martedì 31 marzo 2015

una settimana di riflessione


Carissima S. e blog,

L’angoscia  che ti assale quando devi affrontare una malattia, è una croce pesante da portare, ma anche nel dolore una risposta c’è, ed è quella che ci si accorge di tutto quello che abbiamo fatto e ci chiediamo a che cosa è servito. Allora, meditiamo e facciamo il proposito che se avverrà la guarigione, cercheremo di fare una vita migliore per noi, per i nostri cari e anche per gli altri. Auguri di una Buona Pasqua a voi e ai vostri familiari.!    
 
Se dise: 'Nadae coi toi
 e Pasqua co chi te voi'
Quante volte ca ghemo sognà
de 'ndare a fare on jro, de qua e de à,
sperando che sia bel tenpo
a se fa programi de ogni sorta,
ma se xé bruto a va storta.
A ora se se contenta de stare
fora porta, drio l'arzare del canae
o su pai  monti a magnare e zugare,
pan, saado, fugassa e vin bon,
se ride, se schersa,  e fin sera
se fa el rabalton.
Vita sana al'aria verta
questa a Pasqua de 'na volta e
par fortuna ca no ne a xé sta tolta.
 
  

lunedì 30 marzo 2015

PASQUA


 
Carissima S. e blog, in questi giorni che ricordiamo l'Avvenimento più importante, ieri ho partecipato ad una liturgia che mi ha molto emozionato spiritualmente. Buona giornata!
 
Il buio della notte avvolge ogni cosa ed ogni anima, il tutto vuoto, senza luce. In questo grande complesso, contenitore di sofferenza, nei lunghi corridoi e nei reparti le luci sono sempre accese. Gli ammalati cercano di riposare con il dolore accanto e la sofferenza dentro di loro. In una queste notti, un medico mi racconta che è stato chiamato per aiutare  Mario che sopraffatto dal dolore era ancora sveglio, ascoltava il suo corpo ammalato e soffriva in silenzio, finché, sopraffatto, ha premuto il campanello per cercare aiuto. Prontamente arriva l’infermiera e il medico, si avvicinano a Mario e comprendono il suo star male, essi cercano di sedare il suo dolore, il quale dopo varie manovre medicali, reagisce e riescono a sollevarlo dal suo disagio, Mario ringrazia  e chiede scusa per il disturbo che ha loro arrecato. Il medico è stato sorpreso da questo giovane uomo, che pur invaso da un male incurabile, gli ha rivolto le sue scuse per il disturbo. Anche ieri sera il buio avvolgeva il grande Ospedale Madre Teresa di Calcutta, faceva freddo, ma non troppo, io assieme a Don Marco e una trentina di persone con le candele accese, siamo partiti dall’ingresso principale per iniziare UNA VIA CRUCIS di preghiera per tutti gli ammalati.  Lungo tutto il perimetro, abbiamo fatto sette soste, pregato, cantato, letto delle testimonianze scritte da operatori sanitari e da ammalati. E’ stata  per me e per tutti i miei compagni di Cammino, una benefica immersione nel clima Pasquale e abbiamo chiesto AL PARON di aiutare tutte le persone che qui  al Madre Teresa di Calcutta, vengono a lenire i loro mali. 

domenica 29 marzo 2015

X lettura


Carissima S. e blog,  questa mattina, radiosa e lucente, voglio ringraziare innanzitutto S. che mi ha inviato il suo delicato augurio. Colgo inoltre, l'occasione per fare a tutti voi e alle vostre famiglie  i miei affettuosi e sinceri auguri di BUONA PASQUA, e che sia davvero per tutti una risurrezione dell'anima e del corpo, alfine di poter vivere una nuova stagione di serenità e di pace, assieme a madre Natura, che se impariamo a rispettarla, facciamo ancora tempo a viverla e a goderla. AUGURI e Buona giornata!
 
 
 
La buona terra di Pearl S. Buck

Non durerai per sempre – quando i ricchi sono troppo ricchi, il modo c’è per farla finita ( the good earth), e c’è pure quando i poveri sono troppo poveri.

