lunedì 16 marzo 2020

Lunedì 16 marzo 2020 

Carissima S. e blog. 
                                 nel brutto periodo che stiamo tutti vivendo, spero che anche voi come me INGABBIATI IN CASA, stiate bene e  con il mio saluto vi abbraccio tutti virtualmente. Ieri sono uscito nel mio cortiletto e ho visto la via deserta , c'era un silenzio spettrale, non ho visto nemmeno un uccellino volare, non ho sentivo nemmeno il guaito del cagnolino del mio vicino e nemmeno il frullare delle foglie del suo ulivo.  Sto rivivendo il tempo dell'ultima guerra mondiale, dove il coprifuoco, ci richiudeva in casa e, oggi che la guerra qui non c'è, un nemico fantasma ci tiene relegati ancora in casa. Al tempo di quella guerra sentivamo il rumore degli aerei, i passi dei soldati, il suono delle sirene e fragore delle bombe, oggi sentiamo le notizie alla Tv e vediamo l'immane lavoro delle persone che cercano di combattere il Coronavirus. Oggi come ieri siamo chiusi in casa, ma in entrambi i casi, stiamo soffrendo e non sappiamo quando terminerà. Per ora siamo vivi e ascoltiamo e guardiamo il numero sempre più alto delle persone che si ammalano o che muoiono, tagliate dalla bruttona con la falce,che sta falciando il grano non ancora maturo. Oggi come allora, ci sentiamo più vicini uno all'altro, accomunati dal medesimo destino..

Comunque sia e comunque vada STIAMO A CASA!


Così era scritto l'anno scorso
e i fiori multicolori
agghindavano ponti barche e canale.
Questa bella manifestazione 
e questa scritta 
quest'anno e stata sostituita da
 RESTO A CASA !
I fiori si trovano solo
accanto alle tombe del cimitero,
che i pochi parenti stretti
possono portare nell'accompagnare
i propri cari,  colpiti  da una morte
invisibile, subdola  e repentina
che si accanisce su di noi
dalla sera alla mattina.
Restiamo a casa 
e speriamo di essere preservati
da questa brutta cosa
che non si sa come combatterla
e che è molto operosa.
Non ci resta che pregare 
EL PARON
che ci voglia preservare.

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