venerdì 25 settembre 2015

dormiveglia

Venerdì 25 settembre 2015

Carissima S. e blog, stanotte letto mi sono rigirato e ben presto mi sono alzato. Sotto un cielo coperto di nubi, ma che mi sembra non presaghino pioggia, mi incammino sull'argine verso Marendole. Il passo è pesante, ho le gambe legnose, il ginoschio sinistro, carico di artrosi, mi dà il solito fastidio. Avanti-Ultreia! Il saluto pellegrino che mi sono portato dal 'camino' di Santiago di Compostella. Proprio così ho cntinuato a camminare e injvece di calcare l'argine sono sceso verso le 'valli', facendo ilpercorso inverso del solito. Le case hanno ancora le finestre chiuse, la gente sta ancora riposando. Pian piano le gambe mi fanno meno male e allungo il passo. Lungo il diritto stradone asfaltato che porta a Marendole, incrocio le prime auto e le prime biciclette che portano lavoratori e studenti, che si recano verso i luoghi dove passarenno la giornata. Il mio pensiero va al tempo in cui mi alzavo per andare al lavoro e non vedevo l'ora di andare in pensione per rimanere più a lungo a letto. Invece oggi, mi ritrovo ad alzarmi prima di loro e guai se non lo facessi, perché data 'l'anagrafe' che ho e che avanza devo muovermi e la giornata sarà più lieve. Rivolgo un pensiero al cielo, guardo la Natura che mi circonda con i suoi gialli autunnali, penso a te o donna:
Buona giornata!
Tu sei una creatura splendida
come il divenir lucente
della stagione bella.
 




 

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