Sono affermazione contenute nel romanzo di Pearl S.Buck. Esse attingono forza dalla rivoluzione dei Boxer ai primi del ‘900. L’autrice ha vissuto quell’epoca in Cina, al seguito del padre, uomo di chiesa. In quegli anni l’autrice ha potuto approfondire, perché ha visto con i suoi occhi, le varie situazioni e vicissitudini del popolo cinese. Il titolo originale del suo libro è: This Prod Heart ( Questo indomito cuore). Il protagonista del romanzo si chiama Wang Lung, egli ha amato talmente tanto la terra che essa lo reso ricco e gli ha donato potere e rispetto da parte dei suoi vicini. Wang Lung, non si sarebbe mai sognato di divenire così importante, anche perché egli non aveva studiato ed era un contadino ignorante. Il romanzo racconta la famiglia patriarcale cinese, Il rispetto che era dovuto ai vecchi. Il potere del denaro che era padrone di vita e di morte. Racconta la schiavitù dei servi e la totale appartenenza al padrone e signore, come unica condizione di vita. Questa la si trova nell’altra protagonista che è diviene moglie di Wang Lung, e cioè O-Lan e anche di Fiore di pesco. Uomini e donne che mostrano la loro devozione e fedeltà fino alla morte, come lo sono state le sue donne e l’amico contadino povero Ching.

 

sabato 28 marzo 2015

veglia di solidarietà


Carissima S. e blog, ieri sera sono stato in Duomo alla Veglia Pasquale. E' stata una Veglia davvero rigenerante spiritualmente parlando, ma non solo, perché anche gli occhi si sono riempiti di bellezza, attraverso le coreografie liturgiche preparate dai giovani della Parrocchia del Duomo. Li ringrazio tutti e auguro a tutti voi di poter partecipare un'altra volta se non lo avete fatto ieri sera. Buona giornata!
 
 
LA SOLIDARIETA
Vedere con il cuore
Le cose buone da fare
Non lasciarsi trascinare
Da egoismo e edonismo
Vedere le persone
Che attendono
Il nostro calore
E fare comunione
Con gesti d’amore
Sei entrata dentro di me
Come linfa vitale
E mi sostieni in ogni male
Ti espandi in ogni direzione
Pronta ad ogni situazione
A condividere
Senza nulla guadagnare
Solamente con la gioia
Di aver potuto donare
Come un fiume in piena
Scorri nelle vene
Ansiosa di dare sollievo
A tante pene
A volte
Trovi ostacoli insormontabili
E li superi agevolmente
Con amore sorprendente
Altre volte
La tua forza si disperde vanamente
E se la lascia assopita
Muore lentamente
 
Non lasciarti andare
Hai ancora tanta strada da fare
Per poter davvero amare.

venerdì 27 marzo 2015



Nell’aria c’è voglia…

Voglia di Pasqua

 
di tenera foglia,
che verde e fresca
come Pace cresca.

Voglia di fiori,
girandole di colori
che  aprano boccioli
come  nuovi amori.



 
Voglia di
un sorriso,
amico e sincero
che  strisci la vita
di sentimento vero.



Voglia di un abbraccio,
 
di un ricordo,
di un pensiero…
voci di uomo
senza sonoro,
che  gridano dentro
bucando i cuori al centro.


AUGURI!


IX lettura


Carissima S. e blog, questa lettura mi è piaciuta perché mi ha fatto fare un salto all'indietro nel tempo. Anche io, non con le stesse modalità, sono stato emigrante e all'epoca, quando si andava a lavorare in un altro paese, italiano o straniero che fosse, si affrontavano delle vicende simili. Inoltre, nel libro si parla di famiglie delle nostre zone e le radici sono difficili da dimenticare e sradicare. Molto bello. Buona giornata!
 
 
Canale Mussolini di  Antonio Pennacchi

Ho letto con piacere questo bel libro di Antonio Pennacchi. Egli mi ha raccontato la storia del fascismo in modo piacevole e divertente. La saga della famiglia Peruzzi, raccontata da don Pericle, è anche la storia di una fede fascista incrollabile che fino alla fine non è mai  stata lasciata.
I personaggi sono vivi e vivace è la loro storia. L’autore ha raccontato  la vita di una numerosa famiglia di contadini, gestita in modo patriarcale, nuda e cruda sotto tutte le sue sfaccettature.
A. P. ha scritto che CANALE MUSSOLINI è un romanzo, ma è la vita stessa, la vera vita di una delle tante famiglie contadine di qull’epoca che diventa romanzo,  quando veniva raccontata nei filò, tramandata di generazione in generazione.
Non mi dilungo più di tanto nel commentare il romanzo, perché rischierei di tralasciare qualche paragrafo, poiché ogni parola è parte integrante del romanzo stesso.

giovedì 26 marzo 2015

VIII lettura

Carissima S. e blog, proseguo con le mie interpretazioni dei libri che ho letto. Oggi ho tra le maini Zia Antonia sapeva di menta di Andrea Vitali, un bel libro, molto piacevole che ho letto molto volentieri. Ha un finale davvero simpatico. Buona giornata!



