Carissima S. e blog, stamattina, durante la
mia passeggiata, ho sentito le mani fredde che mi dicono che l’estate è davvero
terminata. Il sole scalda di meno anche se luminoso e abbagliante, in un cielo
terso, uniformante e azzurro, dilavato dai temporali di ieri sera e sta notte.
Anche dal telegiornale si sente il termine delle ferie,infatti riportano le
notizie del riavvio dei lavori parlamentari, dell’approssimarsi dell’apertura
delle scuole, ma anche della diaspora emigratoria che non s’è mai arrestata,
anzi il bel tempo estivo ha favorito il flusso dei migranti per terra e per
mare. Questa tragedia non è di facile soluzione, se non intervengono tutte le
Nazioni Unite, là nei territori da dove provengono questi nuovi poveri, creando
luoghi di accoglienza, di attesa e di regolamentare le partenze, altrimenti,
secondo me, non ne verremo mai a capo e ci ritroveremo una massa di gente che
ha bisogno di tutto e noi, in particolare l’Italia, è in grado di far fronte a
tutti questi oneri, e per quanto tempo.
Buona
giornata!
L’ARZARE DEL BISATO
Anca d’inverno inoltrà
E no soo d’istà
Xé beo vegnere par qua
Quando ca xé seren
In lontanansa i coli se vede ben
Vago a caminare col soleseo
Co la nebia e col venteseo
In tute le stajon xé ‘na belessa
La Natura no xé mai la stessa
La tera intorno seca verde arà
Ogni volta la pare trasformà
El bel canto dei oseleti
Se confonde
col sbajare dei cagneti
in meso a le canele
se move bissi sorzi e arenele
e a serte ore del dì
se pol vedare l’airone
col so volare maestoso
ca fa spetacolo parché
de la Natura el xé un miracolo
Alora par essare contento e
beato
me basta vegnere a passejare
sul’arzare
del Bisato.
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