sabato 29 dicembre 2018

Sabato 29 dicembre 2018 

Carissima S. e blog.
                                 nella vita si possono compiere azioni precipitose e non proprio conformi alle proprie aspettative, alle quali non si può più porre rimedio, se non adeguandosi  e senza farsi prendere dall'ansia. Se tutto ciò accade, una ridda di pensieri arroventano la mente e fanno sobbalzare il cuore ad ogni riecheggiare di  comportamenti che non collimano nei rapporti con le cose, con se stessi e con gli altri. Sono questi i pensieri di stamattina nell'ultimo sabato di dicembre, se tanto mi da tanto, chissà quali cose riempiranno la giornata. Di una cosa sono certo, che è un avvicinamento alla fine dell'anno, che non dimenticherò. Tutto è iniziato l'anno scorso e ruota tutto attorno agli affetti familiari. Ho due fratelli, una sorella e un fratello, che abitano a Milano, tutte e due sono sposati con figli. Mio fratello ha un maschio, che si è sposato e ha avuto due figli maschi e sono orgoglioso perché portano avanti il mio cognome, che io non lo posso fare, perché  dal mio matrimonio con Maria non ho avuto figli. Mia sorella si è sposata, ha avuto una figlia, la quale a sua volta ha avuto un figlio, ma non porta il mio cognome. La figlia di mia sorella, l'anno scorso, mi chiama al telefono e mi chiede se posso interessarmi per trovare un posto in una Casa di Riposo per mia sorella. A questa richiesta sono rimasto stupito, ma mi son messo alla ricerca di quanto mi ha richiesto. Dopo qualche tempo le do delle risposte che presentano delle difficoltà, ma che che con pazienza si sarebbero risolte. La cosa sembra finita qui, ma l'anno scorso, come un fulmine a ciel sereno, mi arriva la telefonata di una mia nipote che abita qui a Monselice  e mi dice che mia sorella è in una Casa di Riposo a una cinquantina di chilometri da Milano, perché la figlia, a causa del lavoro non poteva più gestirla e non stava molto bene, sembrava affetta dalla sindrome di Alzheimer. Ecco che la mia mente si arrovella a pensare che cosa mai sarà successo, perché attraverso le telefonate che ogni quindici giorni ci scambiavamo, sentivo che mia sorella non era più la stessa, ma davo la colpa alla vecchiaia, per la quale un po' di 'Teresina' quando si è vecchi ci fa compagnia. Non passa molto tempo che con le nipoti decidiamo di andare a trovarla e questo avviene due mesi fa per festeggiare il suo 85° compleanno. Siamo andati al ristorante a pranzare, ha aperto i regali che le abbiamo portato, era contenta di stare assieme a noi, ma mi continuava a ripetere ce voleva ritornare a Monselice. Dopo appunto, due mesi, il giorno di Natale  è spirata all'Ospedale di Voghera e lunedì ritorna Monselice, ma in una piccola teca dove ci sono le sue ceneri.
Scusate se vi racconto tutte queste tristezze, ma anche queste sono pagine del mio Rime...diario.

Buona giornata!


Nella notte buia
un angelo indica ai pastori
il luogo dove è nato
un Bambino.
Si  chiamerà Gesù
e  sarà un Bambino speciale
al quale dobbiamo essere 
per sempre grati, 
perché, ne sono certo, 
perché né ho le prove ogni volta 
che ricorro a Lui
ritrovo la pace e la serenità.

Nessun commento:

Posta un commento