Zia Antonia sapeva di menta di Andrea Vitali  

Nel libro si svolge la trama di un episodio di vita familiare che coinvolge diversi personaggi. Mette a nudo il comportamento di ciascuno di loro e del ruolo che svolgono in questo libro, con pregi e difetti. La buonanima di zia Antonia, mesticatrice di mentine, pur nella sua veneranda età, riesce a coinvolgere la badessa, la suora, il medico, il banchiere, i fratelli e la cognata di Ernesto.  Per me, questo, è il personaggio centrale di tutta la storia. Modesto,  servizievole  e ingenuo, ma che infine si è rivelato astuto come una volpe.

 

 

 

 





mercoledì 25 marzo 2015

per l'Expo 2015

 
 
 
Carissima S. e blog, una cara amica di Milano di nome Mariateresa che si occupa del disagio umano, attraverso iniziative culturali, mi ha invitato a scrivere qualcosa per EXPO 2015. Ci ho pensato e con molta tristezza nel cuore, non ho potuto che elaborare questo breve pensiero poetico. Buona giornata!
 
 
UOMO FERMATI
Sotto la terra, sopra la terra,
nel mare , sul cielo,
non c’è luogo nell’Universo
che la Natura non sia seviziata
dall’uomo per il denaro,
così che il patrimonio
vegetale e animale
è un Bene ormai raro.
L’equilibrio naturale è sconvolto,
come una bestia insaziabile
l’uomo divora boschi e foreste;
pesticidi, insetticidi, conservanti,
bombe  sempre più potenti
e armi chimiche creano omicidi,
sopravvivono solo
insetti e fiere moleste.
Uomo fermati!
Trasforma le fabbriche d’armi,
usa bene la tecnologia e la scienza.
Uomo fermati!
Riprendi coscienza.

martedì 24 marzo 2015

VI lettura




Carissima S. e blog, dopo Tunisi, ancora un'altra disgrazia si è abbattuta su persone che volavano su un aereo, precipitato in Provenza, non si sa il numero preciso, ma sembrano davvero molte. Quante vittime ogni giorno, oltre a quelle che vengono assassinate nelle guerre mediorientali e in Libia. Sembra davvero una guerra mondiale a episodi, chissà se mai si fermeranno queste tragedie, o se stiamo andando verso la catastrofe apocalittica. Spero che la Pasqua vicina sia la vera Risurrezione. Buona giornata o per meglio dire Buona fine giornata!
 
 
Zia Antonia sapeva di menta di Andrea Vitali
Nel libro si svolge la trama di un episodio di vita familiare che coinvolge diversi personaggi. Mette a nudo il comportamento di ciascuno di loro e del ruolo che svolgono in questo libro, con pregi e difetti. La buonanima di zia Antonia, mesticatrice di mentine, pur nella sua veneranda età, riesce a coinvolgere la badessa, la suora, il medico, il banchiere, i fratelli e la cognata di Ernesto.  Per me, questo, è il personaggio centrale di tutta la storia. Modesto,  servizievole  e ingenuo, ma che infine si è rivelato astuto come una volpe.
 
 
 

lunedì 23 marzo 2015

VI lettura


Carissima S. e blog, ho letto questo romanzo con vero piacere, perché e scritto molto bene e mi ha fatto vivere una vicenda triste  del secolo scorso, nel quale esistevano ancora dei regimi di polizia, ma che oggi, con tutto quello che succede nel mondo e l'assassinio di tanti innocenti da parte dei terroristi, oso dire che si stava meglio quando si stava peggio  Infatti i regimi dittatoriali, militari, polizieschi, avevano tutto sotto controllo ed era molto difficile il commercio e l'uso delle armi. Mi si può dire che i tempi sono cambiati e la globalizzazione ha scatenato la mania di grandezza, ma se ci fosse più controllo e autorevolezza, forse si potrebbe mitigare certe aberrazioni. Soprattutto si dovrebbe dialogare di più e trasformare le fabbriche d'armi, in fabbriche di aiuto ai paesi più poveri.  Buona giornata!



Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi.

