mercoledì 12 dicembre 2018

Mercoledì 12 dicembre 2018  

Carissima S. e blog.
                                  continuo la mia passeggiata nei ricordi della vita lavorativa e sociale nella nostra città dopo la seconda guerra mondiale del secolo scorso. Queste due ultime parole le scrivo con tanta nostalgia, mi sembra impossibile di potere pronunciare -Secolo scorso -, ma è proprio così, ringraziando Dio appartengo alla categoria dei - Vecchi - e posso dire -  Te ricordito...-  A quel tempo nelle case, pochi avevano il rubinetto dell'acqua, il riscaldamento, il gabinetto in casa, la stanza da letto era una sola e nello stesso letto si dormiva in promiscuità, maschi e femmine insieme; in questo periodo invernale l'acqua che si lasciava nel catino per lavarsi il viso al mattino appena alzati, era ghiacciata;  per per lavare la biancheria mamma e le altra donne andavano sull'argine del canale, scendevano le scalette e lavavano la biancheria ( e arte); per fare il bagno completo bisognava aspettare l'estate per farlo dentro all'acqua del canale; per bere l'acqua si doveva andare alla fontana (a ponpa)  pubblica, che per lungo tempo era situata nell'angolo della casa della famiglia Brandelli in Isola ( piazza xx settembre), in seguito né è stata  messa un'altra nell'angolo della casa della famiglia Francescon, pensando a questa famiglia il mio pensiero va a Giorgio (Bruno) che ha perduto la moglie Ines il mese scorso. Non mi dilungo nel racconto, ma consentitemi di dirvi che la vita in quell'epoca era veramente di una miseria nera. Continua........

Buona giornata!

Nel buio della notte,
nel bosco dei Frati  in parco trasformato,
mentre tutto tace,
un lampo di luce coglie
i colori  
di un mondo bello e addormentato,
Una bella fotografia che fa
volare  la fantasia in un mondo di sogni
e di notturna poesia.


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