Carissima S. e blog.
bombardato dalle news, mi sono messo a cercare in internet notizie al riguardo e ne ho tratto queste cose, che scrivo in questa pagina del mio diario per non dimenticare i brutti giorni che stiamo vivendo.........
Ieri mattina ho scritto
sul mio diario, che quarantena e quaresima si assomigliano. Nel pomeriggio ho
cercato su internet e ho trovato questo straordinario insegnamento del Paron,fattosi uomo... L’uomo rimane solo. Faccia a faccia con se stesso. La
Quaresima ci vuol riportare alla sostanza dell’esistenza cristiana. I quaranta
giorni di Gesù del deserto rappresentano i quarant’anni d’Israele nel deserto e
tutti gli anni della nostra vita. Sempre la medesima fame per la mancanza di
tante cose che sono o sembrano necessarie, la medesima tentazione di mettere
Dio al nostro servizio, la seduzione degli idoli come il denaro e le potenze mondane che garantiscono il successo. Gesù è l’uomo
– l’uomo nuovo, il nuovo Adamo – che, vincendo le tentazioni, risponde al suo
nome e realizza la propria vita. Per ognuno di noi Gesù diventa il modello a
cui guardare, la guida da seguire fedelmente, la strada su cui muovere i nostri
passi.
Inoltre, ho cercato e
trovato le epidemie e le pandemie dell’ultimo secolo, con un risultato
sorprendente, perché mi ha rivelato che forse c’è un’esagerazione in tutto
quello che sta succedendo e che riporto fedelmente da internet
Le grandi epidemie dal 1900 ad oggi. L’Asiatica
del 1957-58 fece 1.0/1.5 milioni di vittime. Eppure il mondo non si fermò e non vi fu panico. Perché?
Il Coronavirus sta seminando terrore e sfacelo economico a
livello mondiale. Ma il virus l’”Asiatica”, la più mortale degli
ultimi 100 anni (si stima tra 1 e 1.5 milioni nel mondo, mentre oggi
non siamo arrivati nemmeno a 100 mila), non seminò tanto
terrore e l’economia mondiale non si fermò? Io era in collegio ad Assisi e, su
200 collegiali, tutti, dico tutti, prendemmo l’Asiatica”. Nessuno ci
spaventò, anzi, il piacere avemmo il piacere stare a riposo a letto e non in
aula a lezione.
Perché oggi il Coronavirus, a differenza dell’”Asiatica” semina
terrore in tutto il mondo
Semplice : la “gente” nel 1957-58 non ebbe la “percezione” che
il virus dell’influenza in atto potesse essere più mortale delle normale
ricorrente influenza invernale.
Invece oggi con la rete i mass media ci bombardano giorno e notte con
centinaia di articoli a titoli cubitali. Chi la dice cotta, chi la dice
cruda. Ci dicono, un’ora e una no, quanti nuovi infetti, quanti morti e
Ti evidenziano, quasi morbosamente, che il numero delle vittime e degli
infettati cresce di giorno in giorno. I governi isolano e sigillano intere
regioni, gli ospedali sono al collasso. Gli scambi commerciali, per
la I^ volta nella storia delle Civiltà umana, sono bloccati a livello
planetario. E’ ovvio che tutto questo ha seminato terrore via via crescente.
Ritornando all’”Asiatica” del 1957/58 solo a posteriori siamo stai informati
che mezz’Italia era stata messa a letto che nel mondo erano morte milioni di
persone
Ma Asiatica e Coronavirus non sono le uniche due eccezione
nella storia delle epidemie
I sintomi dell'influenza umana furono descritti
da Ippocrate circa 2400 anni fa. Da allora, il virus ha causato
diverse pandemie. La parola "influenza" venne introdotta
all'inizio del Quattrocento in Italia per descrivere un'epidemia
causata dall'influenza degli astri.
La Spagnola pandemia più mortale di sempre
La più famosa e letale pandemia fu la cosiddetta "Influenza
spagnola" che comparve dal 1918 al 1919. Stime
attuali indicano un numero variabile tra 50 e 100 milioni di persone
uccise dal virus.
Questa pandemia è stata descritta come "il più grande
olocausto medico della storia", e potrebbe aver ucciso tante
persone quante ne fece la peste nera. Questo terribile numero di
vittime venne causato da un tasso di infezione estremamente elevato (superiore
al 50%) e l'estrema gravità dei sintomi, L'influenza spagnola fu veramente
globale, estendendosi addirittura fino all'Artide e alle isole remote
del Pacifico. Questa malattia insolitamente grave uccise tra il 2% e il
20% degli infetti (il rapporto tra contagi letali e contagi totali
diagnosticati è detto "tasso di letalità" o, in inglese, Case
Fatality Ratio - da non confondersi con il tasso di mortalità), a
differenza delle normali epidemie di influenze che si aggira attorno allo 0,1%
La mortalità totale della pandemia non è nota, ma è stimata tra il 2,5% e
il 5% della popolazione mondiale. 25 milioni di persone potrebbero essere morte
nelle prime 25 settimane. In paragone l'AIDS ha ucciso 25 milioni di
persone nei primi 25 anni.
Oggi la Spagnola non seminerebbe così tante vittime
Certo il virus era pericoloso delle normali influenze, ma nel 1918/19
il mondo subiva ancora le conseguenze della prima guerra mondiale, con le
popolazioni impoverite e denutrita da 4 anni di guerre, con gravi carenze
igieniche, non vi erano ancora antibiotici e milioni di soldati erano costretti
vivere ammassati nelle trincee. Oggi per fortuna no siamo in quelle
sfavorevoli condizioni
Le successive pandemie di influenza non
furono così devastanti. L'influenza asiatica del 1957 e
l'influenza di Hong Kong del 1968 furono minori, anche se morirono
milioni di persone. Nelle ultime pandemie erano disponibili
gli antibiotici per il controllo delle infezioni secondarie che
contribuiscono a ridurre la mortalità, a differenza della influenza
spagnola.
Termino con un pensiero a tutte le donne che per qualche motivo non ho potuto scrivere domenica
dedicato
a TE,
con
il mio pensiero
al
tuo seno si posa
e
in TE vedo
la
sposa,
la
madre,
l’amica
e
la forza che tu o DONNA
dimostri
abbondante
in questi brutti momenti,
in
tutti i ruoli della sanità
e
in tutte le altre Istituzioni
pubbliche.
Forza
che mi dona
calore
passione
coraggio
AMORE.
A
tutte voi il mio
Grazie
DONNA
con
tutto il mio cuore.
F.G.
8 Marzo 2020
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