giovedì 20 giugno 2019

Giovedì 20 giugno 2019
 
Carissima S. e blog.
                                 di questa notte non vi racconto nulla...me la tengo tutta per me , ma invece, voglio ricordare anche io un grande uomo a tutto campo come lo è stato Leonardo da Vinci. Speravo che fosse anche poeta, ma le sue opere sono ...poesia


Non posso dimenticare che 500 anni fa nasceva un - omo sanza lettere – che eccelse in tutte le arti figurative (pittura e scultura), ma soprattutto geniale uomo di scienza, per questo oggi di LUI voglio scrivere sul mio Rime...diario
Ho cercato di vederlo come Poeta, ma non ho trovato alcuna traccia.
È in molte altre arti che Leonardo da Vinci ha espresso la sua poetica, che senza nominarla la paragono e la evinco da quello che ho trovato nelle ricerca in internet in alcuni passaggi celebri: la «gran caverna» piena della «gran copia delle varie e strane forme fatte dalla artifiziosa natura», dinanzi alla quale il viandante è preda di «due contrarie cose, paura e desidero: paura per la minac[cian]te scura spilonca, desidero per vedere se là entro fusse alcu[na] miracolosa cosa» (Codice Arundel, f. 155r, 1478 ca.); 
E ancora delle affermazioni, che seppur riguardano osservazioni scientifiche, per me hanno qualcosa di poetico: Tutti li punti sono equali a uno e uno a tutti. [...] Seguita che ’l punto è men che nulla: e se tutte le parte del nulla sono equali a 1, concluderassi maggiormente che tutti li punti ancora sono equali a 1 solo punto e 1 punto è equale a tutti. E per questo seguita che molti punti immaginati in contatto non compongano la linia e per conseguezia molte linie in contatto non fanno corpo perché infra noi non si compongano corpi di cose incorporee (Codice Arundel, f. 159r, 1505-1508 ca.).
Molti furono i discepoli di Leonardo, ma uno in particolare è sempre accanto a Leonardo da Vinci : Francesco Melzi
Leda col cigno di Leonardo o copia del Melzi? Si trova nella Galleria degli Uffizi di Firenze

Come l'archivio storico Melzi e tutti i documenti originali denunciano, il suo nome fu Giovanni Francesco; solo a partire dal Novecento il nome tra gli storici dell'arte venne semplificato in Francesco.
Misterioso personaggio, figlio di Gerolamo Melzi, conte palatino, capitano della milizia milanese, soprintendente alla costruzione delle mura di fortificazione con cui Francesco Sforza voleva cingere la città di Milano. Divenne allievo prediletto di Leonardo da Vinci nel 1506 all'età di quindici anni, strinse col maestro toscano una profonda amicizia.
Nacque nel 1491, come si desume da un disegno firmato e datato 1510 dove si dichiara diciannovenne, conservato alla Pinacoteca Ambrosiana. Apparteneva alla ricca famiglia patrizia dei Melzi, proprietari di una villa tuttora esistente nel comune di Vaprio d'Adda, dove lo stesso Leonardo soggiornò più volte. Dopo aver conosciuto il maestro in occasione del suo secondo soggiorno milanese (1508 - 1513), accompagnò Leonardo nel suo viaggio a Roma nel 1513 e in seguito in Francia nel 1517, dove gli rimase accanto fino alla morte avvenuta il 2 maggio 1519. Stipendiato dal Re di Francia Francesco I per la sua attività di assistente del maestro toscano.
Il 25 aprile 1518, nel castello di ClouxAmboise, Leonardo da Vinci lo nominò nel suo testamento erede di "tutti et ciascheduno li libri che edicto testatore ha de presente et altri istrumenti et portracti circa l'arte sua et industria de pictori.
Termino con un delizioso ricordo di un momento vissuto da Leonardo Da vInci a casa del pupillo Francesco Melzi: - Delizia di Vaprio nome assegnato, dalla località di Vaprio sull’Adda, all’incrocio fra due vitigni, la bianca di Forster e lo zibibbo; produce uva dal sapore gradevolmente moscato -.


Leda  - attribuita a Francesco Melzi scolaro di Leonardo
postata nella Galleria degli Uffizi a Firenze

Omo sanza lettere
che ha dato al mondo
un  grande patrimonio 
di trattati su scienza
arte e scoperte che
ancora oggi gli scienziati
fanno riferimento,
Uomo di immenso talento
alla sua epoca molto ricercato 
dalle corti reali,  perché 
genio portentoso,
creatore di strumenti di guerra
 atti a quel periodo burrascoso.
Ha scritto e riscritto  i suoi pensieri 
e le sue invenzioni,
pur essendo privo di cultura
oggi chi li suoi scritti legge
stupisce e si riempie di emozioni.







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