martedì 3 luglio 2018


Martedì 3 luglio 2018

Carissima S. e blog.
                                  Mi sono alzato presto per andare a fare la passeggiata per l’argine del canale, ma poi ho deciso di prendere la bici e di venire qui a Tribano, da dove vi sto scrivendo sul PC portatile, mentre si sta scaldando l’acqua per il the. Qui impera ancora il silenzio, qualche cancello si sta aprendo, sento il rumore dell’auto, l’attività  quotidiana  dei vicini sta iniziando, ma ancora tutto intorno è silenzio, non odo neppure i cani abbaiare, e nonostante  mi trovi in una zona di campagna, non sento nemmeno i galli cantare, sono davvero terminati i tempi della vita agreste che cominciava alla luce dell’alba e terminava al calar del sole. Oggi si vive solo con tempi scanditi dall’orologio, prefissati da regole precise, dalle quali non si può derogare pena sanzioni. Per non parlare poi delle prenotazioni o delle informazioni o dei pagamenti, attività alle quali devi sottostare e per potere essere ricevuto o entrare in possesso di quello che hai bisogno. Se poi vai di persona, devi prendere il numeretto e fare la coda, stare attento allo schermo e recarti allo sportello indicato per sentirti dire che devi mostrare i documenti e attendere che il PC analizzi e controlli i tuoi dati,  dopo di che per la maggior parte delle volte, a meno che tu non debba pagare, ti senti rispondere di ripassare, e nel caso di prenotazioni per visite ti senti dire che la tua richiesta non è prioritaria e la tua visita è fissata all’anno seguente. Cosa vi debbo dire, che non sappiate già e non abbiate fatto queste esperienze, per non parlare poi, se pensate di chiedere o prenotare attraverso il telefono o il cellulare, in tutti casi le chiamate ai numeri verdi o agli altri numeri, senti una voce registrata  che ti comunica cosa devi fare e di attendere per non perdere la priorità acquisita, e dopo avere atteso a lungo, senti la solita voce che ti dice che gli operatori sono occupati e parte la musichetta, dopo interminabili minuti, ritorna la voce che ti dice di lasciare il tuo numero e sarai richiamato al più presto….. Allora ,si cerca di fare buon viso a cattiva sorte  e come diceva una propaganda radiofonica o televisiva: ‘Contro il logorio della vita moderna bevi un…..

Buona giornata!



Veloce scorre l’acqua del fiume,
ma ancora più veloce
scorre il tempo e non si riesce
a fare nemmeno le cose più semplici.
Tutto è cadenzato da tempi d’attesa
che ti mettono in ansia.
Da l’alba al tramonto
è tutta una corsa
e ci vorrebbero giorni
di quarantotto ore e non di ventiquattro.
Impariamo dai romani
dove spira il ponentino,
rilassiamoci e conduciamo
la nostra vita
con calma e per benino.






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