martedì 10 marzo 2020

martedì 10 marzo 2020

Carissima S. e blog.
                                 bombardato dalle news, mi sono messo a cercare in internet notizie al riguardo e ne ho tratto queste cose, che scrivo in questa pagina del mio diario per non dimenticare i brutti giorni che stiamo vivendo.........

Ieri mattina ho scritto sul mio diario, che quarantena e quaresima si assomigliano. Nel pomeriggio ho cercato su internet e ho trovato questo straordinario insegnamento del Paron,fattosi uomo... L’uomo rimane solo. Faccia a faccia con se stesso. La Quaresima ci vuol riportare alla sostanza dell’esistenza cristiana. I quaranta giorni di Gesù del deserto rappresentano i quarant’anni d’Israele nel deserto e tutti gli anni della nostra vita. Sempre la medesima fame per la mancanza di tante cose che sono o sembrano necessarie, la medesima tentazione di mettere Dio al nostro servizio, la seduzione degli idoli come il denaro e le potenze mondane che garantiscono il successo. Gesù è l’uomo – l’uomo nuovo, il nuovo Adamo – che, vincendo le tentazioni, risponde al suo nome e realizza la propria vita. Per ognuno di noi Gesù diventa il modello a cui guardare, la guida da seguire fedelmente, la strada su cui muovere i nostri passi. 
Inoltre, ho cercato e trovato le epidemie e le pandemie dell’ultimo secolo, con un risultato sorprendente, perché mi ha rivelato che forse c’è un’esagerazione in tutto quello che sta succedendo e che riporto fedelmente da internet
Le grandi epidemie dal 1900 ad oggi. L’Asiatica del 1957-58 fece 1.0/1.5 milioni di vittime. Eppure il mondo non si fermò e non vi fu panico. Perché?
Il Coronavirus  sta seminando terrore e sfacelo economico a livello mondiale. Ma il virus l’”Asiatica”, la più mortale degli ultimi 100 anni  (si stima tra 1 e 1.5 milioni nel mondo, mentre oggi non siamo arrivati nemmeno a 100 mila),  non seminò  tanto terrore e l’economia mondiale non si fermò? Io era in collegio ad Assisi e, su 200 collegiali, tutti, dico tutti, prendemmo  l’Asiatica”. Nessuno ci spaventò, anzi, il piacere avemmo il piacere stare a riposo a letto e non in aula a lezione.
 Perché oggi il Coronavirus, a differenza dell’”Asiatica” semina terrore in tutto il mondo
Semplice : la “gente” nel 1957-58 non ebbe la  “percezione” che il virus dell’influenza in atto potesse essere più mortale delle normale  ricorrente influenza invernale.
Invece oggi con la rete i mass media ci bombardano giorno e notte  con centinaia di articoli a titoli cubitali. Chi la dice cotta, chi la dice cruda. Ci dicono, un’ora e una no, quanti nuovi infetti, quanti morti e  Ti evidenziano, quasi morbosamente, che il numero delle vittime e degli infettati cresce di giorno in giorno. I governi isolano e sigillano intere regioni, gli ospedali sono al collasso.  Gli scambi commerciali, per la I^ volta nella storia delle Civiltà umana, sono bloccati a livello planetario. E’ ovvio che tutto questo ha seminato terrore via via crescente. Ritornando all’”Asiatica” del 1957/58 solo a posteriori siamo stai informati che mezz’Italia era stata messa a letto che nel mondo erano morte milioni di persone
 Ma Asiatica e Coronavirus non sono  le uniche due eccezione nella storia delle epidemie
I sintomi dell'influenza umana furono descritti da Ippocrate circa 2400 anni fa. Da allora, il virus ha causato diverse pandemie. La parola "influenza" venne introdotta all'inizio del Quattrocento in Italia per descrivere un'epidemia causata dall'influenza degli astri.
 La Spagnola pandemia più mortale di sempre
La più famosa e letale pandemia fu la cosiddetta "Influenza spagnola" che comparve dal 1918 al 1919. Stime attuali indicano un numero variabile tra 50 e 100 milioni di persone uccise dal virus.                    
Questa pandemia è stata descritta come "il più grande olocausto medico della storia", e potrebbe aver ucciso tante persone quante ne fece la peste nera. Questo terribile numero di vittime venne causato da un tasso di infezione estremamente elevato (superiore al 50%) e l'estrema gravità dei sintomi, L'influenza spagnola fu veramente globale, estendendosi addirittura fino all'Artide e alle isole remote del Pacifico. Questa malattia insolitamente grave uccise tra il 2% e il 20% degli infetti (il rapporto tra contagi letali e contagi totali diagnosticati è detto "tasso di letalità" o, in inglese, Case Fatality Ratio - da non confondersi con il tasso di mortalità), a differenza delle normali epidemie di influenze che si aggira attorno allo 0,1%
La mortalità totale della pandemia non è nota, ma è stimata tra il 2,5% e il 5% della popolazione mondiale. 25 milioni di persone potrebbero essere morte nelle prime 25 settimane. In paragone l'AIDS ha ucciso 25 milioni di persone nei primi 25 anni.
 Oggi la Spagnola non seminerebbe così tante vittime
Certo il virus era pericoloso delle normali influenze, ma nel 1918/19  il mondo subiva ancora le conseguenze della prima guerra mondiale, con le popolazioni impoverite e denutrita da 4 anni  di guerre, con gravi carenze igieniche, non vi erano ancora antibiotici e milioni di soldati erano costretti vivere ammassati nelle trincee. Oggi per fortuna no siamo in  quelle sfavorevoli condizioni
Le successive pandemie di influenza non furono così devastanti. L'influenza asiatica del 1957  e l'influenza di Hong Kong del 1968 furono minori, anche se morirono milioni di persone. Nelle ultime pandemie erano disponibili gli antibiotici per il controllo delle infezioni secondarie che contribuiscono a ridurre la mortalità, a differenza della influenza spagnola.

Termino con un pensiero a tutte le donne che per qualche motivo non ho potuto scrivere domenica



 Il fiore di mimosa

dedicato a  TE,
con il mio pensiero
al tuo seno si posa
e in TE vedo
la sposa,
la madre,
l’amica
e la forza che tu o DONNA
dimostri abbondante
 in questi brutti momenti,
in tutti i ruoli della sanità
e in tutte le altre Istituzioni
pubbliche.
Forza che mi dona
calore
passione
coraggio
AMORE.
A tutte voi il mio
Grazie DONNA
con tutto il mio cuore.

               F.G.
8 Marzo 2020

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