giovedì 27 giugno 2019

Giovedì 27 giugno 2019 

Carissima S. e blog.
                                 ieri pomeriggio, racchiuso in casa a causa di forza maggiore, ho terminato di leggere Le nostre anime di notte di Kent Haruf. Un breve romanzo che racconta la vita di due anziani che abitano in una piccola cittadina Holt (nome di fantasia). Addie è una signora anziana e vedova che prende un'iniziativa alquanto sconcertante per un uomo. Infatti, suona alla casa di Louis, il vicino, pure lui vedovo e gli propone di passare la notte assieme a lei nella sua casa. Addie è anziana, ma ancora piacente e Louis con un po di titubanza accetta. La relazione inizia subito, quando alla sera viene buio Louis mette in un sacchetto di carta il pigiama e lo spazzolino da denti e attraverso il giardino sgattaiola sul retro della casa di Addie. Lei lo aspettava, dopo aver bevuto una birra lui e un bicchiere di vino lei, andarono a letto assieme e passarono la notte raccontandosi la loro vita. Nelle notti seguenti Addie  disse a Louis di entrare per la porta davanti, perché non dovevano aver alcun timore della gente, loro potevano fare quello che volevano. Naturalmente la città è piccola...e la gente mormora, così questa storia era sulla bocca di tutto il vicinato. Questa storia è quasi parallela alla mia con Gemma, anche io sono a a casa di G. e anche noi abbiamo dovuto affrontare delle critiche, ma per nostra fortuna i figli l'hanno benedetta e perché noi ci siamo sposati. invece i protagonisti sono incorsi nel rifiuto di questa convivenza da parte di Gene, il figlio di lei e la storia è terminata, perché l'amore per la famiglia è più grande delle propria serenità. Non avevo mai letto nulla di Kent Haruf, che è molto stimato negli Stati Uniti d'America, egli ha raccontato nei suoi romanzi la vita reale della gente che vive in questo immaginario paese, come fosse una fiction televisiva, che io non guardo  quasi mai. Il  romanzo di questo autore è breve e l'ho letto, ma non è piaciuto gran che, mi è sembrato il tema - Raccontate la vostra giornata - che la maestra ci faceva fare a scuola elementare.

Buona giornata!


La vita ci riserva sempre 
delle sorprese
e quando si è soli
sono benvenute le più
stravaganti intese.
Nella solitudine
sono molte le scelte
che si possono fare
pur senza dimenticare.
Alla vedovanza nulla
si può imputare,
se non quella di non
esagerare.



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