuto e sono entrato camminando per qualche altro centinaio di metri in un bel sentiero pulito, sono sbucato difronte ad un chiosco dove venivano serviti aperitivi e quant'altro, a fianco  c'era di una bella casa recintata, altri due sentieri che entravano nel bosco, quello a destra un po in salita portava ai bagni, quello a sinistra scendeva verso il bosco con una scaletta di pochi gradini interra battuta e con il corrimano in legno. Fatti una cinquantina di passi mi sono incantato a guardare il sole che tramontava dietro il colle dove è adagiato il paese di Arquà Petrarca, un prato pulito e spianato c'era gente seduta sull'erba, altri seduti su delle panchine e attorno altri tavoli con un chiosco che mesceva bibite  patatine, olive e altro ancora. ....al termine di questa grandissima spianata c'era uno spazio pianeggiante  dove era stato postato un palco con un pianoforte. In questo stupendo luogo che può contenere qualche migliaio di persone, lo spettacolo della Natura, tra boschi di piante selvatiche, ulivi, alberi da frutta, con sullo sfondo i Colli Euganei e in quest'ora magica del tramonto è già un regalo inaspettato che mi sono fatto oggi, anche se per me è stato un mordi e fuggi, mi sono deliziato ad ascoltare le note che uscivano dal pianoforte con le mani  della bravissima pianista Giulia De Paoli.


Mai come oggi 
il detto 
tempo fugit
mi fa esclamare
carpe diem
Lo sguardo verso la catena
dei Colli Eguanei
al tramontare del sole
seduto sul prato 
ad ascoltare le note divine
di Chopin e Debussy
suonate da mani d'artista
mi hanno riempito di 
gioia  ed emozione indescrivibili
e ancor più incompoarabili
nel ritornare sui miei passi
nella flebile luce che traspariva
tra il fitto fogliame boschivo
mi fa ringraziare Carlo e Marta
che hanno saputo crare
questa meraviglia
che tanti sguardi fa incantare.




domenica 15 luglio 2018

Domenica 15 luglio 2018  

Carissima S. e blog.
                                  nelle ultime due sere, dopo molto tempo, oltre alla solita passeggiata dopo cena, ho partecipato a due eventi: Venerdì a Este per la recita di poesie sotto  l'olmo secolare che si trova da molti anni nel Foro Romano estense, sconosciuto ai più per essere da lungo tempo stato dimenticato. La serata è stata interpretata da vari poeti e attori con l'accompagnamento di un suonatore di flauto. Davvero una bella poetica serata, peccato che sia stata fatta con uno scopo politico antagonista dell'attuale Amministrazione estense. Queste belle iniziative dovrebbero essere fatte all'insegna dell'amore per la poesia e le arti in genere, perché queste non hanno nessun colore politico, ma donano solo passione, calore e amore. Comunque sia, ho passato due ore meravigliose. Ieri sera invece, ho partecipato alla passeggiata con i 4 Passi e il racconto storico sulla venezianità dei nostri palazzi monselicensi. Siamo partiti da sotto i portici difronte alla San Paolo, antico tempio dedicato a Giove e Foro Romano; abbiamo camminato lungo via Roma, Cesare Battisti, Matteo Carboni, Marco Santarello, San Martino, Santo Stefano,Via del Santuario, dove ci sono stati stati illustrati da Silvano, le varie epoche nelle quali sono stati costruiti i palazzi che via via incontravamo nel centro storico della nostra città. Era questa la serata dell'evento Calici sotto le Stelle, ma che è stata funestata da un cielo grigio che man mano diventava sempre scuro e mi ha consigliato di prendere la via del ritorno verso casa.

Buona domenica!



OLMO

Ti ricordo e per sempre
ti sarò riconoscente
perché nel tempo di guerra
donasti a mio padre
il legno che riparò
i miei piedi infreddoliti
dal gelido inverno.
OLMO
Ti ricordi
era l’anno giubilare duemila
nel mio peregrinar romeo
stanco assetato
dal sole bruciato
m’accogliesti
sotto la tua chioma  frondosa
Raccolsi la tua
piccola leggera samara
e alzato verso te lo sguardo
ammutolito rimasi
guardando la tua possanza
che anche Enea agli inferi
ti trovò oscuro e immenso
e ancora nei secoli scorsi
accogliesti le grida di uomini
desiderosi di libertà.