Premetto che non ho mai letto nulla di questo scrittore. Quando ho preso in mano questo libro non ho capito il titolo, anzi leggendo le prime pagine, mi sono trovato ancora a disagio nel leggere questo verbo, tempo presente terza persona singolare. Ho cominciato a leggerlo. È scritto in modo semplice e comprensivo. Il personaggio con questo nome Pereira mi si è subito simpatico. La vicenda è un po’ simile a tante altre storie accadute in tempi di regimi autoritari. Allora mi è venuto in mente un episodio che mi è successo alcuni anni fa, negli anni novanta, in Belgio. Era settembre, un bel periodo per viaggiare. Io e il mio compare Ilario, siamo partiti per un breve viaggio in Belgio a trovare dei suoi lontani parenti. Per un paio di giorni, ci hanno  ospitati  con molta cortesia. Non sapevo come ricambiare la loro gentilezza e così mi sono permesso di invitarli a pranzo. Ho chiesto dove si poteva trovare un ristorante dove si mangiava bene e mi hanno indicato una trattoria a gestione casalinga. Il luogo era dignitoso, pulito, la cucina era portoghese. Ci siamo seduti e nell’attesa, mentre guardavo attorno l’arredamento e i quadri appesi alle pareti, mi accorsi che un cameriere alto, bruno e magro che si stava avvicinando al nostro tavolo, ha fatto un repentino dietrofront. Lì per lì non ci ho fatto caso, ma poi ripensandoci ho notato che il suo sguardo si era incrociato con il mio e  che nel suo avevo letto un po’ di spavento. Non ho più visto quel cameriere per tutto il tempo che sono rimasto nel locale. Poi la conversazione con gli ospiti mi ha fatto dimenticare l’episodio. Abbiamo pranzato con la “Paella”, molto buona e mi sono meravigliato perché non eravamo, di certo, nella Penisola Iberica. Al termine mi sono recato alla cassa per pagare il conto e ho  ripensato a quel cameriere, così ho dato un’occhiata anche verso al cucina, ma non l’ho visto. Però la curiosità mi è rimasta e allora ho chiesto al proprietario, con le dovute maniere, perché il cameriere che per primo, era venuto per servirci, fosse così di brutto sparito, il cassiere mi  ha guardato  e mi ha detto che ha avuto paura di me, perché assomigliavo in modo incredibile ad un ufficiale della guardia repubblicana di Lisbona. Egli si è spaventato e gli ha chiesto il permesso di allontanarsi dal luogo di lavoro.
Man mano che leggevo il libro ho capito la paura di quell’uomo, in particolare l’ho collegato all’episodio finale dove gli aguzzini hanno assassinato Monteiro Rossi a casa di Pereira. Di questi ammiro il coraggio che ha avuto nello scrivere l’articolo e lo stratagemma ideato per ingannare la censura e il regime.

Il libro mi ha coinvolto e mi è piaciuto. Al termine della lettura, sono andato a vedere sul vocabolario la definizione di SOSTIENE  e ho trovato piena concordanza del suo significato, con tutta la trama del libro.

Infatti nel vecchio vocabolario Sostiene, Casa Editrice Felice Le Monnier ho trovato il verbo Sostenere: tenere sopra di sé, reggere, sorreggere, mantenere, nutrire, alimentare, affermare per vero sicuro, un fatto, un’asserzione, un diritto, sopportare fermamente (vedi il martirio) che è ciò che accaduto e raccontato in questo bel libro di Antonio Tabucchi.

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 22 marzo 2015

giornata mondiale della poesia 2015

Carissima S. e blog, ieri è stata una giornata intensa e gioiosa. Alle 9 del mattino alla Zanellato  è stata posta la targa al Poeta Rino Ferrari nato a Monselice e a lungo esule, è morto a Parma. Egli è stato uno dei più amati poeti della città. Alle 10, davanti il municipio sono arrivati centinaia di bambini con i loro genitori hanno letto. Molti hanno recitato le poesie sulla Pace che poi hanno attaccato agli alberi. In seguito, al banchetto allestito da Luca, i bambini si sono accinti a scrivere con l'inchiostro, dei versetti del Petrarca. Nel Pomeriggio, in Loggetta è stato presentato il libro di Gianluca Cappellozza e mi hanno fatto leggere una poesia per Monselice. E' stata davvero una giornata bellissima che mi ha riempito l'anima di un bel pensare. per questo, desidero ringraziare la Responsabile del Plesso Scolastico monselicense, il Sindaco che era presente alla cerimonia per commemorare Rino Ferrari, Roberto che ha illustrato il Poeta, Luca che ha magnificamente sceneggiato l'avvenimento poetico, i bambini e i genitori tutti. Ho avuto anche il piacere di vedere S. Davvero una Giornata Mondiale della Poesia così emozionante, non me lo sarei mai aspettato e anche quest'anno non un Albero della Poesia, ma un Giardino della Poesia. Grazie ancora a tutti e buona giornata!
 
