venerdì 7 giugno 2019

Venerdì 7 giugno 2019 

Carissima S. e blog.
                                di solito in un DIARIO si racconta come si passa la giornata ed ecco qui un breve racconto  di una giornata qualsiasi. Ieri mattina sono andato all'H a prendere l'esito dell'agoaspirato di Gemma. Sapevamo che non era buono, ma vederlo scritto, anche se non so con precisione il significato di tante parole e sigle, mi ha gettato nello sconforto, perché l'INTRUSO mi è venuto a trovare ancora una volta. Oggi la scienza in questo campo, ha fatto passi da gigante, ma quando ci si trova dentro a questo incubo è difficile credere alle statistiche, perché comunque ci si deve affidare alla chemioterapia e alla radioterapia. Mentre uscivo con l'esito in mano ho visto un'amica di famiglia che stava attendendo l'autobus, l'ho salutata e le ho dato un passaggio. Strada facendo le ho chiesto se dovevo portarla a casa sua, ma lei mi ha detto che verrebbe volentieri a trovare G. Quest'amica è rimasta con G. per ben un paio d'ore e si saranno raccontato tutte le loro cose a riguardo della famiglia, dei figli, ma credo che abbiano sviscerato tutto quello che stanno soffrendo, perché anche l'amica, come G. ha tante "magagne", se ne andata che era quasi mezzogiorno. Abbiamo mangiato e il  resto del pomeriggio è passato. Dopo cena è venuta  "Bon Bon" che il sopranome di Irene, una vicina di casa e le ha tenuto compagnia per una mezz'oretta, dopo averla accompagnata al cancello, ho chiuso porte e finestre e sono andato a letto. Durante la notte ho fatto le solite alzatine per i bisogni fisiologici miei e di G. ed è arrivata una nuova mattina da ricominciare con la solita routine quotidiana, con la parentesi che stamattina G. dovrà fare la medicazione in H. fissata per le 13.30, ma non sappiamo quando verrà l'autolettiga per portarla in ambulatorio ortopedico e così rimaniamo in attesa della telefonata degli addetti al trasporto. Ecco come sono le mie giornate in questo momento della mia vita.

Buona giornata!


Questo è il tempo 
del sole, della fioritura e del raccolto,
delle passeggiate all'aria aperta, 
ma per chi è malato, anziano
o abbandonato 
è il tempo
che non si vorrebbe, ma che 
bisogna con esso convivere
se si vuole tirare avanti.
Questo è il tempo 
dei disincanti....


Nessun commento:

Posta un commento