domenica 7 ottobre 2018

Domenica 7 ottobre 2018 

Carissima S. e blog.
                                  l'oscurità  precoce a rimanere in casa induce e a coricarsi di buon'ora. Nella lunga notte, nei dormiveglia.....pensieri galleggiano nell'oceano sconfinato della mente, che repentinamente s'immergono nell'oscuro oblio. AI risveglio  mattutino briciole di pensieri rimangono, spinte dai marosi, frenetici andirivieni quotidiani, aggrappate alle sponde  del pensiero che come porto sicuro, sono rifugio di barche e naviganti. La terraferma dà inizio alla giornata dall'alba illuminata. Il moto. il pensiero, disperdono nel frastuono assordante della vita quotidiana, ogni residuo pensiero notturno, lasciando pensieri e sogni ad attendere il tramonto della luce e la nuova attesa della notte con il suo rinnovarsi di notturni dormiveglia.....

Il teatro è affollato di 
spettatori,
in attesa che si apra il sipario
ed escano gli attori.
La scena rievoca il martirio 
di Santa Giustina,
la quale sin da piccina,
dalla sua nobile famiglia educata,
la sua vita a Cristo ha dedicata.
Era il tempo dell'Impero Romano,
a Padova di passaggio,
arrivò l'Imperatore Massimiano
che impose l'abiura
ad ogni cristiano.
A lui fu condotta Giustina
che declinò il suo nome Cristiana
rifiutando di adorare gli dei imperiali.
Giustina di spada perì
e Santa Martire divenne venerata
da allora sino ai nostri dì.




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