martedì 2 ottobre 2018

Martedì 2 ottobre 2018

Carissima S. e blog.
                                 è arrivato il freddo, forse un po troppo presto, spero di abituarmi in fretta, perché ho già i primi sintomi di raffreddamento. Però non è nulla se guardo a quello che sta succedendo in giro per i mondo.....basta vedere il disastro del nuovo tsunami, i campi profughi, i bambini che muoiono in tante zone dell'Africa e del resto del mondo. Sono cose, che a confronto delle mie piccole sofferenze, mi fanno arrabbiare contro i potenti che parlano solo di interessi. Infatti non li ho mai sentiti parlare con continuità della povertà che ci circonda, anzi questa  trovano il modo di usarla per fare solo i loro interessi, mentre se si preoccupassero e occupassero il loro tempo per IL BENE COMUNE, ne ricaverebbero un guadagno più grande sia in termini di umanità che di guadagni economici. Anche qui da noi in Italia, il nuovo governo sta cercando di mettere in atto una nuova visione dei bisogni degli Italiani,  tutto questo non si può vedere dall'oggi al domani, ma bisogna  aspettare di vedere i risultati di quanto hanno in mente di fare....Invece l'opposizione dovrebbe si dire la sua, ma se vogliono davvero il BENE del POPOLO, dovrebbero anche loro aspettare i risultati. Non si può avere paura e mettere sempre il carro davanti ai buoi. Mi si potrà dire che la mia è utopia, che i partiti sono nati per lo scontro, altrimenti che opposizione sarebbe. Io molti anni fa, ho smesso di fare politica e occuparmi di sindacato, perché la mia utopia mi ha reso indigesto e qualcuno mi diceva che sono come Don Chisciotte contro i Mulini a Vento. Oggi mi accorgo che ragiono come allora, ma la vecchiaia non mi permette più di combattere come vorrei e così non mi rimane che assistere a tutte queste beghe che sono all'ordine del giorno e che i mass-media ci propinano, e anche questi non mi danno mai la sensazione di orientamento verso il BENE COMUNE, ma solo dei contabili del quotidiano. Anche oggi vi chiedo scusa per questi mie pensieri scritti e ingarbugliati.

Buona giornata!


Anche allora
avevamo desideri e passioni,
ma usavamo un linguaggio
 semplice, come
semplici erano i giochi
che facevamo e con essi
ci divertivamo insieme.
Condividevamo tutto
e ci scontravamo
con qualche scazzottata,
ma poi tornavamo a dividerci
la povertà e le sofferenze
più felici di prima
e  partecipavamo senza gelosia
 alla gioia di qualcuno di noi
che arrivava in cima.


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