mercoledì 8 febbraio 2017

mercoledì 8 febbraio 2017

Carissimi,
                  quando sono andato in pensione, ero veramente contento, perché finalmente non avevo orari e imposizioni, potevo fare quello che volevo, ero padrone del mio tempo. Questi erano  i pensieri che allora avevo, ma la vita purtroppo, ci riserva e ci costringe a non fare programmi ed essere legati al suo divenire, che al suo volere dobbiamo sottostare, Non possiamo sottrarci e non possiamo fare quello che vogliamo, perché il nostro tempo è scandito dalla vita, che nel BENE e nel MALE si continua a vivere come gente senza tempo, coinvolta nella sempre più intricata convivenza con la Natura e la società.
Carissimi, perdonatemi questo sfogo, ma quello che avevo programmato per oggi è saltato, perché qualche altro il programma per oggi me lo ha ben bene scodellato e non vi sto a raccontare quale sarà finché non lo avrò mangiato.
 
Buona giornata!
 
par consoasion ve mando 'na libara tradussion da
 Francesco Petrarca
 
Benedeto sia el dì el mese e l’ano
a stajon el tenpo e l’ora el punto
el  bel paese el logo dove sò rivà
e i do bei oci che i me ga strigà;
e benedeto el primo dolse afan,
che me ga ligà d’amor,
l’arco e a frecia che me ga sbusà,
el spasémo che fin dentro al cor me xé rivà.
Benedete e vosse che a forsa
de ciamarte e xé sparìe,
co i sospiri e agrime a voja;
e benedete sia tute e carte
dove el pensier mio,
de amor go scrito de ti
 e
 de nessun’altra.

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