venerdì 10 febbraio 2017

venerdì 10 febbraio 2017

Carissimi,
                 lungo l'Arno, il fiume che passa in mezzo alla città di Firenze,  dove si affacciano bei palazzi, un tempo abitati e  pieni di vita, oggi, in quei palazzi, sono rimaste poche famiglie e la maggior parte  di essi sono diventati uffici privati o pubblici. 'Quando vien la sera' lungo 'l'Arno d'argento si specchia il firmamento', come cantano delle vecchie canzoni, e nelle strade che lo costeggiano regna 'il silenzio' , s'ode solo il rumore  dell'acqua e si distinguono le voci dei nottambuli che passano di la per tornarsene a casa. Verso l'una  di notte, con la luna nascosta dalle nuvole e con il cielo blu oceano, un boato e uno  schianto tremendo fanno tremare gli infissi dei palazzi, una ad una, le poche finestre delle magioni ancora abitate, si illuminano e si aprono per vedere due auto sfracellate sulla muretta dell'argine. Nel giro di pochi minuti,al suono delle sirene, arrivano ambulanze e carabinieri...Al mattino, sul quotidiano locale si legge: 'A seguito dell'impatto tra due auto, sette giovani hanno perso la vita...
Carissimi, questo è un altro sogno che ho fatto questa notte e che ricordo benissimo, come fossi uno degli abitanti di quei palazzi affacciati sull'Arno. Non so darmi una spiegazione, perché per mesi e mesi non ricordo i sogni e  invece da  un paio di notti vivo i sogni.
 
Buona giornata!

 
Nella notte non tutti dormono,
c'è una vita notturna
piena di rumori assordanti
animata dai  nostri giovani
e dove  alcool e droga
scorrono a fiumi.
Così  vivono la loro vita,
con la morte accanto,
e purtroppo, sempre più spesso
i giornali si riempiono
di tragedie che parlano
di giovani vite perdute
a causa di incidenti mortali.

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