                    Giancarlo Fabbian

ESTE 13 luglio 2018

sabato 14 luglio 2018

Sabato 14 luglio 2018

Carissima S. e blog.
                                 vorrei raccontarvi la bella serata di poesia di ieri sera, ma desidero scrivere il pensiero che ho appuntato in questi giorni e che mi sembra di attualità  e più opportuno, chiedendovi scusa per questa intromissione su vicende che potrebbero essere risolte con il buon senso, ne aggiungo una che non ho scritto e cioè con tutto quello che c'è da fare per le zone terremotate, per quelle inquinate, allo scopo di rendere più bella questa meraviglia che si chiama ITALIA, anche l'apporto dei migranti potrebbe essere d'aiuto, in modo particolare per sostituire tutti i vagabondi ultra trentenni italiani che non vogliono fare certi lavori.....accogliamo allora, questa opportunità.......

Io non so se qualcuno questi miei pensieri, ma spero che siano raccolti con la dovuta cautela, perché non voglio esprimere alcun giudizio, in quanto bisogna essere dentro alle cose per poterle giudicare. Però lasciatemi esprimere: - Quando sento parlare di organizzazioni umanitarie – di angeli del mare  e poi vedo questi POVERI in centri in condizioni disumane, mi viene spontaneo pensare a quanto crudele sia la vita nei loro confronti. Questi esseri umani che migrano, non sono sempre persone che fuggono dalla guerra, dalla fame, dalla libertà, penso che insieme a queste ci siano persone che stano cercando una vita migliore di quella in cui vivono nei loro paesi. Pertanto, non ritengo giusto che vengano rinchiusi in questi centri, ma che dopo averli aiutati,le Nazioni ( che si chiamano civili) dovrebbero accoglierli  senza paura, come potenziale aiuto per lì economia del paese stesso che li accoglie. Infatti, come in cassetta di mele se ne trova qualcuna di guasta, dopo averla eliminata,messa da parte, le altre divengono buon cibo, secondo me, anche tra questi POVERI, se  si escludono i pochi guasti, gli altri( la maggior parte) diventano un aiuto per la nostra economia e per l’economia dei loro Paesi, perché da noi pagano le tasse e ci aiutano, mentre nei loro paesi inviano denaro buono per la crescita del loro Paese stesso. Allora, non dobbiamo avere paura di accoglierli, naturalmente cercando tra di loro i sani e non i malati, e per questi ultimi se è possibile cercare di guarirli, allora sì che potremo chiamarci CIVILI. Continuo a riflettere con una notizia che passa inosservata il rientro in Patria dei corpi dei nostri connazionali uccisi in Bangladesh nel 2016 etra di loro non c’erano solo turisti,ma anche Italiani emigrati laggiù in cerca di fortuna.  Come potete vedere siamo emigranti (anche io lo sono stato) e ancora tanti giovani lo sono o lo stiamo facendo, mi direte che lo facciamo in modo diverso....Sì! Ma sempre emigranti siamo. Questa notizia è inosservata dai più, perché non è il Campionato del mondo di calcio, né la formula 1, né il Tour de France, né l’arrivo di Ronaldo allla Juve..... e questa sarebbe la nostra umanità e civiltà.

Buona giornata!

Il buio dell'egoismo
ci sta avvolgendo 
bisogna fare in fretta
a trovare  rifugio e rimedio 
a questo  modo di vivere scellerato.
Abbiamo reso il mondo globalizzato
ora ne subiamo le conseguenze
che possiamo trasformare in opportunità
per sanare l'incuria che incombe
sul nostro territorio e le nostre città.
Non dobbiamo guardare
solo  con l'occhio 
del timore e della paura
c'è anche la via lungimirante certa e sicura
dell'accoglienza e dell'accettazione
e passare alla formazione
per non cerare ancora più 
tensione e confusione
che questo fenomeno inarrestabile
che ci crea ogni giorno
e cercare di salvare il salvabile
con il loro aiuto, 
perché anche a loro un 
po di benessere è dovuto
dopo anni di sfruttamento
di essi e dei loro territori
dobbiamo valorizzare
questi poveri di tutti i colori.