mercoledì 30 settembre 2015

la Provvidenza divina



Mercoledì 30 settembre 2015

Carissima S. e blog, a proposito dei migranti, stamattina vi racconto uno dei tanti episodi che mi sono accaduti in questi anni di servizio A.V.O. c/o l'Ospedale di Monselice: erano le cinque del pomeriggio di un venerdì nel mese di giugno, ero nello spogliatoio della Sede A.V.O., quando ho sentito uno sbattere di ali sulla finestra, mi sono girato ed ho visto una colomba che deponeva alcune pagliuzze sul davanzale. Sono rimasto ad osservarla che andava e veniva velocemente tenendo delle pagliuzze sul becco. In Breve ha costruito il nido nel quale si è accovacciata tranquillamente. Il giorno dopo sono ritornato a vedere se era ancora là e, con mia grande meraviglia , nel nido c'erano due pulcini con la bocca spalancata, in attesa della mamma colomba che stava arrivando con del cibo. Sono rimasti sul nido nel davanzale per buona parte dell'estate e poi come sono arrivati se ne sono andati. Nell'assistere a questa bellissima scena, per concludere, mi è venuta in mente una frase detta Gesù: 'Guardate gli uccelli del cielo, non mietono e non tessono eppure...' Divina Provvidenza !
 
 
 
 
 
 
EMOZIONI NELL'OASI

Camminare lungo un bellissimo sentiero:

Da una parte campi che parlano di raccolto ultimato,

di terra preparata per nuova semina;

dall'altra un canneto mosso da un leggero venticello,

un corso d'acqua,

piante alle quali è stato dato un nome

e altre appena piantate per ricordarci il rinnovo della vita,

case sparse qua e là che, se giri attentamente lo sguardo

sembrano lì a circondare l'oasi

per difenderla da cattiverie e

devastanti intrusioni.

Per un momemnto mi sono trovata in un altro tempo della mia vita,

nella mia infanzia:

i campi sterminati della valle,

il corso del viego dove l'Esterina raccoglieva 'el caneto'

per impagliare le sedie,

i campi lontani da casa, dove mia madre mi portava,

forse perché anch0io, come le mie sorelle,

imparassi non solo a maneggiare zappa e seghetto

ma amche a sopportare fatica e sudore: Ma io da quella

fatica sono fuggita.

Ora che sto tornando alle mie radici non voglio coltivare

rimpianti perché la vita è fatta di più stagioni e

ogni stagione dà il suo frutto:

dolce, acidulo, leggermente daceto, maturo.

l'anima è così grande che può contenere tutto

Tu puoi guardare indietro, anche le scene più

dolorose.

Poi continua a camminare,

fotografa nella mente tutto quello che oggi hai vissuto,

chiudilo dentr al tuo cassetto dei ricordi

da aprire nei tuoi giorni bui e freddi.

Rosanna Velori


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