venerdì 9 agosto 2019

Venerdì 9 agosto 2019

Carissima S. e blog.
                                  Ieri mattina io, Gemma Giovanni e Elena, siamo andati a Padova ad acquistare la parrucca. Gemma ha camminato da via Zabarella a piazza Insurrezione, è stata brava. La mattinata è passata in fretta, a mezzogiorno circa, io. Gemma e Giovanni, siamo tornati a casa, mentre Elena aveva un appuntamento con due studentesse per  preparare la loro tesi di laurea. Era molto tempo che non andavo a Padova, e sono rimasto scioccato nel vedere che anche in città ci sono moltissimi negozi chiusi, e non per ferie, ma chiusi definitivamente. Altri che ricordo di merci diverse, ora sono stati trasformati in bar - osterie e pizzerie. un po' quello che sta accadendo qui a Monselice, che ci sono più locali di ristorazione che altro. Nel pomeriggio inoltrato, sono andato a trovare Vittorio, l'ho trovato abbastanza su di morale, e stamattina va al Sant'Antonio a vedere se gli levano il catetere. Ma la giornata di ieri è stata incentrata anche sulle notizie politiche che ci sono state date alla Tv. Pertanto, al riguardo vi trasmetto quello che ho trovato in internet >
 
Ore di tensione altissima nel governo con la situazione che sembra precipitare, scambi di accuse tra gli alleati della maggioranza e la Lega che evoca esplicitamente le elezioni. Nel pomeriggio un vertice a Palazzo Chigi tra il premier, Giuseppe Conte, e il vicepremier Matteo Salvini. 
Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”. Lo scrive in una nota Salvini.
“Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di “Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni”. Lo scrive in una nota Matteo Salvini.
Nel M5s cresce l’insofferenza per il Carroccio. Luigi Di Maio: ‘La Lega ha preso in giro il Paese; votare subito taglio parlamentari, poi le elezioni’.  “Una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze”, sottolinea Di Maio.
“C’è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E’ una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l’opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio.
“Con la mossa di Salvini, l’Italia probabilmente perderà importante Commissario europeo alla concorrenza che avrebbe sostenuto il sistema Italia e le nostre imprese in Europa. Non si è mai visto un partito che prende il 34% alle elezioni europee e si condanna in questo modo all’irrilevanza internazionale. Nemmeno Renzi riuscì in tale impresa. Salvini e la Lega stanno danzando sulla pelle degli italiani, complimenti”. Così in una nota il Movimento 5 Stelle Europa definendo un “autogol” la mossa del leader leghista.
Conte ha visto questa mattina il Capo dello Stato. Si è trattato di un colloquio informativo per fare il punto della situazione. Non si è quindi parlato di apertura di crisi e tanto meno di dimissioni del premier. Sono fonti leghiste a sottolineare che Salvini è contrario a ogni ipotesi di rimpasto, in qualsiasi forma.
L’auto del premier percorre via della Dataria dopo il colloquio con Mattarella 
“Questo politicante di professione manda tutto all’aria per pagare cambiali a parlamentari terrorizzati dal taglio delle poltrone o agli amici del “suocero” Verdini che se la fanno sotto per la riforma della prescrizione che entrerebbe a breve in vigore. Il bello è che dirà in Parlamento che non si possono fare queste cose perché quelli del 5 Stelle lo trattano male per amore. Spettacolo da vomito di chi si è mascherato da protettore del Popolo ma che è schiavo del sistema”. Così Alessandro di Battista in un post su fb.
“Siamo pronti alla sfida. Nelle prossime elezioni non si deciderà solo quale governo ma anche il destino della nostra democrazia,della collocazione internazionale del nostro Paese. Il Pd chiama a raccolta tutte le forze che intendono fermare idee e personaggi pericolosi. Da subito tutti al lavoro,insieme,per fare vincere l’Italia migliore”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“Noi siamo prontissimi, perché siamo quella forza che ha aperto una grande fase di rinnovamento e che oggi è la vera alternativa a Salvini”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, questa sera a margine della Festa Pd di Villalunga (Reggio Emilia), a chi gli chiedeva se il Pd sia pronto alle elezioni. “Le prossime elezioni – spiega Zingaretti – saranno una scelta tra la Lega di Salvini o il Partito Democratico, che abbiamo rimesso in campo. E dobbiamo chiamare a raccolta tutta quella parte di Italia onesta che vuole il lavoro, la crescita e lo sviluppo, non vuole la cultura dell’odio, che vuole ridare una dignità all’Italia che è isolata nell’Europa e nel mondo, che vuole salvare l’Italia da chi ha promesso la rivoluzione e poi ha reso questo paese più debole e più fragile. Noi diciamo innanzitutto lavoro, scuola, formazione, ripresa produttiva, investimenti, un programma per l’Italia che dia una speranza a questo bellissimo paese”.

Il merlo, dopo avere incantato
le folle, ha cantato 
che vuole la crisi di governo.
Chissà come mai,
che si è ad un passo
per la Legge che taglia
i parlamentari.
Noi siamo diventati
uno dei Paesi che a tutti i livelli,
dal parlamento, alla magistratura,
alla difesa, alla rai e alle altre Istituzioni,
 i dirigenti, i capi sono pagati profumatamente,
anche il triplo di quello che prendono
i loro pari in Europa e in America.
Per loro siamo il Paese del bengodi,
ma per i poveri sono solo frodi.



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