Lunedì
14 settembre 2015
Carissima
S. e blog, stanotte è piovuto, stamattina si stava bene, nel pomeriggio è
uscito il sole, davvero una buona giornata. Sono andato a fare un giro in bici
e sono passato per diverse scuole che avevano le finestre aperte, domani anche
qui da noi suona la campanella dell’inizio dell’anno scolastico. Tornato a casa
mi sono trovato a ripensare ai miei bei giorni della scuola elementare, con la
mia prima maestra che ci faceva fare i compiti, mentre lei guardava fuori dalla finestra, fumando una
sigaretta, il suo sguardo era attratto sul campo sportivo dove c’erano dei baldi giovani che giocavano al pallone.
Ricordo la grande aula, con i banchi di legno e un buco in mezzo dove c’era il calamaio con l’inchiostro, così mi sovviene
il maestro della quarta elementare che aveva un bastoncino di bambù sempre in
mano e lo lanciava a chi era distratto, e una volta lo ha lanciato verso di me,
ma mi sono piegato di lato e il bastoncino è finito dentro all’inchiostro,
imbrattando il grembiule e il viso del compagno che avevo dietro di me. Tanti
bei ricordi che permangono indelebili nella mente e nel cuore, pensando ai
tanti compagni di scuola che ora non ci sono più e che vado a salutare al
cimitero.
SCOLA ELEMENTARE
Sarà
Ma mi de la scola
Go dei bei ricordi
Par primo
De la me maestra Saini
Par quatro ani
Senpre la stessa
I primi jorni
La ne insegnava
A fare le aste
E pian pianeo
Le silabe e
Le tabeline
E cossì xe
Passà tante matine
In quinta go vudo
El maestro Barbirato
Severo ma justo
E preciso
Co’ la so bachetela
De banbù
Che là ne centrava
Su la testa
Quando che jerimo
Co’ la testa par aria
De’ ché i ani
No go rinpianti
Se nò parché ghe
Ne xe passà tanti.
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