Carissima S. e blog.
di questa notte non vi racconto nulla...me la tengo tutta per me , ma invece, voglio ricordare anche io un grande uomo a tutto campo come lo è stato Leonardo da Vinci. Speravo che fosse anche poeta, ma le sue opere sono ...poesia
Non posso dimenticare che 500 anni fa nasceva un - omo
sanza lettere – che eccelse in tutte le arti figurative (pittura e scultura), ma
soprattutto geniale uomo di scienza, per questo oggi di LUI voglio scrivere sul
mio Rime...diario
Ho cercato di vederlo
come Poeta, ma non ho trovato alcuna traccia.
È in molte altre arti
che Leonardo da Vinci ha espresso la sua poetica, che senza nominarla la paragono
e la evinco da quello che ho trovato nelle ricerca in internet in alcuni passaggi celebri: la «gran caverna» piena della «gran copia delle
varie e strane forme fatte dalla artifiziosa natura», dinanzi alla quale il
viandante è preda di «due contrarie cose, paura e desidero: paura per la
minac[cian]te scura spilonca, desidero per vedere se là entro fusse alcu[na]
miracolosa cosa» (Codice Arundel, f. 155r, 1478 ca.);
E ancora delle affermazioni, che seppur riguardano osservazioni
scientifiche, per me hanno qualcosa di poetico: Tutti li punti sono equali a uno e uno a tutti. [...]
Seguita che ’l punto è men che nulla: e se tutte le parte del nulla sono equali
a 1, concluderassi maggiormente che tutti li punti ancora sono equali a 1 solo
punto e 1 punto è equale a tutti. E per questo seguita che molti punti
immaginati in contatto non compongano la linia e per conseguezia molte linie in
contatto non fanno corpo perché infra noi non si compongano corpi di cose
incorporee (Codice Arundel, f. 159r, 1505-1508 ca.).
Molti furono i discepoli di Leonardo, ma uno in particolare è sempre accanto
a Leonardo da Vinci : Francesco Melzi
Leda
col cigno di Leonardo o copia del Melzi? Si trova nella Galleria degli Uffizi
di Firenze
Come l'archivio storico Melzi e tutti i documenti originali
denunciano, il suo nome fu Giovanni Francesco; solo a partire dal Novecento il
nome tra gli storici dell'arte venne semplificato in Francesco.
Misterioso personaggio, figlio di Gerolamo Melzi, conte
palatino, capitano della milizia milanese, soprintendente alla costruzione
delle mura di fortificazione con cui Francesco Sforza voleva cingere la città di Milano.
Divenne allievo prediletto di Leonardo da Vinci nel 1506 all'età
di quindici anni, strinse col maestro toscano una profonda amicizia.
Nacque nel 1491,
come si desume da un disegno firmato e datato 1510 dove
si dichiara diciannovenne, conservato alla Pinacoteca
Ambrosiana. Apparteneva
alla ricca famiglia patrizia dei Melzi, proprietari di una villa tuttora esistente nel comune
di Vaprio d'Adda,
dove lo stesso Leonardo soggiornò più volte. Dopo aver conosciuto il maestro in
occasione del suo secondo soggiorno milanese (1508 - 1513), accompagnò Leonardo
nel suo viaggio a Roma nel 1513 e
in seguito in Francia nel 1517,
dove gli rimase accanto fino alla morte avvenuta il 2 maggio 1519. Stipendiato
dal Re di Francia Francesco
I per la sua
attività di assistente del maestro toscano.
Il 25 aprile 1518,
nel castello
di Cloux, Amboise, Leonardo da Vinci lo nominò nel suo testamento erede di
"tutti et ciascheduno li libri che edicto testatore ha de presente et
altri istrumenti et portracti circa l'arte sua et industria de pictori.
Termino con un
delizioso ricordo di un momento vissuto da Leonardo Da vInci a casa del pupillo
Francesco Melzi: - Delizia di Vaprio nome
assegnato, dalla località di Vaprio sull’Adda, all’incrocio fra due vitigni, la
bianca di Forster e lo zibibbo; produce uva dal sapore gradevolmente moscato -.
Leda - attribuita a Francesco Melzi scolaro di Leonardo
postata nella Galleria degli Uffizi a Firenze
Omo sanza lettere
che ha dato al mondo
un grande patrimonio
di trattati su scienza
arte e scoperte che
ancora oggi gli scienziati
fanno riferimento,
Uomo di immenso talento
alla sua epoca molto ricercato
dalle corti reali, perché
genio portentoso,
creatore di strumenti di guerra
atti a quel periodo burrascoso.
Ha scritto e riscritto i suoi pensieri
e le sue invenzioni,
pur essendo privo di cultura
oggi chi li suoi scritti legge
stupisce e si riempie di emozioni.
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