 
Nel primo giorno di primavera,
nel giorno dedicato alla Poesia,
nel centro della città,
si è svolta una splendida  agorà.
Il cielo era fosco,
 ma  ha tenuto e non ha piovuto.
Il cuore giovane nel capo canuto
tra i bimbi festosi, di gioia
si è riempito.
La Poesia come tutte le arti,
fa splendere il sole
anche negli animi più bui.


sabato 21 marzo 2015

V lettura



Carissima  S. e blog, questo autore ho avuto il piacere di ascoltarlo non molto tempo fa presso l'Aula Magna dell'Istituto Kennedy. E' un personaggio molto originale, ma che ha fatto della montagna la sua ragione di vita. E' un attento osservatore della Natura e degli uomini e la sua filosofia è un toccasana per una vita migliore. Buona giornata!
 
 
La fine del mondo storto di Mauro Corona.

In questa sua opera, l’autore descrive in modo semplice e concreto quello che ci può capitare in un futuro senza energia. È un po’ ripetitivo, ma è molto incisivo. Il suo linguaggio crudo, rispecchia il suo autore che ho avuto modo di conoscere e ascoltare, di recente all’auditorium del Kennedy, è un personaggio che denuncia le malefatte dell’uomo nei riguardi della natura. La nostra autodistruzione è dovuta principalmente alla cementificazione e all’uso indiscriminato delle risorse naturali. Attraverso il libro  ci si riappropria dell’importanza dei quattro elementi: aria-fuoco-acqua e terra. L’uomo, pur di arricchirsi, non si accorge di quanto egli sia stolto. Poi però si accorge anche degli altri, di chi gli sta accanto e riacquista la solidarietà, anche se sotto sotto è egoista per resistere tutti hanno capito che occorre andare d’accordo, stare uniti, tenersi uniti come i ciottoli delle vie, o i sampietrini delle pi9azze, o i sassi degli acciottolati di montagna che, se ne cavi uno, si disfa l’intera strada. E ancora, un altro bel passaggio. L’uomo non cambia, fa delle pause , ma rimane quello che è. L’autore è un appassionato della natura, descrive la montagna, la campagna, la città, i mestieri, gli arnesi e fa dei bellissimi paragoni: “Il giorno strappato con i denti per tenerlo fino a sera” – “ Come i boscaioli che trascinano il tronco verso casa” – “ Il canto e il volo degli uccelli annunciano la primavera”.

Mi è piaciuto ascoltare la lettura di alcune righe del testo.

“Bisogna non avere più nulla, essere ridotti alla fame, con l’ombra della morte accanto per illuminarsi quando arriva un tozzo di pane, un raggio di sole, una parola di conforto.”

 

venerdì 20 marzo 2015


Carissima S. e blog continuo con la mia interpretazione dei libri che ho letto. La lettura mi rasserena e condivide le mie giornate. Carissimi, domani è la giornata mondiale della Poesia e con i ragazzi delle scuole appenderemo le nostre poesie ai rami degli alberi spogli difronte al municipio, vi aspetto. Buona Giornata!
 



Tanto vale vivere di Dorothy  Parker
I colori
  • Rosso e arancio sono i colori della vita;
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  • verde è il colore della musica e della mistica;
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  • il blu è il colore del buio;
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  • l’azzurro è il colore del cielo;
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  • il bianco è il colore degli angeli;
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  • il giallo è il colore del tempo che è prezioso come l’oro;
  •  
  • il nero è il colore della morte che dà termine alla vita.
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  • I rasoi fanno male
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  • I fiumi sono freddi
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  • L’acido lascia tracce
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  • Le droghe danno i crampi
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  • Le pistole sono illegali
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  • Il gas è nauseabondo
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  • Riflessioni
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  • La morte non ha volto
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  • La morte non ha colore
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  • La morte non ha odore
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  • La morte non ha voce
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  • La morte non ha tempo
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  • Si può sopravvivere, solo donando più tempo alla vita. Attraverso il segreto della vita stessa che è la nostra unicità, irripetibilità e la forza che ci rende capaci di trasformare la nostra debolezza.
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  • Ritrovare la dignità , affrontare la malattia e attendere la morte perché essa deve comunque arrivare.
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  • Anche altri pensieri mi sono venuti leggendo “Tanto vale vivere” di Dorothy Parker. Inoltre ho fatto mie le riflessioni dei miei compagni di lettura…
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  • E ancora, dal romanzo “Dai parliamone ancora”  ricavo  questo pensiero: Non sei sola, disse la morte, io sono sempre accanto a te. Ma il giorno in cui aprirò la porta, scomparirò con te. Tenere nella memoria vuol dire: essere sempre in compagnia di qualcosa o di qualcuno. Dunque, la morte non è morta, è qui nel nostro cuore e nella nostra mente, assieme alle tante cose belle e meno belle che abbiamo fatte assieme.
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